Concetti Chiave
- La mancata riforma fiscale continuò a gravare sui ceti meno abbienti, senza ampliare il consenso popolare allo Stato sotto la politica di Depretis.
- Il movimento operaio e contadino si articolava in proteste e scioperi, con la repressione governativa che rispondeva a queste manifestazioni.
- Nel centro e nord Italia, i movimenti di resistenza contadina si svilupparono in risposta alle condizioni precarie dei braccianti agricoli.
- La protesta operaia si concentrava nelle aree più industrializzate come Lombardia, Piemonte e Liguria, dove si sviluppava una base industriale solida.
- Il governo contribuì all'espansione economica attraverso politiche doganali protezionistiche e finanziamenti a settori produttivi specifici.
Indice
Riforma fiscale e consenso popolare
Non proseguì un'adeguata riforma fiscale, tale da ridistribuire il complessivo carico delle imposte che continuarono a gravare su ceti meno abbienti.
Con la politica di Depretis non venne allargato il consenso popolare allo Stato.
Proteste e movimenti sociali
Movimento operaio e contadino: dissenso, forme di protesta, leghe operaie dalle società di mutuo soccorso, o sostegno rivendicazioni che davano il luogo e conflitti di lavoro.
- Anche nelle campagne nascevano le leghe di resistenza e i primi scioperi agricoli soprattutto importanti quelli del 1884-85 nel mantovano e nel Polesine.
- di fronte a queste manifestazioni di protesta il governo uso la repressione.
- intorno alla protesta si veniva articolando movimento operaio e un movimento contadino che di lì a poco divennero i due componenti di un partito socialista.
Condizioni agricole e resistenza
Non riguardò tutte le campagne, nel mezzogiorno dette luogo all'emigrazione piuttosto che al movimento contadino.
- Italia centrale, Romagna, Toscana, Umbria, Marche: dove prevaleva il regime mezzadrile, i fondi erano divisi in poderi assegnati a famiglie coloniche e i prodotti divisi in parti uguali tra colono è proprietario.
- Valle padana: dove il lavoro è svolto dai braccianti, salariati giornalieri, senza garanzie di occupazione, nasce il movimento di resistenza.
Depressione agricola e inchiesta Iacini
Depressione dell'agricoltura (inchiesta Iacini - Bertani)
-Eccessiva estensione della ti fondo
-Peso fiscale esagerato
-Arretratezza delle tecniche e dei sistemi di produzione
-Disperata condizioni di vita dei braccianti agricoli e dei contadini (sottoalimentati e soggetti a malattie: tifo, colera, malaria, pellagra).
Sviluppo industriale e politica economica
Punti di forza nei centri urbani dove era maggiore lo sviluppo industriale: Lombardia, Piemonte, Liguria.
Politica economica, le iniziative industriali si infittivano grazie a:
Un Ambiente che incoraggia con:
- istituti di credito
- di camere di commerci
- istituti di istruzione per personale tecnico
- Spirito imprenditoriale
- Industria tessile già esistente, meccanica, chimica, elettrica: rappresentano la futura base industriale.
Gli istituti di credito erano necessarie per passare da un'industria familiare alla grande industria.
A questo insieme di iniziative anche il governo contribuì:
Provvedimenti di politica doganale, forti dazi protettivi
Finanziamento sottoforma di commesse di particolari settori produttivi, rovesciato il precedente orientamento.
Domande da interrogazione
- Quali furono le conseguenze della mancata riforma fiscale adeguata nel 1869?
- Come si manifestò la protesta contadina e quali furono le sue cause principali?
- Quali furono i fattori che favorirono lo sviluppo industriale nelle regioni del nord Italia?
La mancata riforma fiscale adeguata portò a un carico fiscale che continuò a gravare sui ceti meno abbienti, senza allargare il consenso popolare allo Stato.
La protesta contadina si manifestò principalmente attraverso l'emigrazione nel mezzogiorno e la formazione di leghe di resistenza nella Valle padana, causata da condizioni di vita disperate, arretratezza delle tecniche agricole e un peso fiscale esagerato.
Lo sviluppo industriale nel nord Italia fu favorito da un ambiente che incoraggiava l'imprenditorialità, la presenza di istituti di credito, camere di commercio, istituti di istruzione per personale tecnico e un'industria tessile già esistente.