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Concetti Chiave

  • I sistemi democratici nati dalla caduta delle dittature in America Latina tendono verso istituzioni presidenziali, facilitando l'ascesa di leader con programmi riformisti e anti-statunitensi.
  • Leader come Lula, Chávez e Morales hanno adottato strategie diverse: Lula con un approccio moderato, mentre Chávez e Morales hanno promosso una svolta anti-imperialista.
  • L'atteggiamento critico verso gli Stati Uniti nasce dal loro ruolo dominante nelle relazioni internazionali dopo la caduta dell'Urss, percepiti come unica superpotenza globale.
  • Oltre ai leader latinoamericani, anche movimenti politici e religiosi nel mondo islamico hanno criticato gli USA, considerandoli simbolo di un occidente corrotto e imperialista.
  • La comprensione delle dinamiche globali richiede l'analisi delle politiche di globalizzazione e delle crisi originate in Medio Oriente e nel Golfo Persico all'inizio del nuovo millennio.

Indice

  1. Sistemi politici post-dittatura
  2. Leader latino-americani e politiche
  3. Posizioni anti-imperialiste e globalizzazione

Sistemi politici post-dittatura

I sistemi politici democratici che nascono dal crollo delle dittature si orientano verso l'adozione di istituzioni costituzionali di taglio presidenziale.

Leader latino-americani e politiche

Ciò, in America Latina, facilita l'accesso di dirigenti politici che in alcuni casi raccolgono le istanze anti-statunitensi che circolano largamente nelle opinioni pubbliche latino-americane: tra i leader politici che si sono imposti grazie a programmi di riforme sociali ed economiche capace di ridare autonomia ai loro paesi vanno ricordati soprattutto Luiz Inácio "Lula" da Silva (nato nel 1945), eletto presidente del Brasile nel 2002 e rieletto nel 2006; Hugo Rafael Chávez (nato nel 1954), eletto presidente della Venezuela nel 1998 e successivamente rieletto nel 2000 e nel 2006; ed Evo Morales (nato nel 1959) primo presidente indio della Bolivia, eletto nel 2005.

Posizioni anti-imperialiste e globalizzazione

Comunque mentre Lula nella sua azione di governo ha assunto una posizione moderata e aperta al dialogo con il governo statunitense, Chávez, e Morales hanno insistito molto sulla necessità di una svolta anti-imperialista e anti-americano sia nei loro paesi sia in generale nell'America Latina.

L'atteggiamento polemico di dirigenti politici come Morales non è privo di fondamento poiché in effetti l'intero processo di riorganizzazione delle relazioni internazionali, economiche e politiche, che si è sviluppato dagli anni 70 in avanti ha avuto gli Stati Uniti come protagonista principale. L'autorità dello Stato nordamericano è apparsa quasi indiscussa dopo il 1989 e dopo la disgregazione dell'Urss, quando gli Stati Uniti per forza militare, autorità politiche e solidità economica, sono sembrati l'unica superpotenza mondiale davvero in grado di governare, anche con l'uso della forza, le relazioni internazionali. Tuttavia di fronte a questo processo si sono proposti numerosi ostacoli, non solo uomini politici dei paesi al momento ancora relativamente marginali, come Morales, Chávez o Castro, hanno manifestato l'intenzione di non allinearsi agli indirizzi di volta in volta stabiliti dalle amministrazioni statunitensi ma movimenti e dirigenti politici e religiosi di un'area politico-culturale molto più agguerrita e rilevante, quella islamica, hanno focalizzato le loro energie in una pesante polemica contro gli USA, considerati la minacciosa avanguardia di un occidente corrotto e neoimperialista. Per capire che cosa ciò significhi e come sia potuto accadere, bisogna prima osservare le istituzioni e le politiche che hanno cercato e che cercano ancora di governare la globalizzazione, poi bisogna spostarsi in Medio Oriente e nel Golfo Persico perché è da lì che ha origine una nuova grave crisi mondiale scoppiata all'inizio del nuovo millennio.

Domande da interrogazione

  1. Quali leader politici in America Latina hanno adottato programmi di riforme sociali ed economiche per ridare autonomia ai loro paesi?
  2. Tra i leader politici che si sono distinti per programmi di riforme sociali ed economiche in America Latina ci sono Luiz Inácio "Lula" da Silva in Brasile, Hugo Rafael Chávez in Venezuela ed Evo Morales in Bolivia.

  3. Qual è stata la posizione di Lula nei confronti del governo statunitense rispetto a quella di Chávez e Morales?
  4. Lula ha mantenuto una posizione moderata e aperta al dialogo con il governo statunitense, mentre Chávez e Morales hanno insistito su una svolta anti-imperialista e anti-americana.

  5. Quali sono stati gli ostacoli al predominio degli Stati Uniti nelle relazioni internazionali dopo il 1989?
  6. Gli ostacoli al predominio degli Stati Uniti sono stati rappresentati da leader politici come Morales, Chávez e Castro, nonché da movimenti e dirigenti politici e religiosi dell'area islamica, che hanno criticato gli USA come avanguardia di un occidente corrotto e neoimperialista.

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