fedeb950
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Concetti Chiave

  • Il fascismo si presentava come forza capace di riportare ordine e rilanciare l'economia, guadagnando consenso popolare.
  • Alle elezioni del 1921, i fascisti ottennero una significativa rappresentanza parlamentare, contribuendo alla crisi politica.
  • Mussolini organizzò la marcia su Roma nel 1922, radunando migliaia di camicie nere per un tentato colpo di stato.
  • Il re Emanuele III, temendo per la monarchia, rifiutò l'intervento militare e accolse Mussolini, incaricandolo di formare un nuovo governo.
  • Mussolini divenne premier, consolidando il potere fascista e integrando esponenti liberali e popolari nel governo.

Indice

  1. L'ascesa del fascismo
  2. Le elezioni del 1921
  3. La marcia su Roma

L'ascesa del fascismo

L’opinione pubblica è quindi favorevole al fascismo e contro Giolitti che preservava una politica non-interventista. Il fascismo invece fa credere di essere quel movimento che può riportare ordine nel paese, necessario per far ripartire l’economia. Portano avanti quindi quello che è l’attivismo, che non è solo un programma astratto, ma messo in pratica.

Le elezioni del 1921

Nel 1921 si va alle urne, si vota per le elezioni politiche. Qui le votazioni fecero in modo che i fascisti arrivassero al potere con circa 35 saggi alla camera, e questo fatto portò Giolitti e Croce a riflettere sul fatto che la situazione politica si poteva aggravare, perché una loro presa di posizione avrebbe potuto ostacolare il dialogo parlamentare. Questo gruppo praticamente non avrebbe consentito nulla, opponendosi sempre. Nel 1921 assistiamo quindi alle dimissioni del governo Giolitti.

La marcia su Roma

Nel 1922 Mussolini, non contento delle elezioni che lo avevano fatto vedere solo come un partito, organizza a Napoli, con migliaia di camicie nere; la marcia su Roma. Camicie nere perché portavano una divisa nera, pantaloni tra il nero e grigio scuro, stivali neri e armati di manganelli. Quindi Mussolini con un esercito di qualche migliaia di persone marcia su Roma, sta quindi per fare un colpo di stato che perciò non avverrà. Il presidente del consiglio di Roma, Facta, sapendo che Mussolini stava per realizzare un colpo di stato, chiede al re Emanuele III, di far intervenire l’esercito per bloccarlo, ma il re si rifiutò, così loro arrivarono a Roma senza trovare resistenza e praticamente, arrivati a Roma, il Re accoglie Mussolini a braccia aperte e lo incarica di formare il nuovo governo. Data la paura che la monarchia potesse essere debellata, il re si fa portavoce di una volontà generale di ordine in Italia per far ripartire l’economia, e quindi Mussolini arriva al governo divenendo premier e organizzando un nuovo governo con un ampio gruppo del movimento fascista, liberare e popolare.

Domande da interrogazione

  1. Qual era l'opinione pubblica riguardo al fascismo e alla politica di Giolitti?
  2. L'opinione pubblica era favorevole al fascismo e contraria a Giolitti, che manteneva una politica non-interventista. Il fascismo prometteva di riportare ordine e rilanciare l'economia.

  3. Cosa accadde durante le elezioni politiche del 1921?
  4. Durante le elezioni del 1921, i fascisti ottennero circa 35 seggi alla camera, portando alle dimissioni del governo Giolitti e preoccupazioni per l'aggravarsi della situazione politica.

  5. Come si svolse la marcia su Roma e quale fu il ruolo del re Emanuele III?
  6. Mussolini organizzò la marcia su Roma con migliaia di camicie nere. Il re Emanuele III si rifiutò di usare l'esercito per fermarli e accolse Mussolini, incaricandolo di formare un nuovo governo.

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