Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • L'irredentismo italiano mirava a ricongiungere territori sotto dominio straniero alla madre patria, iniziando nel 1866 dopo la Terza Guerra d'Indipendenza.
  • La Società dell'Italia irredenta fu fondata dai patrioti per liberare il Trentino e la Venezia Giulia dagli Austriaci, dopo la delusione della pace di Vienna.
  • Il primo martire dell'irredentismo fu Guglielmo Oberdan, che tentò un attentato contro l'imperatore austriaco e fu giustiziato nel 1882.
  • Nonostante la Triplice Alleanza con Austria e Germania, gli irredentisti volevano attaccare l'Austria durante la Prima Guerra Mondiale.
  • Figure come Nazario Sauro e Cesare Battisti furono importanti irredentisti, caduti prigionieri e giustiziati dagli Austriaci, mentre Gabriele D'Annunzio sostenne l'intervento in guerra.

Indice

  1. Definizione di irredentismo
  2. Inizio dell'irredentismo italiano
  3. Reazioni e società dell'Italia irredenta
  4. Triplice Alleanza e Guglielmo Oberdan
  5. Irredentisti e Prima Guerra Mondiale

Definizione di irredentismo

Il termine irredentismo indica ogni movimento nazionale che ha lo scopo di ricongiungere alla madre patria i territori sottoposti al dominio di uno stato straniero. Pertanto per terre irredente si indicano quelle che sono soggette alla dominazione straniera.

Inizio dell'irredentismo italiano

L’irredentismo italiano ebbe inizio nel 1866, immediatamente dopo la fine della Terza Guerra d’ Indipendenza il cui esito non fu favorevole in quanto l’Italia dovette rinunciare ad alcuni territorio già conquistati dall’esercito. Infatti, nel momento in cui Garibaldi con i suoi uomini stava dirigendosi verso Trento e l’esercito Piemontese aveva già raggiunto l’Isonzo con l’intento di puntare verso Trieste, la Prussia, alleata dell’Italia, chiese l’armistizio e successivamente, a Vienna, fu firmata la pace con l’Austria. Per l’Italia, le clausole della pace costituirono un colpo molto duro perché sia il Trentino che la Venezia Giulia rimasero in mano agli Austriaci.

Reazioni e società dell'Italia irredenta

La prima reazione provenne dai patrioti che richiedevano che l’ Italia riprendesse da sola la guerra contro l’Austria, ma Vittorio Emanuele II sapeva bene che l’esercito italiano non sarebbe stato in grado di affrontare da solo quello austriaco. I patrioti fondarono allora la Società dell’Italia irredenta il cui scopo era di liberare dallo straniero i le terre irredente e per questo furono chiamati irredentisti.

Triplice Alleanza e Guglielmo Oberdan

Per poter avere un forte alleato su cui contare in caso di guerra, l’Italia aveva stretto dei rapporti amichevoli con la Francia, che però vennero meno a seguito dell’invasione della Tunisia da parte della Francia proprio quando era proprio l’Italia che era sul punto di occuparla. Lo sdegno fu enorme in Italia; d’altra parte per costruire un’alleanza la scelta non era ampia. Fu così che nel 1882, con grande delusione degli irredentisti, fu stipulata la Triplice Alleanza fra Italia, Germania e Austria, benché quest’ultima fosse da sempre acerrima nemica della causa italiana. Il primo martire dell’irredentismo fu Guglielmo Oberdan. Sapendo che l’imperatore austriaco si sarebbe recato a Trieste, Oberdan, che era fuggito a Roma per non arruolarsi nell’esercito asburgico, pensò di ritornare nella sua villa natale, Trieste, ed organizzare un attentato. Ma fu tradito da un amico, arrestato, incarcerato e condannato a morte: era il 20 dicembre 1882.

Irredentisti e Prima Guerra Mondiale

Quando nel 1914, l’Austria dichiarò guerra alla Serbia, gli irredentisti pensavano che fosse giunto il momento per attaccare l’Austria anche se le clausole della Triplice Alleanza non lo prevedevano. Quelli più audaci fuggirono dal Trentino e dalla Venezia Giulia per non indossare l’uniforme dell’esercito asburgico. Tra questi abbiamo Nazario Sauro (di Capodistria), Fabio Filzi (di Pisino, in Istria), Damiano Chiesa (di Rovereto) e Cesare Battisti (di Trento) che con i loro scritti intesero spronare gli Italiani a riprendersi le terre irredenti. Tutti e quattro, caduti prigionieri in mano agli Austriaci, furono condannati a morte ed impiccati. A favore dell’intervento in guerra, si schierò anche Gabriele D’Annunzio. Alla fine la guerra fu dichiarata il 24 maggio 1915 e tre anni dopo, le terre sotto il dominio dell’Austria erano liberate.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine dell'irredentismo italiano?
  2. L'irredentismo italiano iniziò nel 1866, dopo la Terza Guerra d'Indipendenza, quando l'Italia dovette rinunciare a territori come il Trentino e la Venezia Giulia, rimasti sotto il controllo austriaco.

  3. Quali furono le reazioni iniziali dei patrioti italiani dopo la pace con l'Austria?
  4. I patrioti italiani volevano riprendere la guerra contro l'Austria e fondarono la Società dell'Italia irredenta per liberare le terre irredente, ma Vittorio Emanuele II sapeva che l'esercito italiano non era in grado di affrontare da solo quello austriaco.

  5. Come influì la Triplice Alleanza sull'irredentismo italiano?
  6. La Triplice Alleanza del 1882, stipulata tra Italia, Germania e Austria, deluse gli irredentisti poiché l'Austria era un'acerrima nemica della causa italiana, ma l'Italia cercava un forte alleato in caso di guerra.

  7. Chi furono alcuni dei martiri dell'irredentismo italiano e quale fu il loro contributo?
  8. Tra i martiri dell'irredentismo ci furono Guglielmo Oberdan, Nazario Sauro, Fabio Filzi, Damiano Chiesa e Cesare Battisti, che con i loro scritti e azioni cercarono di spronare gli italiani a riprendersi le terre irredente; furono catturati e condannati a morte dagli Austriaci.

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