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Concetti Chiave

  • L'Italia, nel secondo dopoguerra, affronta una situazione di disagio strutturale e politico, con la nomina di Ferruccio Parri come primo ministro nel 1945, frutto di un compromesso tra progressisti e moderati.
  • Il governo Parri include rappresentanti dei sei partiti del CLN, ma affronta tensioni tra progressisti, timorosi di una mancata defascistizzazione, e moderati, preoccupati dal comunismo.
  • I principali partiti politici si rafforzano a livello nazionale: socialisti, comunisti, democristiani, liberali, repubblicani e il Partito d'Azione.
  • Il governo Parri si concentra sulla normalizzazione e ricostruzione del paese, ma incontra resistenze burocratiche e conservative, mentre gli sforzi di epurazione e trasformazione sociale si indeboliscono.
  • La smobilitazione delle forze partigiane e il controllo dell'ordine pubblico sono priorità, con l'Assemblea costituente che rappresenta una fase cruciale per la nuova forma istituzionale dell'Italia.

Indice

  1. La situazione politica post-bellica
  2. Il governo Parri e le sue sfide
  3. La decisione di De Gasperi

La situazione politica post-bellica

L’Italia esce a pezzi dal dopoguerra e la situazione strutturale è in una situazione di disagio. La situazione politica: 1945-1946

    - 20 giugno 1945: gabinetto presieduto da Ferruccio Parri, che subentra a Bonomi, la cui nomina fu il risultato di un faticoso compromesso tra i. progressisti di Nenni e i moderati di De Gasperi;

    - Partecipano i rappresentanti dei sei partiti del CLN;

    - Progressisti (paura che i moderati non vogliano una vera de fascistizzazione dell’Italia) e moderati (paura del Comunismo, cuore dei partigiani, di cui alcuni erano ancora in armi), tutti capiscono che è un momento fondamentale e che non bisogna lasciare spazio a chi ha idee troppo diverse;

    - Impianto e espansione a livello nazionale dei partiti maggiori;

A Sinistra:

    - I socialisti di Nenni (PSIUP dal 1943): anima riformista (Saragat e l’”umanesimo socialista”), massimalista e operaista;

    - I comunisti (PCI di Togliatti): più omogenei e organizzati, funzione guida nell’antifascismo e nella Resistenza, rinnovamento graduale dello Stato e dell’economia attraverso riforme di struttura per arrivare

    - Democrazia Cristiana

    - Partito liberale (PLI): guidato da Benedetto Croce che cerca di riunire i vecchi prefascisti e presentarsi come polo di riferimento delle categorie imprenditoriali e dei ceti possidenti e professionali, conservazione sociale e difesa dei principi liberisti in economia;

    - Partito Repubblicano (PRI): difensore dei valori laici e democratici, molto forte in Romagna, in Italia centrale e in Sicilia;

    - Partito d’Azione (Parri).

Il governo Parri e le sue sfide

Il Governo Parri è molto interessante in questo periodo:

    - Situazione di emergenza: normalizzare e ricostruire il paese;

    - Ostruzionismo della burocrazia ministeriale e degli apparati amministrativi con resistenza dei gruppi conservatori;

    - Finì per affermarsi la continuità delle istituzioni, in contrasto con le istanze innovatrici delle sinistre;

    - Obiettivo prioritario di partiti e sindacati fu: ripresa produttiva;

    - Gli operai tralasciarono le trasformazioni dei rapporti sociali, concentrandosi sulla soddisfazione delle esigenze vitali, ottenendo nel 1945 la conquista della scala mobile e la tredicesima.

    Ciò portò a una sostanziale restaurazione del potere padronale in fabbrica;

    - Sempre più debole l’azione di epurazione negli uffici pubblici e nelle aziende private;

    - Smobilitazione e disarmo delle formazioni partigiane;

    - Controllo dell’ordine pubblico: a nord si erano verificati episodi sanguinosi di rappresaglia e giustizia sommaria di partigiani contro fascisti o avversari politici;

    - Assemblea costituente: gli italiani avrebbero dovuto esprimersi sulla nuova forma istituzionale del Paese (fissata per il 1946).

La decisione di De Gasperi

Decisione ispirata da De Gaspare per evitare spaccature nel mondo cattolico, largamente favorevole alla conservazione della monarchia: De Gasperi sperava di assicurare attraverso la consultazione diretta di tipo plebiscitario la perpetuazione della dinastia Savoia sul trono.

Domande da interrogazione

  1. Qual era la situazione politica in Italia nel secondo dopoguerra?
  2. Nel secondo dopoguerra, l'Italia era in una situazione di disagio strutturale e politico. Il governo era guidato da Ferruccio Parri, risultato di un compromesso tra progressisti e moderati, con la partecipazione dei sei partiti del CLN.

  3. Quali erano le principali forze politiche a sinistra durante questo periodo?
  4. A sinistra, i principali partiti erano i socialisti di Nenni (PSIUP) con un'anima riformista e i comunisti (PCI) di Togliatti, che avevano un ruolo guida nell'antifascismo e nella Resistenza.

  5. Quali furono le sfide affrontate dal Governo Parri?
  6. Il Governo Parri affrontò l'emergenza di normalizzare e ricostruire il paese, l'ostruzionismo della burocrazia ministeriale, e la resistenza dei gruppi conservatori, con l'obiettivo prioritario della ripresa produttiva.

  7. Qual era l'obiettivo di De Gasperi riguardo alla monarchia?
  8. De Gasperi sperava di evitare spaccature nel mondo cattolico e di assicurare la perpetuazione della dinastia Savoia sul trono attraverso una consultazione diretta di tipo plebiscitario.

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