Concetti Chiave
- Lo Stato napoleonico è visto come un'eredità della Rivoluzione, concentrato sulla difesa dei suoi principi attraverso la militarizzazione della società.
- Il Direttorio affronta il problema di mantenere un grande esercito, necessario per la difesa ma difficile da gestire in tempo di pace.
- Napoleone rappresenta una continuazione della Rivoluzione attraverso le armi, perseguendo la propria ascesa e la trasformazione della Francia in una potenza rispettata.
- Il progetto napoleonico si basa sugli ideali rivoluzionari, ma si adatta alle nuove esigenze creando un esercito permanente e flessibile.
- Il controllo sociale e la repressione del dissenso sono giustificati dalla necessità di un governo forte, che agisce con logica militare e supportato dalla società.
Indice
L'eredità della rivoluzione
Livio Antonielli vede l’ideale dello Stato napoleonico nell’eredità della Rivoluzione e dei suoi sforzi per difendere i principi che l’avevano mossa. Ha dovuto chiamare tutta la Nazione alle armi militarizzando la società, rendendola capaci di difendersi per sopravvivere.
Il problema del direttorio
Il problema del Direttorio è che anche quando sembrava che la situazione si fosse pacificata, rimaneva comunque il problema di questo enorme esercito, da tenere possibilmente fuori dai confini.
Ma anche un problema interno, in un Paese di 32 milioni di abitanti, dove si erano stabilizzate forti resistente e nostalgie del periodo di pace, di vecchio regime.Il progetto di Napoleone
Napoleone è espressione di questa situazione, della Rivoluzione che si salva attraverso le armi, anche se il suo progetto personale è di perseguire la propria ascesa, di venire in possesso degli strumenti che la sua patri gli metteva a disposizione per reinvestirli nella difesa della Francia, per farne potenza rispettata.
La società sotto Napoleone
Per questo scopo naturalmente si doveva essere una potenza militare, mentre la politica è solo uno strumento dell’esercito. Il progetto napoleonico si nutre degli ideali rivoluzionari, ma nel frattempo, in una situazione cambiata, si fa carico di compiti diversi. Cioè creare un esercito permamente e di riserva, potente ma allo stesso tempo elastico e mobilitabile a piacere. Rispondere alle esigenze del Paese senza pesare in stessa misura in tempo di pace e guerra sull’economia. La società deve quindi essere in grado di appoggiare lo sforzo della Nazione in qualsiasi situazione. La libertà diventa secondaria. La finanza pubblica deve essere affidabile. La società deve essere controllata e il dissenso represso, a vantaggio di un governo forte che agisce con logica militare. Uno stato che, appoggiato dal corpo sociale, deve agire come una macchina.
Domande da interrogazione
- Qual è l'eredità della Rivoluzione secondo Livio Antonielli?
- Qual era il problema principale del Direttorio?
- Come si caratterizza la società sotto Napoleone?
Livio Antonielli ritiene che l'eredità della Rivoluzione risieda nell'ideale dello Stato napoleonico e nei suoi sforzi per difendere i principi rivoluzionari, militarizzando la società per garantirne la sopravvivenza.
Il problema principale del Direttorio era gestire un enorme esercito, mantenendolo fuori dai confini, e affrontare le resistenze interne e le nostalgie del vecchio regime in un Paese di 32 milioni di abitanti.
La società sotto Napoleone è caratterizzata da un forte controllo statale, con un esercito permanente e mobilitabile, dove la libertà è secondaria e la finanza pubblica deve essere affidabile, sostenendo uno sforzo nazionale continuo.