Concetti Chiave
- L'Ulster, parte del Regno Unito dal 1921, ha visto tensioni tra la maggioranza protestante e la minoranza cattolica, culminate nella formazione di gruppi paramilitari.
- Nel 1969, la crescente violenza tra fazioni ha portato all'intervento delle truppe britanniche, con eventi tragici come il Bloody Sunday nel 1972.
- L'Ira, sostenuta dai cattolici nord-irlandesi, ha condotto una campagna di attentati dinamitardi sia in Ulster che in Gran Bretagna, con atti particolarmente sanguinosi negli anni '70 e '80.
- Gerry Adams, emergendo come leader, ha promosso un cambiamento verso la negoziazione e la pace, portando al cessate il fuoco dell'Ira nel 1994 e all'accordo di pace del 1998.
- Nel 2005, l'Ira ha deposto le armi e nel 2007 l'esercito britannico ha lasciato l'Ulster, segnando progressi significativi nel processo di pace in Irlanda del Nord.
Indice
La divisione dell'Irlanda
Dopo la costituzione dello Stato irlandese nel 1921, l'Ulster, cioè l'area nord-orientale dell'isola, popolata in maggioranza da protestanti, è rimasto parte del Regno Unito.
Conflitti e violenze in Ulster
All'interno dell'Ulster continua a vivere una minoranza irlandese cattolica percepita da molti protestanti oltranzisti come una sorta di componente estranea all'Ulster, pericolosamente ostile nei confronti del Regno Unito e delle confessioni protestanti e favorevole a un'unione dell'Ulster con la Repubblica d'Irlanda. Questo sentimento di ostilità si traduce in qualcosa di più concreto quando nel 1966 si forma la Ulster Volunteer Force, un corpo paramilitare protestante che si macchia di diversi omicidi di cittadini cattolici. Nel agosto del 1969 interi quartieri cattolici di Belfast sono attaccati dai nazionalisti protestanti, appoggiati dalla polizia locale.
L'ascesa dell'Ira
Alla nuova aggressività protestante i nazionalisti cattolici rispondono con l'organizzazione di un nuovo Irish Repubblica Army (Ira, esercito repubblicano irlandese), che organizza operazioni di difesa dei quartieri cattolici di Belfast e delle città irlandesi. Nel 1969 il governo britannico decide di inviare nell'Ulster alcuni reparti militari con il compito di presidiare il territorio.
Bloody Sunday e conseguenze
Il 30 gennaio del 1972 a Derry, durante una manifestazione cattolica, le truppe britanniche presenti nella zona sparano sulla folla uccidendo 13 dimostranti e ferendone molti altri. L'episodio noto come Bloody Sunday (domenica di sangue) rilancia l'azione dell'Ira soprattutto della sua componente estremista, il Provisional Ira. Seguono anni di continue violenze durante i quali l'Ulster diventa una delle zone più militarizzate e più violente d'Europa.
Attentati e cambiamenti politici
L'Ira, che può contare su un notevole sostegno da parte dei cattolici nord-irlandesi, organizza innumerevoli attentati dinamitardi sia nel Ulster sia in Gran Bretagna, alcuni dei quali particolarmente clamorosi e sanguinosi. Nel 1974 vengono fatte esplodere bombe in diversi pub in Inghilterra, in attentati che costano la vita a numerosi innocenti avventori. Il 27 agosto 1979 un comando dell'Ira fa saltare in aria la Barca di Louis Mountbatten ex vicerè dell'India e zio del principe Filippo (che è il marito della regina Elisabetta II), Mountbatten muore nell'esplosione. Nel 1982 una bomba viene fatta esplodere nella sede del Congresso del Partito Conservatore, 8 persone rimangono uccise e molte altre ferite. I risultati raggiunti da questa politica sono modesti e alla fine provocano un profondo mutamento di dirigenza nel movimento nazionalista irlandese cattolico, con l'emergere di Gerry Adams nato nel 1948, favorevole all'abbandono delle iniziative militari terroristiche e all'avvio di trattative con il Regno Unito.
Accordi di pace e disarmo
Nel 1994, anche per iniziativa di Adams l'Ira annuncia una cessazione delle iniziative militari. Nel 1998 viene siglato un accordo tra Repubblica d'Irlanda, Regno Unito e dirigenti dei principali movimenti e partiti cattolici e protestanti dell'Ulster, nel quale si stabilisce che una riunificazione dell'Irlanda possa avvenire solo pacificamente e con l'assenso sia della popolazione della Repubblica d'Irlanda sia di quella dell'Ulster. Nel 2005 Gerry Adams annuncia che l'Ira ha deciso di deporre le armi. Nel 2007 l'esercito britannico abbandona l'Ulster. A questo punto anche se tafferugli e violenze continuino ad accadere occasionalmente il processo di pace nell'Irlanda del Nord sembra posto su base piuttosto solide.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il ruolo dell'Ulster Volunteer Force nel conflitto nordirlandese?
- Come ha reagito l'Ira agli attacchi contro i cattolici nell'Ulster?
- Qual è stato l'impatto del Bloody Sunday sul conflitto?
- Quali cambiamenti ha portato Gerry Adams nel movimento nazionalista irlandese?
- Quali sono stati i risultati del processo di pace avviato negli anni '90?
L'Ulster Volunteer Force, formata nel 1966, era un corpo paramilitare protestante responsabile di diversi omicidi di cittadini cattolici, contribuendo all'escalation di violenze nell'Ulster.
L'Ira ha risposto organizzando operazioni di difesa per i quartieri cattolici e ha condotto numerosi attentati dinamitardi sia nell'Ulster che in Gran Bretagna.
Il Bloody Sunday del 1972, in cui le truppe britanniche uccisero 13 dimostranti a Derry, ha intensificato l'azione dell'Ira, in particolare della sua componente estremista, il Provisional Ira.
Gerry Adams ha promosso l'abbandono delle iniziative militari terroristiche e ha avviato trattative con il Regno Unito, portando a una cessazione delle attività militari dell'Ira nel 1994.
Il processo di pace ha portato alla firma di un accordo nel 1998 per una riunificazione pacifica dell'Irlanda e alla deposizione delle armi da parte dell'Ira nel 2005, con il ritiro dell'esercito britannico dall'Ulster nel 2007.