Concetti Chiave
- Il Generale Graziani svolse una campagna di riconquista dura in Libia, con deportazioni e campi di concentramento, riflettendo l'aggressività della politica estera italiana dal 1932.
- Mussolini cercò di assumere un ruolo di mediatore internazionale con il Patto dei Quattro nel 1933 e l'opposizione all'Anchluss di Hitler nel 1934.
- La politica estera italiana si basava sul revisionismo dei trattati di pace, rifiuto dell'ordine di Versailles e aspirazioni espansionistiche imperiali.
- La conquista dell'Etiopia rappresentò una svolta nella politica estera fascista, avvicinando Mussolini al Nazismo e favorendo lo sviluppo del razzismo nel 1938.
- Prima del 1932, l'Italia mantenne una politica estera cauta, migliorando le relazioni con Regno Unito e Jugoslavia, e stabilendo accordi con Albania e altri stati balcanici.
Indice
La riconquista della Cirenaica
Figura predominante è quella del Generale Graziani che attua una riconquista profondamente dura contro la popolazione della Cirenaica con deportazioni e campi di concentramento.
Politica estera italiana negli anni '30
A partire dal 1932 maggiore aggressività della politica estera italiana, come conseguenza anche di un cambiamento internazionale, Mussolini vuole sempre apparire forte (isolazionismo USA e NSDAP in Germania) e inizialmente ha dei contrasti con la Germania hitleriana:
- Patto dei quattro: giugno 1933 dove l’Italia mediatrice tra Germania e Francia-GB per revisione pacifica dei trattati di pace (mai operante);
- Marzo 1934 accordo con Austria e Ungheria per assicurare l’indipendenza austriaca in funzione antitedesca;
- Nel luglio del 1934 Hitler tenta l’Anchluss, l’annessione dell’Austria, muore Dollfuss e Mussolini invia a sostegno degli austriaci le sue truppe al Brennero;
- Aprile 1935: Conferenza di Stresa dove Italia, Francia e Inghilterra contro il riarmo tedesco, ultima volta in cui Mussolini si ritaglia un posto da arbitro nelle questioni internazionali.
Miti fondanti della politica estera
Nasce sul malcontento e sul rifiuto del Trattato di Versailles e cavalcare la vittoria Mutilata.
Uno dei miti fondanti di questa politica estera è:
- Rivedere i trattati di pace;
- Rifiuto dell’ordine di Versailles e la polemica anti-societaria;
- Netta tendenza all’espansionismo e culto delle “grandi potenze” artefici della politica internazionale;
- Revisionismo dei vincitori, desideroso di cambiare e migliorare senza perdere quanto acquisito;
- Volontà di Mussolini di fare dell’Italia un impero, richiamo a Roma: continui e caratterizzanti sono i riferimenti alla classicità romana e questo porta con sé una politica aggressiva e espansionistica, un’idea antipacifista e militaresca. Mito dell’Impero come motivo sia espansivo-coloniale sia di politica interna e ideologica (meno economico);
- Ideologia antipacifista e militaresca.
Politica estera cauta fino al 1932
Sino al 1932 la politica estera è cauta (Dino Grandi ministro):
- Crisi di Corfù (1923);
- Rapporti amichevoli con la GB e attriti con la Francia che è vista come nemico coloniale (occupazione della Tunisia);
- Regolati i rapporti con la Jugoslavia: Patto di Roma (24 gennaio 1924) sovranità su Fiume (rimasta dagli anni ’20 paese indipendente);
- Accordi italo-britannico (15 luglio 1924): l’Oltregiuba (Somalia) all’Italia;
- Accordi con Albania (protettorato) e stati danubiani balcanici (rafforzamento della presenza italiana in funzione anti-jugoslava e anti-francese).
Conquista dell'Etiopia e alleanze
La conquista dell’Etiopia segna un momento di svolta nella politica estera e interna Fascista portando Mussolini ad avvicinarsi a Hitler e al Nazismo: sviluppo e propagandarsi del razzismo (1938). Italia mussoliniana fa accordi con i piccoli staterelli dell’est in funzione anti-jugoslava. La maggioranza dei lavoratori è fedele alla SPD e il 10 dicembre 1918 l’Assemblea dei Consigli a Berlino nomina il nuovo governo provvisorio costituito da 3 socialdemocratici e tre socialisti indipendenti.
Domande da interrogazione
- Qual è stata la figura predominante nella riconquista della Libia e quali metodi ha utilizzato?
- Quali furono le principali azioni di politica estera dell'Italia negli anni '30?
- Come si è evoluta la politica estera italiana fino al 1932?
- Qual è stato l'impatto della conquista dell'Etiopia sulla politica italiana?
La figura predominante nella riconquista della Libia è stata il Generale Graziani, che ha attuato una riconquista dura contro la popolazione della Cirenaica, utilizzando deportazioni e campi di concentramento.
Negli anni '30, l'Italia ha cercato di mediare tra Germania e Francia-GB con il Patto dei quattro, ha sostenuto l'indipendenza austriaca contro la Germania, ha partecipato alla Conferenza di Stresa contro il riarmo tedesco, e ha perseguito una politica espansionistica e revisionista.
Fino al 1932, la politica estera italiana è stata cauta, con eventi come la Crisi di Corfù, rapporti amichevoli con la Gran Bretagna, attriti con la Francia, e accordi con la Jugoslavia e l'Albania per rafforzare la presenza italiana.
La conquista dell'Etiopia ha segnato una svolta nella politica estera e interna fascista, avvicinando Mussolini a Hitler e al Nazismo, e portando allo sviluppo e alla propagazione del razzismo nel 1938.