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Le leggi razziali
"Le leggi razziali furono provvidenziali per me, ma anche per gli altri: costituirono la dimostrazione per assurdo della stupidità del fascismo. Le leggi razziali erano il sintomo di una carnevalata: si era ormai dimenticato il volto criminale del fascismo (quello del delitto Matteotti, per intenderci): rimaneva da vederne quello sciocco" Primo Levi.
Le prime leggi razziali furono emanate nel 1935 da Hitler, queste avevano lo scopo di mantenere la popolazione tedesca “pura”. Successivamente anche l'Italia avrebbe emanato le sue leggi razziali. La prima legge razziale era contro le malattie genetiche e vietava ai malati di mettere al mondo figli, mentre la seconda legge nota anche come Legge di Norimberga vietava agli Ebrei di sposarsi con ariani e agli ariani di tenere servitori ebrei; oltre a questa forma di discriminazione “legale” si aggiungeva una sempre più crescente emarginazione sociale. Sulla scia delle leggi razziali già emanate, nel 1938 Hitler comandò alle SS di organizzare una grande vendetta contro gli Ebrei; quella notte fu chiamata la “Notte dei cristalli”: furono distrutti migliaia di esercizi, abitazioni e luoghi di culto. Oltre all’enorme danno recato dalla polizia politica, gli Ebrei dovettero ripagare a loro spese i danni e poi vendere successivamente a prezzi stracciati i negozi. Dopo quell’enorme tragedia, gli Ebrei decisero di scappare dalla Germania, ma il Reich impose una tassa sulla fuga talmente alta che solo pochi riuscirono a pagare, quando nel 1941 il numero di espatriati salì, il Reich emanò un divieto generale di espatrio condannando gli Ebrei rimasti ad una vita rinchiusa nei campi di concentramento dove oltre ai comunisti venivano portati anche zingari, omosessuali, disabili e persone con disturbi psicologici, sottoposti agli esperimenti nazisti.
Altre informazioni sulle Leggi razziali e sul trattamento degli Ebrei
Nel frattempo le due polizie politiche prendevano il potere che non si limitava più a colpire gli oppositori, ma anche la popolazione, infatti, iniziarono a fare irruzione nelle case alla ricerca di materiale sospetto, prendendo i bambini per indottrinarli al culto del Fuhrer.
Nel 1936 un imitatore di Mussolini, il generale Francisco Franco fece scoppiare una guerra civile in Spagna contro il governo democratico repubblicano. Appena a Hitler giunse questa notizia, inviò soldati ben armati e nuovi aerei per sperimentare la loro potenza. Uno degli episodi più atroci fu il bombardamento di Guernica sulla base del quale il pittore Pablo Picasso realizzò il celebre dipinto omonimo, Guernica. Alla fine di questa guerra (1939) Francisco Franco impose una dittatura fascista in Spagna.
Durante la guerra di Spagna, Hitler scoprì tutti i suoi veri obiettivi:
- realizzare la “Grande Germania”, ovvero riunire tutti coloro che parlavano tedesco e riportarli in Germania.
- lo “Spazio Vitale”, per cui la Germania doveva estendersi a est riducendo gli Slavi in schiavi.
Mussolini poco dopo decise di unirsi a Hitler in guerra ed emanò anche lui le leggi razziali simili a quelle tedesche. Le leggi razziali condussero l’Italia verso la distruzione totale.
Le leggi razziali in Italia e in Spagna
Le leggi razziali vennero emanate in Italia a partire dal 1938, il 17 novembre, con il Regio decreto n.1728: "Provvedimenti per la difesa della razza italiana". I principali nemici dell'Italia erano, a differenza della Germania, i socialisti, i pacifisti e coloro che minavano alla creazione della supremazia italiana, compresi quindi gli slavi, a cui furono dedicati trattamenti discriminatori e razzisti simili a quelli nazisti.
Con un simile, se non peggiore, trattamento razzista furono esclusi e condannati anche gli appartenenti alle colonie africane nel 1936, quando queste furono aggredite dall'esercito fascista italiano in Etiopia. La guerra colpì tutti, civili compresi, rubando e seviziando donne e bambine etiopi, portate in Italia dall'esercito italiano fascista.
Successivamente avvenne l'aderenza e il sostegno dell'Italia all'esercito spagnolo franchista di Francisco Franco, tramite cui Mussolini fece vedere la potenza italiana e la sua volontà di avvicinarsi ed essere accettato dalla Germania nazista di Hitler. Riuscendoci, perché nel 1936 Mussolini e Hitler stipularono l'asse Roma-Berlino, che si svilupperà poi nel Patto d'Acciaio.
