Concetti Chiave
- Giovanni Giolitti perseguiva una politica coloniale per accrescere il prestigio internazionale dell'Italia.
- La conquista della Libia rispondeva agli interessi economici dei gruppi industriali italiani.
- Giolitti puntava a soddisfare i cittadini italiani che vedevano nelle nuove terre opportunità di lavoro.
- L'Italia dichiarò guerra alla Turchia nel 1911 per ottenere il controllo della Libia, sfidando una forte resistenza locale.
- Nonostante le aspettative, la Libia si rivelò un territorio inospitale, contrariamente alle descrizioni ottimistiche dell'epoca.
Politica coloniale di Giolitti
Uno degli obiettivi della politica del Primo Ministro Giovanni Giolitti riguardava la politica coloniale:
1. Per dimostrare ai nazionalisti italiani che il suo governo avrebbe potuto portare prestigio internazionale all’Italia;
2. Per assecondare i gruppi industriali che avevano interessi economici in Libia;
3. Per assecondare anche i cittadini che associavano la conquista di nuove terre con maggiore possibilità di lavoro;
Conquista della Libia
Venne prediletto lo stato africano della Libia, Giolitti infatti aveva ottenuto il diritto di conquistarla dopo aver riconosciuto il dominio francese prima in Turchia e poi anche in Marocco, così nel 1911 l’Italia dichiarò guerra alla Turchia, che controllava la Libia, senza però riuscire a piegare la potente resistenza libica. Quindi l’Italia attaccò il territorio turco obbligando la Turchia a cedere e firmare il trattato di Losanna, tuttavia, a differenza di quanto dichiarato da Giuseppe Piazza in “La Tribuna”, la Libia non era un’oasi fertile, bensì un deserto polveroso.