Concetti Chiave
- Il piano Marshall, o ERP, fu avviato dal governo americano per supportare la ripresa dell'Europa post-bellica, offrendo gratuitamente grano, prodotti e macchinari.
- Il piano aveva l'obiettivo di evitare il crollo economico europeo, cruciale per gli interessi commerciali statunitensi, e fu determinante per la rinascita di paesi come Italia, Germania e Gran Bretagna.
- Il piano Marshall fu applicato solo nell'Europa occidentale, poiché l'Unione Sovietica e i suoi alleati rifiutarono gli aiuti, percependo il piano come una minaccia alla loro influenza.
- Per gestire efficacemente gli aiuti dell'ERP, fu istituita l'OECE, un organismo che promosse la cooperazione economica in Europa.
- Il piano Marshall contribuì a trasformare l'Italia in una nazione capitalista emergente durante gli anni Cinquanta e Sessanta, consolidando l'influenza americana in Europa occidentale.
Il piano Marshall e la ripresa europea
L’Europa era spaccata a metà tra le due superpotenze mondiali. Il principale problema dell’Europa del dopoguerra era la fame, nonostante vi fossero tantissimi altri problemi. Di fronte a questa emergenza, il governo americano decise di varare il piano Marshall dal nome del ministro americano George Marshall che se ne occupò.
Il piano Marshall, noto anche come ERP (European Recovery Program), prevedeva la fornitura a titolo gratuito di ingenti quantità di grano e di altri prodotti e macchinari per sfamare la popolazione europea e permettere la ripresa. Gli Stati Uniti non potevano permettersi di far crollare l’Europa perché avevano interessi nel piazzare i prodotti che producevano in eccesso. Il piano Marshall fu fondamentale e per molti anni fu decisivo: salvò Paesi come l’Italia, la Germania e la Gran Bretagna, in cui la guerra aveva causato tanti problemi. Basta pensare come il ruolo degli americani fu fondamentale per la rinascita economica italiana e a come, con l'avvio dell'età repubblicana, il nostro Paese sia divenuto, soprattutto negli anni Cinquanta e Sessanta, la diretta controimmagine di quel mondo capitalista che faceva capo agli Stati Uniti.
L'impatto del piano Marshall sull'Europa occidentale
Il piano Marshall valeva però solo per la parte occidentale dell’Europa, perché quella orientale, che era sotto il controllo sovietico, non vi aderì, rifiutando gli aiuti : Stalin credeva che il piano fosse solo un'iniziativa del governo statunitense per metterlo in cattiva luce rispetto ai suoi fedeli e di certo non poteva aderirvi, era come un'ammissione di debolezza nei confronti dei nemici capitalisti. Per gestire al meglio gli aiuti dell’ERP venne creato un primo organismo europeo, l’OECE (Organizzazione per la Cooperazione Economica Europea).
Domande da interrogazione
- In che cosa consiste il Piano Marshall?
- Chi finanzio il Piano Marshall?
- Quali furono gli obiettivi del Piano Marshall?
- Perché l'Unione Sovietica rifiuta il Piano Marshall?
- Piano Marshall, cosa prevede?
Il Piano Marshall consiste in un piano di auti politico-economici che gli Stati Uniti decisero di stanziare per aiutare l'Europa nella sua ricostruzione dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Il Piano Marshall fu finanziato dagli Stati Uniti.
Gli obiettivi del Piano Marshall erano: la ricostruzione dell'Europa dopo la guerra, l'abbattimento delle barriere commerciali, la modernizzazione dell'industria europea, garantire la prosperità dell'Europa, evitare la diffusione del comunismo.
L'Unione Sovietica rifiutava il Piano Marshall perché sosteneva che fosse un'ingerenza da parte degli Stati Uniti nella politica dei Paesi beneficiari.
Il Piano Marshall prevedeva anche la fornitura a titolo gratuito di quantità ingenti di grano, macchinari e prodotti per sfamare in qualche modo la popolazione europea sfinita dalla guerra, con l'intento di garantire la ripresa.