Concetti Chiave
- L'Italia, nonostante fosse tra i vincitori della guerra, aveva una democrazia fragile, con tensioni nazionalistiche e un desiderio di rinnovamento politico, che portarono alla nascita del fascismo.
- Il trattato di Londra e le questioni territoriali, come quella di Fiume, alimentarono il sentimento di "vittoria mutilata", provocando divisioni interne e insoddisfazione popolare.
- Le elezioni politiche del novembre 1919 sconvolsero l'assetto politico italiano, con una significativa vittoria dei Socialisti e dei Popolari, destabilizzando ulteriormente il governo.
- La conferenza di Parigi vide l'Italia insoddisfatta delle decisioni prese, con il premier Orlando dimissionario e un nuovo governo guidato da Nitti, incapace di rispondere alle tensioni nazionali.
- L'impresa di Fiume da parte di D'Annunzio esacerbò le divisioni politiche e sociali in Italia, con il paese diviso tra il sostegno all'occupazione e il rispetto degli accordi internazionali.
La vittoria mutilata e le elezioni politiche
La costituzione di governi autoritari in Europa
L'insorgere di forze politiche controrivoluzionarie
Indice
La situazione politica in Ungheria
-Ungheria: paese vinto appartenente ad uno stato autoritario: l'impero asburgico, dove le istituzioni liberal democratiche non avevano avuto il tempo di mettere radici.
1919 esperimento di regime sovietico guidato dal comunista Belo Kun (+1932), che ad agosto era stato rovesciato da una reazione nazionalista condotta dall'ammiraglio Horty (+1949) terrore bianco, governo autoritario.
La fragilità della democrazia italiana
Il caso dell'Italia
Primo paese dove la democrazia era fragile e aveva già fatto molta strada la dittatura
1) uno dei paesi vincitori
2) istituzioni liberali 60 anni
3) forze politiche che abbatterono le democrazia
Si raccoglievano in un movimento: fascismo (fenomeno assolutamente nuovo)
Le tensioni territoriali post-belliche
L'Italia alla fine della guerra era esalata per la vittoria, incerta sulle finalità della vittoria, e la classe dirigente e era esaurita e divisa.
Rinnovamento interno agognato per nuovi uomini al governo (riforme)
Sentimenti nazionalistici (acquisti territoriali)
Acquisizioni territoriali in base al patto di Londra
Parte della dal,aria territorio lungo la costa orientale dell'Adriatico abitato prevalentemente da slavi.
-concessione all'Italia
Difesa per l'Italia attraverso il controllo questa costa dove non c'erano difese naturali
Mancata acquisiIone del territorio slavo da parte della Russia che avrebbe avuto così sbocchi sull'adriatico.
Fine della guerra, però nessuna flotta austriaca era minaccia ne Jugoslavia
Mire espansionistiche russe svanite
La questione di Fiume e D'Annunzio
La questione fiumana
Fiume, città sul golfo del Quarnaro, poco oltre capo d'Istria dove la maggioranza della popolazione anelava all'unione con l'Italia.
La richiesta dell'applicazione del patto di Londra era complicato perché: il patto no sottoscritto dagli Usa, documento di diplomazia segreta.
L'Italia alla conferenza di Parigi
Orlando e Sonnino
Richiesta del Patto di Londra e di Fiume. Risentimento generale, a sostegno campagna di stampa in Italia incitata da D'Annunzio (+1938)
Mito della vittoria mutilata
Non soddisfare le richieste italiane avrebbe corrisposto a questo.
Governo Nitti
Richiesta a Parigi non accolta, dimissioni Orlando.
Nuovo governo, presidente Nitti, giolittiamo, sordo al risentimento nazionale
Ministro degli Esteri Tittoni, appartenente alla vecchia classe dirigente.
Settembre 1919 D'Annunzio occupa Fiume
Mossa azzardata per non rinunciarvi. Alla testa reparti militari contro ordini del governo legittimo, occupava fiume e vi si installava come sovrano.
Impresa di Fiume in Italia, sdegno ed emozione, paese diviso
Gran Bretagna e Francia vincitori (sentimento nazionale domina gli animi)
Davanti alla guerra il paese è diviso. Insistenza delle richieste a Parigi, inutili i sacrifici sofferti. La vittoria non aveva più valore.
Le elezioni politiche del 1919
Allargamento del suffragio: previsto da una riforma elettorale avvenuta prima dell'elezioni
- Più largo il suffragio universale maschile
- Sistema proporzionale al posto di quello uninominale, la distribuzione dei seggi in bade ai voti raccolti da ogni partito in tutto il territorio nazionale.
Quadro generale, tensioni sociali
Difficoltà di guerra a quella di pace
Ritorno alla loro cose dei reduci
Preoccupazione per ripresa disoccupazione
Richieste miglioramenti avanzate dai sindacati operai
18 giugno 1919
Sacerdote Siciliano don Luigi Sturzo fondato un partito dei Cattolici: il Partito Popolare (pontefice' Benedetto XV rinuncia al non expedit)
Ottobre 1919
Congresso di Bologna, il Partito Socialista italiano aveva aderito alla terza internazionale
Novembre 1919, elezioni politiche 16 novembre
Sconvolto l'assetto politico precedente
Socialisti 156 seggi alla camera vincono
Popolari per la prima volta 100 seggi
Altre forze politiche: coalizioni di forze costituzionali: partito liberale senza leader o seguaci Giolitti
Sconfitta delle forze nazionali favorevoli alla guerra, ma difficile per la maggioranza parlamentare (Nitti al suo posto, paralisi parlamentare per Salvemini)
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali della transizione dell'Italia dalla democrazia al fascismo?
- Qual era la situazione politica in Ungheria dopo la Prima Guerra Mondiale?
- Quali furono le conseguenze della "vittoria mutilata" per l'Italia?
- Come influirono le elezioni politiche del novembre 1919 sull'assetto politico italiano?
- Quali furono le principali tensioni sociali in Italia dopo la guerra?
L'Italia, nonostante fosse uno dei paesi vincitori della guerra, aveva una democrazia fragile e istituzioni liberali da soli 60 anni. Le forze politiche controrivoluzionarie, come il fascismo, si raccolsero in un movimento nuovo che contribuì a questa transizione.
In Ungheria, nel 1919, ci fu un esperimento di regime sovietico guidato da Belo Kun, che fu rovesciato da una reazione nazionalista condotta dall'ammiraglio Horty, instaurando un governo autoritario noto come "terrore bianco".
La "vittoria mutilata" si riferisce al risentimento italiano per non aver ottenuto tutte le concessioni territoriali promesse nel Patto di Londra. Questo sentimento fu alimentato da una campagna di stampa e portò a tensioni interne e divisioni politiche.
Le elezioni del novembre 1919 sconvolsero l'assetto politico precedente, con i socialisti che ottennero 156 seggi e i popolari 100 seggi. Questo portò a una paralisi parlamentare e alla sconfitta delle forze nazionali favorevoli alla guerra.
Dopo la guerra, l'Italia affrontò tensioni sociali legate al ritorno dei reduci, alla disoccupazione e alle richieste di miglioramenti avanzate dai sindacati operai. Queste tensioni furono aggravate dalle difficoltà economiche e politiche del periodo.