Ali Q
Genius
4 min. di lettura
Vota 3 / 5

Concetti Chiave

  • Nel 1882, l'Italia firma la Triplice Alleanza con Austria e Germania, in parte per contrastare l'influenza francese e sostenere l'indipendenza del Trentino e del Friuli.
  • L'era del colonialismo italiano inizia con l'acquisizione della baia di Assab in Eritrea, seguita da un'espansione in Africa, interrotta dalla sconfitta di Dogali nel 1887.
  • La crisi economica del 1873, causata dalla concorrenza del grano americano, porta a politiche protezioniste e agitazioni sociali, evidenziando il divario tra nord e sud Italia.
  • Le teorie anarchiche di Bakunin si diffondono, alimentando le agitazioni operaie e contadine e intensificando le questioni sociali e meridionali.
  • Il decollo industriale in Italia, debole e tardivo, avviene solo nel 1896, contribuendo a un miglioramento economico e a un incremento demografico.

Indice

  1. La triplice alleanza e le tensioni irredentiste
  2. Colonialismo italiano e sconfitta di Dogali
  3. Crisi economica e protezionismo
  4. Agitazioni sociali e disparità regionali

La triplice alleanza e le tensioni irredentiste

Nel 1882, per quanto riguarda la politica estera italiana, viene stipulata la triplice alleanza con Austria e Germania e in opposizione alla Francia.

I motivi per cui l’alleanza viene stipulata sono essenzialmente tre:

1) Perché già nel 1866 l’Italia era alleata della Prussia;

2) La Francia si è schierata a favore del Papa, che invece si dichiara ostile allo Stato Italiano;

3) L’Italia ancora non ha digerito lo smacco francese relativo all’insediamento a Tunisi.

Quest’alleanza con l’Austria, però, esaspera gli irredentisti, che si battono per l’indipendenza del Trentino e del Friuli. E’ in questo periodo infatti che viene assassinato forse il più famoso tra gli irredentisti: Oberdan.

Colonialismo italiano e sconfitta di Dogali

In questo periodo rinasce anche il colonialismo italiano, iniziato in realtà anche per risolvere il problema dell’emigrazione italiana verso paesi più ricchi.

Gli industriali sperano che il colonialismo fornisca una grande ripresa economica, sebbene i problemi siano ancora grandi.

Già nel 1869, la società genovese “Rubattino” aveva preso possesso della baia di Assab, in Eritrea, per farne un deposito di carbone.

Nel 1882 lo stato italiano compra pertanto la baia. Inizia così la penetrazione italiana in Africa, fino a Massaua, per poi giungere in Etiopia, dove governa il Negus Giovanni IV.

L’avanzata in Africa dell’Italia subisce una brusca interruzione in seguito alla sconfitta di DOGALI’ nel 1887, ad opera dell’esercito abissino.

Questa è una ferita grande per il prestigio nazionale.

Ormai è però iniziata anche per l’Italia l’epoca dell’imperialismo, secondo cui la forza e la potenza di uno stato risiedono nell’espansione economica e coloniale.

Sempre nel 1887 muore Depretis, e al suo posto subentra Crispi.

Crisi economica e protezionismo

Nel 1873 avviene la grande crisi, a causa della concorrenza del grano americano, contro cui l’Italia, in cui sono ancora presenti la monocoltura e il latifondo, non può competere.

Il politico ed economista Stefano Jacini compie, insieme alla commissione governativa appositamente istituita in quegli anni, delle inchieste per capire quali siano le cause profonde di questa crisi. La sua diagnosi è che lo stato non fa investimenti abbastanza produttivi.

Nel 1878 il governo attua una politica industriale protezionista. Si impongono cioè dazi doganali sulle merci straniere e si finanziano le industrie con le commesse di stato.

Non essendoci più concorrenza, il prezzo del pane aumenta.

L’economia protezionista avvantaggia sempre di più le grandi industrie, e le rivolte dovute al malcontento non tardano ad arrivare.

Agitazioni sociali e disparità regionali

E’ un periodo questo, infatti, di grandi agitazioni operaie e contadine. A partire dal 1870, infatti, sono andate diffondendosi anche in Italia le teorie anarchiche del russo Bakunin.

Si approfondiscono le questioni sociali e meridionali.

In particolar modo il nord si presenta assai più avvantaggiato del sud a causa della presenza di una borghesia imprenditoriale che al sud invece manca, c’è la pianura padana, e il capitale agricolo è reinvestito nell’industria.

Il decollo industriale in Italia si avrà solo nel 1896, molto tardi rispetto al resto dell’Europa e assai più debole.

Comunque sia, il miglioramento economico porta anche un incremento demografico.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono i motivi principali per cui l'Italia stipulò la triplice alleanza nel 1882?
  2. L'Italia stipulò la triplice alleanza con Austria e Germania per tre motivi principali: l'alleanza precedente con la Prussia nel 1866, l'opposizione della Francia che supportava il Papa ostile allo Stato Italiano, e il risentimento per l'insediamento francese a Tunisi.

  3. Quali furono le conseguenze della politica coloniale italiana iniziata nel 1882?
  4. La politica coloniale italiana portò all'acquisto della baia di Assab e all'espansione in Africa fino a Massaua e in Etiopia. Tuttavia, l'avanzata fu interrotta dalla sconfitta di Dogali nel 1887, che rappresentò una ferita per il prestigio nazionale.

  5. Quali furono le cause della grande crisi economica del 1873 in Italia?
  6. La grande crisi economica del 1873 fu causata dalla concorrenza del grano americano, contro cui l'Italia, caratterizzata da monocoltura e latifondo, non poteva competere. La mancanza di investimenti produttivi da parte dello stato fu identificata come una causa profonda della crisi.

  7. Come influenzò la politica protezionista del 1878 l'economia italiana?
  8. La politica protezionista del 1878, che impose dazi doganali e finanziò le industrie con commesse di stato, avvantaggiò le grandi industrie ma portò a un aumento del prezzo del pane e a rivolte dovute al malcontento, accentuando le agitazioni operaie e contadine.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community

Le colonie latine

Mauro_105 di Mauro_105

URGENTE (321112)

Lud_ di Lud_

domandina

Samantha Petrosino di Samantha Petrosino