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Concetti Chiave

  • Nel periodo 1911-1913, Giolitti promuove un forte rilancio dell'azione nazionalizzante in Italia.
  • Il cinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia viene celebrato con grandi esposizioni tematiche in città come Torino, Firenze e Roma.
  • Le celebrazioni per il cinquantenario culminano con l'inaugurazione del Vittoriano a Roma, dedicato a Vittorio Emanuele II.
  • Il Vittoriano, costruito dal 1878, viene inaugurato il 4 giugno 1911, giorno della Festa dello Statuto.
  • Giovanni Giolitti tiene il discorso ufficiale, sottolineando i sacrifici e gli eroismi che hanno portato alla risurrezione dell'Italia.

Indice

  1. Giolitti e il rilancio nazionalizzante
  2. Celebrazioni del cinquantesimo anniversario
  3. Inaugurazione del Vittoriano a Roma

Giolitti e il rilancio nazionalizzante

Nel brevissimo periodo racchiuso tra il 1911 e il 1913 Giolitti gioca le sue carte più audaci. Il periodo si apre con un grande rilancio dell'azione nazionalizzante.

Celebrazioni del cinquantesimo anniversario

Il 1911 è l'anno del cinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia e la circostanza viene celebrata con il massimo impegno: nelle maggiori città italiane (Torino, Firenze, Roma) si organizzano grandi esposizioni tematiche, volte a illustrare aspetti diversi della grandezza della patria; giornali, pubblicazioni, eventi locali ricordano e commemorano Il Risorgimento e la nascita dello Stato unitario.

Inaugurazione del Vittoriano a Roma

Le celebrazioni per il cinquantenario culminano nel modo più spettacolare con l'inaugurazione del grande monumento dedicato a Vittorio Emanuele II, collocato a Roma a Piazza Venezia: il Vittoriano. Il grandissimo monumento, in costruzione sin dal 1878 quando il Parlamento ha approvato una legge apposita, viene inaugurato il "4 giugno 1911", giorno dedicato alla Festa dello Statuto, la festa nazionale del Regno d'Italia: un corteo dei 6.000 sindaci italiani sfila sui gradini dell'Altare, le bandiere militari vengono deposte intorno alla statua a Vittorio Emanuele II, che viene svelata e mostrata al pubblico alla presenza del nipote, il regnante Vittorio Emanuele III. A Giovanni Giolitti spettava di fare il discorso ufficiale; il presidente del consiglio esordisce dicendo: "Sopra questo colle che ricorda le glorie e la grandezza di Roma si inaugura il monumento nazionale che nella effigie del padre della patria riassume ricordo delle lotte, dei sacrifici, dei martiri, degli eroismi che prepararono e compiranno la risurrezione dell'Italia".

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