Concetti Chiave
- Nel tardo XX secolo, l'ONU era al centro di un sistema variegato di istituzioni internazionali, ma con un ruolo spesso debole e contraddittorio dopo il 1989.
- L'ONU ha contribuito significativamente alla decolonizzazione e alla creazione del diritto internazionale dei diritti umani, con tribunali ad hoc per crimini in Ruanda e Jugoslavia.
- Le Nazioni Unite hanno facilitato la democratizzazione delle istituzioni internazionali integrando oltre 1500 ONG, simboli di una società civile globale emergente.
- La trasformazione dell'ONU in un'organizzazione sovranazionale con potere decisionale autonomo è complicata dal trasferimento di sovranità dagli Stati membri.
- Dal 2007, si è puntato alla riforma del Consiglio di Sicurezza, attualmente composto da cinque membri permanenti con diritto di veto, per migliorarne il ruolo e le competenze.
Indice
Panorama delle istituzioni internazionali
Tra la fine degli anni Novanta è l’inizio del XXI secolo, il mondo presentava un quadro d’istituzioni internazionali piuttosto variegato. Sostanzialmente si trattava di un insieme di organizzazioni indipendenti e poco coordinate fra loro. Al centro c’erano cinque organismi con un certo potere decisionale: il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, il gruppo dei paesi più industrializzati (all’inizio chiamato G4, poi G5, poi G8, ecc.), il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale e l’Organizzazione Mondiale del Commercio o WTO, già GATT. Al di sotto di questo vertice dal carattere politico ed economico, c’erano altri organismi con un peso minore: la FAO, l’Unesco, l’OMS (Organizzazione mondiale della sanità), ecc. L’Unione Europea occupa una posizione piuttosto singolare perché stava assumendo il valore di un modello per le altre aree del mondo.
Ruolo e debolezze dell'ONU
Al centro di questo tipo di sistema vi era l’Organizzazione delle Nazioni Unite o ONU. Su di esso riposava la speranza di un governo planetario in grado di far uscire il mondo dallo stato di disordine che si era creato dopo il 1989 con il crollo della pax americana e della pax sovietica. Tuttavia, dopo il 1989, il ruolo dell’ONU si era rivelato contraddittorio è molto debole. Infatti, il suo intervento di pacificazione, sia in Ruanda che in Somalia era fallito e nella guerra civile jugoslava erano stati la NATO e gli USA ad avere un ruolo decisivo anziché l’ONU. La debolezza derivava anche dal fatto che quasi tutti gli Stati aderenti erano insolventi in modo da condizionare le scelte a proprio vantaggio e non per il bene comune. Inoltre, molti Stati si dimostravano gelosi della propria autonomia e raramente erano disposti a cedere una parte del loro potere politico, militare ed economico.
Questo avveniva, paradossalmente in un momento storico in cui gli Stati nazionali si trovavano si fronte ai grandi problemi dell’umanità (pace, sviluppo economico, sviluppo sociale, difesa dell’ambiente) il cui carattere era la globalità era sempre più evidente.
Meriti e sfide delle Nazioni Unite
Nonostante questo, l’ONU aveva avuto dei meriti. Innanzitutto, esso aveva dato un forte contributo alla decolonizzazione. Inoltre, aveva creato il diritto internazionale dei diritti umani con la creazione dell’alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani e dei Tribunali penali ad hoc per giudicare i crimini commessi in Ruanda e nell’ex - Jugoslavia. Un terzo aspetto positivo è costituito dal contributo dato all'avvio di un processo di democratizzazione delle istituzioni internazionali, attraverso l'inserimento di più di 1500 Organizzazioni Non Governative (ONG) con status consultivo presso il consiglio economico e sociale dell’ONU. Queste Organizzazioni erano per lo più africane, asiatiche o dell'America Latina. Fra queste organizzazioni, va ricordata Amnesty International che lotta per i diritti umani e Green Peace che occupa della difesa dell’ambiente. Queste due ONG sono il simbolo molto diretto e visibile di una società civile e globale che si sta formando, la cui realtà stava prendendo più piede all’interno delle grandi organizzazioni mondiali delle nazioni unite.
Sfide per una governance sovranazionale
Ma il problema più rilevante, negli anni Novanta era la trasformazione delle nazioni Unite in una vera e propria organizzazione sovranazionale, dotata di un potere decisionale autonomo di una forza autonoma rispetto agli stati. Questo implicava la costruzione di un sistema di rappresentanza diretta dei cittadini e soprattutto un meccanismo di rappresentanza degli Stati capace di bilanciare gli interessi degli Stati più grandi con quelli degli Stati più piccoli. Ancora più complesso si rivelava il trasferimento di una parte della sovranità dei singoli Stati alle Nazioni Unite, soprattutto in campo economico e politico. La soluzione si può trovare non nella buona volontà del singolo, ma nella pressione esercitata dai grandi problemi di ordine planetario che possono essere affrontati e risolti soltanto da un’autorità politica veramente mondiale e planetaria. Dal gennaio 2007, il nuovo segretario si è interessato particolarmente della riforma del consiglio di sicurezza (ruolo, competenze, procedura di formazione e intervento) che, attualmente è formato da cinque membri permanenti con diritto di veto, cioè Stati Uniti, Russia, Cina, Gran Bretagna e Francia.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali istituzioni internazionali menzionate nel testo?
- Quali sono stati i fallimenti dell'ONU dopo il 1989?
- Quali meriti ha avuto l'ONU secondo il testo?
- Qual è il problema più rilevante per l'ONU negli anni Novanta?
- Quali riforme sono state considerate necessarie per il Consiglio di Sicurezza dell'ONU?
Il testo menziona il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, il gruppo dei paesi più industrializzati (G4, G5, G8), il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale e l'Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO).
Dopo il 1989, l'ONU ha fallito nei suoi interventi di pacificazione in Ruanda e Somalia, e nella guerra civile jugoslava, dove la NATO e gli USA hanno avuto un ruolo decisivo anziché l'ONU.
L'ONU ha contribuito alla decolonizzazione, ha creato il diritto internazionale dei diritti umani e ha avviato un processo di democratizzazione delle istituzioni internazionali con l'inclusione di oltre 1500 ONG.
Il problema più rilevante era la trasformazione delle Nazioni Unite in un'organizzazione sovranazionale con potere decisionale autonomo e un sistema di rappresentanza bilanciato tra Stati grandi e piccoli.
Dal gennaio 2007, il nuovo segretario si è concentrato sulla riforma del Consiglio di Sicurezza, riguardante ruolo, competenze, procedura di formazione e intervento, attualmente composto da cinque membri permanenti con diritto di veto.