Concetti Chiave
- Il telefono è un dispositivo che trasmette suoni a distanza, con un'invenzione attribuita a Bell nel 1876, ma con contributi significativi di Meucci e Manzetti.
- Antonio Meucci ha creato il primo prototipo di telefono nel 1854, ma non ha potuto brevettarlo definitivamente a causa di difficoltà finanziarie.
- Il primo modello di telefono aveva un trasmettitore e un ricevitore collegati da un circuito elettrico, inizialmente riservato a pochi utenti.
- La diffusione del telefono è aumentata dopo la prima guerra mondiale, evolvendosi nella forma moderna della cornetta con trasmissione automatica.
- Negli anni '50, il telefono ha conosciuto un boom, portando allo sviluppo di dispositivi correlati come segreterie telefoniche e cellulari.
Indice
Origini del telefono
Il telefono è un dispositivo di comunicazione che permette la trasmissione dei suoni a distanza e che ha rivoluzionato il mondo delle telecomunicazioni. Infatti, il termine telefono deriva da due parole greche che significano rispettivamente “lontano” e “suono”. Il merito della sua invenzione è sempre stato oggetto di contesa.
Il brevetto, datato 1876, è stato depositato dallo statunitense Alexander Graham Bell, dipendente della Western Union Telegraph Company, anche se ormai viene riconosciuto che è stato in realtà l’italiano Antonio Meucci – e forse, prima di lui, Innocenzo Manzetti - ad aver realizzato i primi prototipi del telefono.
Contributi di Meucci e Bell
Nel 1834 Meucci, a Firenze, iniziò a lavorare su un dispositivo per la trasmissione dei suoni. Si trasferì poi a New York, e nel 1854 costruì il primo prototipo, chiamato da lui telettrofono, che utilizzava in casa per comunicare con la moglie, confinata a letto dall’artrite. Meucci continuò i suoi prototipi e perfezionamenti a Cuba, e nel 1871 depositò un brevetto temporaneo al prezzo di 10 dollari l'anno, visto che non poteva permettersi il costo del brevetto definitivo. Riuscì a pagare solo due volte e nessuna compagnia telegrafica accettò di finanziarlo. Infatti, Meucci sottopose alcuni suoi prototipi del telettrofono a varie compagnie, tra cui anche la Western Union Telegraph Company, che non solo rifiutò il suo progetto, ma gli comunicò anche di aver perso i prototipi inviatogli. Tuttavia, il 7 marzo 1876, un ex dipendente di quella stessa azienda telegrafica, Alexander Graham Bell, depositò un brevetto per un dispositivo “per trasmettere la voce o altri suoni per mezzo di ondulazioni elettriche”, guadagnandosi così il titolo di inventore del telefono, titolo che egli mantenne per tutto il secolo scorso. L’ipotesi più probabile fu che Bell, mentre ancora lavorava alla Western Union, abbia avuto la possibilità di vedere i prototipi e da lì trarre l’idea per il suo telefono. Meucci lo denunciò per avergli rubato l’idea, ma perse la prima causa. In seguito, nel 1887, la Corte Suprema degli Stati Uniti gli diede ragione, ma ormai Bell aveva avviato la Bell Telephone Company (oggi diventata la AT&T, American Telephone and Telegraph), una importante industria di telecomunicazioni, oggi una delle maggiori d'America. Meucci morì poi nel 1889 e nessuno contestò più il brevetto di Bell, scaduto nel 1893. Tuttavia, nel 2002 il Congresso degli Stati Uniti ha riconosciuto ufficialmente la paternità del telefono a Meucci, spiegando come egli, essendo povero, non avesse avuto la possibilità di pagare un brevetto, sebbene ne avesse dato una dimostrazione già nel 1860 e l’avesse pubblicata sul giornale italiano di New York.
Evoluzione del telefono
Il primo modello di telefono consisteva in un microfono chiamato trasmettitore, e un altoparlante, il ricevitore, collegati tra di loro da un circuito elettrico con una batteria. Data la sua complessità e il suo costo, all’inizio il telefono rimase un privilegio riservato a pochi, che lo potevano utilizzare solo con utenti della stessa linea urbana. La prima telefonata ufficiale avvenne a Boston il 10 marzo 1876, quando Bell, allora professore di Psicologia vocale e dizione all’Università, chiamò telefonicamente il suo collaboratore, esclamando: “Venga qui Watson, per favore. Ho bisogno di lei!”. A partire dal 1881, il telefono, o “telegrafo parlante” come veniva definito, veniva utilizzato soprattutto da banchieri, agenti di cambio o dalle ferrovie. È solo dopo la prima guerra mondiale che il telefono inizia a diffondersi e a essere utilizzato anche in ambito privato. La sua forma cambia, assumendo quella più moderna e conosciuta della “cornetta”, nella cui parte inferiore viene posizionato il microfono, che trasforma le oscillazioni meccaniche prodotte dal suono in variazioni di un campo magnetico e in seguito in variazioni di corrente elettrica. Una volta raggiunta l’altra estremità, la variazione elettrica viene riconvertita in suono e trasmessa all’altro interlocutore tramite l’altoparlante posizionato nella parte superiore della cornetta. Di solito, per i collegamenti telefonici viene utilizzato il filo di rame. Inizialmente, la commutazione, ovvero il trasferimento della chiamata all’utente giusto, veniva effettuata a mano da operatori specializzati, perlopiù donne, chiamate centraliniste. La commutazione è stata poi resa automatica grazie all’assegnazione di un numero ad ogni utente, che permette quindi a un privato di chiamare un altro utente specifico senza bisogno di una intermediazione.
Diffusione e innovazioni
Negli anni ’50 il telefono vive un vero e proprio boom, che sfocia poi in tutti i suoi derivati quali la segreteria telefonica, il fax, il cercapersone, la rubrica e i cellulari.
A cura di Suzy90.
Domande da interrogazione
- Chi è stato riconosciuto ufficialmente come l'inventore del telefono?
- Qual è stata la prima telefonata ufficiale e quando è avvenuta?
- Come funzionava il primo modello di telefono?
- Quali furono le prime categorie di utenti a utilizzare il telefono?
- Come è cambiata la commutazione delle chiamate nel tempo?
Nel 2002, il Congresso degli Stati Uniti ha riconosciuto ufficialmente Antonio Meucci come l'inventore del telefono, spiegando che non aveva potuto pagare il brevetto a causa della sua povertà.
La prima telefonata ufficiale è avvenuta a Boston il 10 marzo 1876, quando Alexander Graham Bell chiamò il suo collaboratore Watson.
Il primo modello di telefono consisteva in un microfono chiamato trasmettitore e un altoparlante, il ricevitore, collegati da un circuito elettrico con una batteria.
Inizialmente, il telefono veniva utilizzato soprattutto da banchieri, agenti di cambio e ferrovie.
La commutazione delle chiamate è passata da un sistema manuale gestito da centraliniste a un sistema automatico grazie all'assegnazione di un numero a ogni utente.