Concetti Chiave
- Giolitti cercò di includere le masse lavoratrici e contadine nello Stato, attraverso i movimenti socialista e cattolico.
- La trasformazione economica e sociale richiedeva una base di consenso parlamentare e l'apertura verso nuove forze politiche.
- Nel 1903, Giolitti propose a Filippo Turati di entrare nel governo per evitare tendenze rivoluzionarie, ma l'iniziativa fallì.
- Nel 1904, l'ala estremista del partito socialista organizzò il primo sciopero nazionale generale in Italia.
- Nel 1906, la nascita della Confederazione generale del Lavoro (CGL) rafforzò la corrente riformista del socialismo.
Indice
L'inclusione delle masse lavoratrici
Durante il suo lungo ministero Giolitti cercò insistentemente di includere nello Stato le masse lavoratrici e contadine che esprimevano la loro protesta attraverso il movimento socialista e il movimento cattolico. Egli aveva compreso che la trasformazione economica e sociale del paese esigeva non solo una sicura base di consenso parlamentare ma anche un'apertura alle forze politiche che fino ad allora non si erano mai pienamente identificate con il sistema parlamentare.
Tentativi di collaborazione con i socialisti
Ecco perché egli ricercò innanzitutto un accordo con il partito socialista, il cui programma riformista non era in fondo molto lontano dal suo. Nel 1903, Giolitti propose a Filippo Turati, capo della corrente riformista allora alla guida del partito, di entrare nel suo primo governo, nella convinzione che ne avrebbe scongiurato ogni tentazione rivoluzionaria. Ma l'iniziativa non ebbe successo: Turati sapeva bene che l'intransigente corrente massimalista non l'avrebbe mai seguito su questa strada. Anzi, nel 1904 l'ala estremista ripreso il controllo del partito e alla fine dell'estate sostenne il primo sciopero nazionale generale nella storia italiana, attuato tra il 15 e il 20 settembre. In seguito il partito socialista trovò molti punti d'accordo con la politica di Giolitti, pur senza mai arrivare a una concreta collaborazione di governo.
La nascita della Confederazione generale del Lavoro
A rafforzare la corrente riformista del socialismo contribuì anche la nascita nel 1906 della Confederazione generale del Lavoro (CGL), un'organizzazione sindacale a livello nazionale che riuniva le varie formazioni sindacale locali e al cui interno prevalse appunto la linea più moderata alle socialismo.