Finché, due anni dopo, anche l'Italia si macchiò di antisemitismo, pubblicando (da parte di Mussolini) il Manifesto degli scienziati razzisti, che così citava: "È tempo che gli italiani si proclamino francamente razzisti. Tutta l’opera che finora ha fatto il Regime in Italia è in fondo del razzismo. La questione del razzismo in Italia deve essere trattata da un punto di vista puramente biologico, senza intenzioni filosofiche o religiose. La concezione del razzismo in Italia deve essere essenzialmente italiana e l’indirizzo ariano–nordico". Così uomini, bambini, donne ebree furono esclusi dalle scuole, dai ristoranti, dagli ambienti pubblici, dal Paese intero e in più non potevano:
- sposarsi tra loro
- essere tutori o curatori in case non ebree
- domestici in case non ebree

L'antisemitismo in Spagna
In Spagna non furono mai emanate vere e proprie leggi razziali. Il principale nemico del Caudillo, infatti, non era l'ebreo, bensì il repubblicano di sinistra, il comunista e il massone ritenuti causa del male della sua nazione, così come Hitler ritenne gli Ebrei. Tuttavia, diversi furono i comportamenti e gli ordini discriminatori nei confronti dei non concordi al regime e potere di Francisco Franco e nel 1943 ne dimostrò la portata: fu chiamato da Hitler in quanto, prima di portare gli Ebrei nei campi di concentramento nazisti, il Fhurer avrebbe permesso il rimpatrio in Spagna degli israeliti Ebrei spagnoli, che allora vivevano in Francia e in Germania. In questo caso il comandante Franco rifiutò l'offerta. Questa fu una sola delle numerose incoerenze della Spagna durante la seconda guerra mondiale.
Per questo a guerra terminata, il Caudillo fu persino in grado di auto battezzarsi il "Salvatore degli Ebrei", cercando di cancellare le tracce di discriminazione o anche solo quelle azioni non svolte e non accettate in difesa degli Ebrei spagnoli.
Per ulteriori approfondimenti sulle leggi raziali vedi anche qui
Le prime leggi razziali furono emanate nel
1935 da Hitler le leggi avevano lo scopo
di mantenere la popolazione
tedesca “pura”. La 1° legge razziale era
contro le malattie genetiche e vietava
ai malati di mettere al mondo figli mentre
la 2° legge nota anche come Leggi di
Norimberga che vietava agli ebrei di
sposarsi con ariani e agli ariani di tenere
servitori ebrei; oltre a questa forma di
discriminazione “legale” si
aggiungeva una sempre più crescente
emarginazione sociale . Nel 1938 Hitler
comanda alle SS di organizzare una
grande vendetta contro gli ebrei quella
notte fu chiamata “Notte dei
cristalli” furono distrutti migliaia di
esercizi, abitazioni e luoghi di culto.
Oltre l’enorme danno recato dalla polizia
politica gli ebrei dovettero ripagare
a loro spese i danni e poi vendere
successivamente a prezzi stracciati i
negozi. Dopo quell’enorme
tragedia gli ebrei decidono di scappare dalla Germania ma il Reich impone una tassa
sulla fuga talmente alta che solo pochi riescono a pagare, quando nel 1941 il numero
di espatriati sale il Reich emana un divieto generale di espatrio condannando gli
ebrei rimasti ad una vita rinchiusa nei campi di concentramento dove oltre ai
comunisti venivano portati anche zingari, omosessuali, disabili e malati di mente le
ultime 2 categorie però non furono mai portate nei lager ma in ospedali dove gli
veniva iniettata una puntura mortale. Nel frattempo le due polizie politiche
prendevano potere che non si limitava più agli oppositori ma anche alla popolazione
infatti, iniziarono a fare irruzione nelle case alla ricerca di materiale sospetto, presero i
bambini per indottrinarli al culto del Fuhrer.
Nel 1936 un imitatore mi Mussolini, il generale Francisco Franco fa scoppiare una
guerra civile in Spagna contro il governo democratico repubblicano. Appena a Hitler
giunge questa notizia manda soldati ben armati e nuovi aerei per sperimentare la loro
potenza, tra le missioni più spietate si legge il nome del bombardamento di
Guernica dove un grande pittore Pablo Picasso trova ispirazione pitturando il
“Guernica” quadro famosissimo che rappresenta la sofferenza portata dalla guerra.
Alla fine di questa guerra (1939) Francisco Franco impone una dittatura fascista in
Spagna.
Durante la Guerra di Spagna, Hitler scopre tutti i suoi veri obiettivi:
- Realizzare la “Grande Germania” cioè riunire tutti colore che parlavano tedesco
e riportarli in Germania.