Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Luigi Napoleone Bonaparte divenne imperatore Napoleone III dopo un colpo di stato e un plebiscito, instaurando il Secondo Impero in Francia nel 1852.
  • Il Secondo Impero si divise in due fasi: un periodo autoritario (1852-1860) e uno liberale (1860-1870), con cambiamenti significativi nella politica interna.
  • Napoleone III promosse lo sviluppo economico e ottenne il sostegno del ceto borghese, dei contadini e di parte delle classi operaie, rafforzando il suo potere.
  • In politica estera, cercò di rialzare il prestigio della Francia, intervenendo in diverse guerre, ma subì un fallimento diplomatico in Messico e una sconfitta contro la Prussia.
  • Il Secondo Impero crollò nel 1870 dopo la sconfitta nella guerra franco-prussiana, portando alla nascita della Terza Repubblica in Francia.

Indice

  1. Colpo di stato di Luigi Napoleone
  2. Politica interna del Secondo Impero
  3. Politica estera di Napoleone III
  4. Caduta del Secondo Impero

Colpo di stato di Luigi Napoleone

In Francia, nel 1849, la Camera dei deputati appena eletta, seguì una politica repressiva e restrinse il diritto di voto. In un simile clima, sembrò che si avvicinasse la restaurazione borbonica, ma il presidente, Luigi Napoleone Bonaparte, anticipò i tempi e con un colpo di stato e appoggiandosi all’esercito, fece arrestare tutti i deputati che gli erano contrari, dando anche ordine di disperdere la folla che era scesa in piazza per difendere i diritti democratici.

Pochi giorni dopo, siamo nel dicembre 1852, a seguito di un plebiscito fu proclamato il Secondo Impero che vide come imperatore lo stesso Luigi Napoleone Bonaparte, con il nome di Napoleone III.

Politica interna del Secondo Impero

Il periodo del Secondo impero può essere diviso in due periodi con caratteristiche diverse:

1) l’impero autoritario, dal 1852 al 1860

2) l’impero liberale, dal 1860 al 1870

All’inizio, Napoleone III attuò una politica repressiva, appoggiata dall’esercito e dalla burocrazia, perché il suo scopo era quello di rafforzare il potere. Per allargare il consenso, egli promosse lo sviluppo economico della Francia: industria tessile, lavori pubblici, rete ferroviaria, sistema bancario. In questo modo, si attirò la simpatia del ceto borghese, dei contadini e di una parte delle classi operaie delle città. Bisogna aggiungere che egli aveva già l’appoggio dei cattolici che cercò di mantenere, sostenendo il Papa nelle vicende della Questione Romana.

Dal 1860, l’Impero diventò più liberale: Napoleone III garantì la libertà di stampa e di associazione nonché la funzione del Parlamento. In un clima di maggiore libertà, riprese vigore l’opposizione monarchica di stampo borbonico, quella dei liberali, dei repubblicani e dei socialisti.

Politica estera di Napoleone III

In politica estera, egli cercò di restituire della Francia il primato che aveva avuto al tempo di Napoleone I, facendosi difensore dei popoli oppressi. E’ per questo che intervenne nella guerra di Crimea a fianco dell’Inghilterra contro la Russia e nella seconda guerra d’indipendenza a fianco del Regno di Savoia contro l’Impero Asburgico (preceduta dagli accordi di Plombières con Cavour). La Seconda guerra d’indipendenza portò ad un risultato che Napoleone III non desiderava, cioè quello di avere un forte stato italiano ai propri confini. Nel settembre 1864, egli firmò con l’Italia la Convenzione di settembre con cui si impegnava a ritirare gradualmente le truppe da Roma e l’Italia, da parte sua, si prendeva l’impegno di difendere lo Stato Pontificio, rinunciando a Roma capitale d’Italia. In realtà, Napoleone III voleva dimostrare ai cattolici francesi che lo avevano sempre sostenuto, di essere stato capace, con la diplomazia, ad aver fatto rinunciare l’Italia a Roma.

Si concluse con un disastro il tentativo di creare in Messico un impero controllato dalla Francia, con a capo Massimiliano d’Austria, fratello dell’Imperatore austriaco: egli fu catturato e fucilato dai messicani in rivolta.

Caduta del Secondo Impero

Nel 1870, caduto nella trappola tesagli dal cancelliere tedesco, Bismarck, Napoleone III dichiarò guerra alla Prussia che si concluse con la sconfitta di Sedan, nella quale egli stesso fu catturato. A seguito della guerra franco-prussiana, il Secondo Impero crollò e fu sostituito dalla Terza Repubblica, dopo la vicenda sanguinosa della Comune parigina.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le principali caratteristiche del Secondo Impero di Napoleone III?
  2. Il Secondo Impero di Napoleone III si divise in due periodi: l'impero autoritario (1852-1860) caratterizzato da una politica repressiva e l'impero liberale (1860-1870) con maggiore libertà di stampa e associazione.

  3. Come Napoleone III cercò di ottenere il consenso durante il suo regno?
  4. Napoleone III promosse lo sviluppo economico della Francia, migliorando l'industria tessile, i lavori pubblici, la rete ferroviaria e il sistema bancario, attirando così il sostegno del ceto borghese, dei contadini e di parte delle classi operaie.

  5. Quali furono le principali azioni di politica estera di Napoleone III?
  6. Napoleone III cercò di restituire alla Francia il primato internazionale intervenendo nella guerra di Crimea e nella seconda guerra d'indipendenza italiana, e tentò di creare un impero in Messico, che però fallì.

  7. Quali furono le conseguenze della guerra franco-prussiana per Napoleone III?
  8. La guerra franco-prussiana si concluse con la sconfitta di Sedan, la cattura di Napoleone III e il crollo del Secondo Impero, che fu sostituito dalla Terza Repubblica.

  9. Come Napoleone III gestì la Questione Romana?
  10. Napoleone III firmò la Convenzione di settembre con l'Italia, impegnandosi a ritirare le truppe da Roma, mentre l'Italia si impegnava a difendere lo Stato Pontificio, dimostrando ai cattolici francesi il suo sostegno al Papa.

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