Operazione Barbarossa e battaglia di Stalingrado

L'operazione Barbarossa e la battaglia di Stalingrado

Inizialmente anche l'operazione Barbarossa fu un successo perché Hitler fu aiutato dalle armate italiane denominate Armir e Csir. Mussolini, infatti, doveva sostenere a sua volta l'alleato: queste armate partirono a sostegno di Hitler e riuscì cosi a conquistare gran parte della Russia, tra cui Mosca, arrivando a Stalingrado.

Qui abbiamo la battaglia decisiva perché Hiller fece uno sbaglio, perché in quel momento la situazione era molto simile a quella che si venne a creare all'inizio del '800 con l'invasione napoleonica della Russia, poiché i russi applicarono in quella occasione la tecnica della terra bruciata, il territorio russo aveva un'espansione enorme per cui una volta arrivati al centro della Russia, approvvigionarsi e prendere risorse dall'Europa divenne difficile perché i rifornimenti furono lentissimi. I russi riuscirono a distruggere tutto ciò che poteva servire alle truppe tedesche e italiane, bruciarono tutto e i tedeschi e gli italiani non avevano possibilità di approvvigionarsi e trovare risorse. Hitler poi fece l'errore di dividere le forze, perché una parte delle truppe furono mandate verso il Caucaso, poiché qui vi erano i giacimenti energetici per poter approvvigionare le truppe; e dall'altra cinse d'assedio Stalingrado, qui i russi resistettero (le operazioni di difesa di Stalingrado furono organizzate da Nikita Krusciov che troveremo come leader del partito comunista sovietico), i russi quindi riuscirono ad accerchiare le truppe tedesche e la battaglia di Stalingrado fu persa. Fu la prima grande sconfitta e fu il momento in cui la guerra cambiò totalmente le sorti, infatti prima era un dilagare delle truppe tedesche, adesso inizia la ritirata. L'armata rossa inizia a contrattaccare e riesce gradualmente a riconquistare i territori perduti.

Il ruolo del Giappone e Pearl Harbor

Hitler, aveva chiesto all'altro alleato, cioè il GIAPPONE (infatti fu firmato un patto tripartito, non solo con l'Italia ma anche con il Giappone) di attaccare l'Unione Sovietica ad est, per chiuderla in una guerra su due fronti. I giapponesi (come fece Mussolini), però, non accettarono sia perché anche loro volevano conquistare una loro propria area ed espandersi, "spazio vitale", che per il Giappone erano le isole del Pacifico. Quindi nel 1941 ci fu l'attacco a sorpresa ad una base statunitense, Pearl Harbor e gli Stati Uniti decisero di entrare in guerra perché l'aviazione giapponese distrusse la base

statunitense. La battaglia di Stalingrado ebbe la sua fase decisiva nel novembre del '42. Quindi il '41 è importante perché in questo anno ci fu l'attacco all'Unione Sovietica e a Pearl Harbor, mentre nel '42 le sorti iniziano a cambiare perché anche il Giappone, dopo aver bombardato Pearl Harbor, riesce a conquistare una serie di isole nel Pacifico, strappandole agli Stati Uniti.

La controffensiva alleata e la liberazione dell'Europa

A questo punto inizia la controffensiva: da una parte i russi, che riprendono nelle proprie mani i territori perduti; e dall'altra gli anglo-americani, perché l'Inghilterra era l'unica che si era salvata dalla dominazione hitleriana e quindi fu aiutata dagli Stati Uniti, che iniziarono a mettere a punto un proprio progetto per liberare l'Europa. La prima battaglia che segnò la controffensiva anglo americana in nord africa, fu quella famosa di El Alamein, dove le truppe

italiane furono sbaragliate. Gli inglesi iniziarono a riconquistare i territori controllati dalle truppe italiane e poi dai territori africani, a luglio, sbarcarono in Sicilia. Gli anglo americani però non liberarono subito l'Italia perché il progetto era quello di sbarcare in Normandia per liberare prima la Francia.