Concetti Chiave
- L'Italia ha mantenuto relazioni amichevoli con diverse potenze europee, nonostante la sua alleanza con Germania e Austria-Ungheria dal 1882.
- Nel 1902, Italia e Francia raggiunsero un accordo coloniale che riconosceva il controllo francese sul Marocco e italiano sulla Tripolitania.
- La penetrazione commerciale italiana in Tripolitania fu guidata dal Banco di Roma, legata agli interessi francesi in Marocco.
- La guerra di Libia generò divisioni in Italia: i nazionalisti erano a favore, mentre socialisti e democratici si opponevano per l'eccessiva violenza.
- Nonostante la formale appartenenza della Libia alla Turchia, l'Italia concluse rapidamente la guerra, firmando il trattato di pace a Losanna nel 1910.
Indice
Italia e la conferenza di Algeciras
-Alla conferenza di Algeciras c'era anche l'Italia, con un vecchio amico francese Enrico Maria Visconti Venosta, che ne appoggiava la politica.
- ciò poteva sembrare in contrasto con la collocazione internazionale dell'Italia, sin dal 1882 con la Germania, e l' Austria-Ungheria.
Ma questa collocazione aveva un ruolo limitato, era un appoggio militare, ma non significava ostilità verso le altre potenze.
Relazioni internazionali dell'Italia
- fino al 1912 l'Italia continua a rinnovare la triplice alleanza, ma a rapporti amichevoli con l'Inghilterra, la Russia, la Francia.
-La ripresa dei rapporti di amicizia con la Francia dopo la tempesta doganale del 1887 si dovette anche all'arrivo nel 1898 Roma di un ambasciatore francese Barrère.
Accordi commerciali e coloniali
-1889 si concludeva l'accordo commerciale tra Francia e Italia, fine delle tensioni.
-1902 tra Prinetti, ministro degli esteri italiano e Barrère, accordo sulle politiche coloniali, dove l'Italia riconosce alla Francia mano libera in Marocco, mentre la Francia all'Italia mano libera in Tripolitania, futura Libia 1912.
Espansione italiana in Tripolitania
-L'iniziativa dell'Italia verso la Tripolitania fu dovuta alla preoccupazione di premurarsi per l'espansione francese lungo le coste settentrionali dell'Africa, dopo le occupazione della Tunisia 1881.
Penetrazione commerciale finanziaria:
Guidata dal Banco di Roma, e poiché l'accordo era legato alle aspirazioni francesi nel Marocco,
1911 il governo presieduto da Giolitti ritenne che avrebbe perso ogni valore una volta chiusa la questione marocchina.
Giolitti per lui era giunto il momento di agire, inizio dell'occupazione della Tripolitania:
Guerra di Libia e sentimenti pubblici
Guerra di Libia:
Divisione nel sentimento pubblico italiano
A favore erano i nazionalisti perché era un'occasione per manifestarsi (Corradini).
Contrari erano i socialisti , i liberali e i democratici, come Einaudi e Salvemini, perché c'era troppa violenza contro la popolazione indigena, e per queste forze politiche quel territorio rappresentava uno scatolone di sabbia.
Formalmente la Libia apparteneva la Turchia, l'Italia era contro di essa.
Azione conclusa rapidamente: ci fu una forte resistenza della popolazione, controllo del territorio precario perché la guerriglia era nelle regioni interne.
1910 si ebbe qualche episodio di guerra: nel Mediterraneo Italia vinse a Rodi e nelle isole del Dodecanneso.
La Turchia accettò di firmare a Losanna il trattato di pace con il quale accettava l'annessione della Libia all'Italia.
Domande da interrogazione
- Qual era la posizione dell'Italia nella politica internazionale durante la guerra di Libia?
- Quali furono le motivazioni dell'Italia per l'occupazione della Tripolitania?
- Quali furono le reazioni interne in Italia riguardo alla guerra di Libia?
L'Italia, pur essendo parte della Triplice Alleanza con Germania e Austria-Ungheria, mantenne rapporti amichevoli con Inghilterra, Russia e Francia, e si accordò con la Francia per le politiche coloniali, riconoscendo reciprocamente mano libera in Tripolitania e Marocco.
L'Italia era preoccupata per l'espansione francese lungo le coste settentrionali dell'Africa, specialmente dopo l'occupazione della Tunisia nel 1881, e decise di agire per assicurarsi il controllo della Tripolitania prima che la questione marocchina fosse risolta.
La guerra di Libia divise l'opinione pubblica italiana: i nazionalisti erano a favore, vedendola come un'opportunità di espansione, mentre socialisti, liberali e democratici si opponevano a causa della violenza contro la popolazione indigena e consideravano il territorio poco utile.