Concetti Chiave
- Nel tardo 1800, la società si trasformò con la nascita di nuove professioni e una diversificazione delle classi sociali, tra cui operai (tute blu) e impiegati (colletti bianchi).
- La differenziazione tra operai e impiegati portò a un cambiamento di classi sociali, con gli impiegati considerati ceto medio, ma non sempre economicamente avvantaggiati rispetto agli operai specializzati.
- Gli operai godevano di maggior supporto politico dai socialisti, mentre gli impiegati non trovavano una precisa rappresentanza politica, causando loro disagio.
- L'emergere di partiti di massa rispose all'esigenza di rappresentare la società di massa, poiché i partiti esistenti non soddisfacevano le nuove esigenze sociali.
- L'introduzione del suffragio universale maschile nel 1912 da parte di Giolitti segnò un cambiamento significativo nella politica italiana, evidenziando l'insufficienza dei partiti tradizionali come il partito liberale.
Indice
Mutamenti sociali e nuove professioni
Il mutamento della società che si verifico alla fine del 1800 ha portato anche alla nascita di caseggiati nelle città, nei quali risiedevano persone di diversa estrazione sociale. In questo periodo cambiarono anche i punti di riferimento per dividere le classi anche perché nacquero nuove professioni come il fotografo oppure il meccanico.
Differenze tra operai e impiegati
Si creò una differenziazione fra gli operai, le tute blu, e gli impiegati, i colletti bianchi che potevano lavorare per lo stato oppure per privati. Gli impiegati venivano considerati il ceto medio. Non sempre però la loro collocazione sociale corrispondeva con il loro benessere economico, difatti, ad esempio, gli operai specializzati, collocati più in basso in merito ai ceti, spesso erano più agiati rispetto agli impiegati di livello basso. Questo creò disagio agli impiegati anche perché non avevano precisi riferimenti politici, a differenza degli operai che sono tutelati dai socialisti.
Evoluzione politica e suffragio universale
La destra e la sinistra storica da un punto di vista politico non si occuparono della società di massa, si affermarono così dei partiti di massa perché si capì che vi era l’esigenza di formare partiti con una struttura e un programma diverso, più consono ai tempi. Difatti ad esempio Giolitti nel 1912 introduce il suffragio universale maschile. A dimostrazione di ciò il partito liberale, di cui si può parlare dal 1896, a seguito della sinistra storica, perdette voti perché non soddisfaceva le esigenze della popolazione.