Concetti Chiave
- L'Asia postcoloniale tra il 1950 e il 1970 vede la contrapposizione tra modelli socio-economici democratici e comunisti.
- Giappone e India adottano strutture politiche democratiche e promuovono economie di libero mercato o economie miste.
- L'Asia centro-orientale e sud-orientale è dominata dal colonialismo, con regimi comunisti in Cina, Corea del Nord, Vietnam, Laos e Cambogia.
- Il Giappone si distingue per la rapida crescita economica e la ricostruzione postbellica.
- L'India consolida le sue istituzioni democratiche, mentre la Cina comunista fatica a risolvere le tensioni politiche interne senza violenza.
Contrapposizione tra modelli socio-economici
L'Asia postcoloniale degli anni che vanno dal 1950 al 1970 è caratterizzata dalla contrapposizione tra due modelli socio-economici molto diversi:
a) da un lato ci sono Stati come il Giappone o l'India, che si dotano di strutture politiche democratiche e promuovono un'economia fondata, in varia misura, sul libero mercato o sull'economia mista (caratterizzata dalla compresenza di imprese private ed imprese possedute e gestite dallo Stato);
b) dall'altro lato c'è tutta un'area (ovvero l'Asia centro-orientale e sud-orientale) dominata dal colonialismo.
Alla Cina si è affiancata la Corea del Nord, alla fine della lunga guerra del Vietnam (esattamente nel 1975) anche l'ex Indocina è completamente controllata dei regimi comunisti: il Vietnam del sud è occupata dai Viet Cong, mentre nel Laos e in Cambogia vengono instaurati dei regimi comunisti.Sviluppi economici e politici in Asia
In questi anni entrambi i modelli sembrano suscettibili di grandi sviluppi, sebbene sia soprattutto il caso giapponese a spiccare per lo straordinario slancio preso dalla ricostruzione economica postbellica. L'India, pur tra molte difficoltà, riesce a consolidare i propri istituti democratici mentre la Cina comunista non sembra in grado di liberarsi dal continuo ricorso alla violenza per risolvere i contenziosi politici interni.