Concetti Chiave
- Nel 1831, l'insurrezione si estese a Bologna, Romagna e Marche, con Bologna che riuscì a creare un Governo provvisorio delle Provincie unite.
- Il ducato di Modena, inizialmente sostenuto dal duca Francesco IV, soppresse le cospirazioni guidate da Ciro Menotti, che fu poi condannato a morte.
- L'esercito di Metternich intervenne per ristabilire l'ordine, permettendo al duca Francesco IV e a papa Gregorio XIV di riprendere il controllo.
- I moti del 1831 coinvolsero un'ampia partecipazione sociale, evidenziando l'autonomia necessaria per conquistare la libertà senza affidarsi a potenze straniere.
- Giuseppe Mazzini, promotore di insurrezioni armate, fu costretto all'esilio dopo falliti tentativi a Savoia e Genova, mentre Giuseppe Garibaldi si diresse verso l'America del Sud.
Indice
I moti del 1831
In seguito al periodo delle insurrezioni del 1820 e del 1821, ci furono altri moti italiani del 1831:
Il ruolo di Francesco IV
- il ducato di Modena inizialmente contava sull’appoggio del duca Francesco IV, che aveva tendenze liberali, ma poi soppresse la cospirazione organizzata da Ciro Menotti
Insurrezioni a Bologna e Romagna
- scoppia l’insurrezione a Bologna, in Romagna e nelle Marche
- a Bologna il moto ha successo e viene creato un Governo provvisorio delle Provincie unite
Repressione e conseguenze
- viene inviato l’esercito da Metternich per ristabilire l’ordine e per permettere al duca Francesco IV e a papa Gregorio XIV di riprendere il controllo
- Menotti viene poi condannato a morte e ucciso
- questi moti insurrezionali hanno avuto maggior successo visto che hanno partecipato più persone di sfere sociali anche diverse e si è capito che non bisogna confidare nell’aiuto dello straniero e dei sovrani -> il popolo deve conquistare la propria libertà in modo autonomo
Mazzini e le insurrezioni armate
- anche Giuseppe Mazzini (protagonista del risorgimento italiano) condivideva l’idea che devono farsi insurrezioni armate -> i primi tentativi insurrezionali organizzati a Savoia e a Genova non hanno successo e lo costringono all’esilio a Marsiglia nel 1831
Garibaldi e l'esilio
- con il moto irrazionale di Genova viene coinvolto anche Giuseppe Garibaldi che si imbarca su una nave in partenza per l’America del Sud