vanna_marchi
Ominide
13 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Le prime cartoline, simili a stampe di disegni, iniziarono a diffondersi alla fine del Settecento, con confini normativi poco chiari tra paesi.
  • La vera rivoluzione avvenne quando la cartolina iniziò a viaggiare senza busta, proposta in Germania e adottata con successo dall'Austria.
  • La diffusione internazionale delle cartoline fu sancita dal Trattato dell'Unione Postale Generale nel 1875, permettendo viaggi oltre i confini nazionali.
  • La cartolina fotografica guadagnò popolarità verso la fine del XIX secolo, offrendo immagini esatte e superando l'illustrazione artistica.
  • Nel 1902, l'introduzione del "divided back" in Gran Bretagna modernizzò la cartolina, dividendo il retro per comunicazione e indirizzo.

Indice

  1. L'origine della cartolina
  2. Evoluzione normativa e primi successi
  3. Proposta di Henric Von Stephan
  4. L'intero postale in Italia
  5. Diffusione delle cartoline illustrate
  6. Gruss aus e cartoline vacanziere
  7. Produzione privata e innovazioni
  8. Trattato dell'Unione Postale Generale
  9. Cartoline fotografiche e Neurden
  10. Cartoline autorizzate dal Governo
  11. Esposizione Universale di Parigi
  12. Private mailing card negli USA
  13. Biglietti augurali e cartoline artistiche
  14. Congresso dell'unione postale universale
  15. Esposizione Internazionale di Venezia
  16. Divided back e modernizzazione
  17. Soggetti e futuro della cartolina

L'origine della cartolina

Già in epoca rinascimentale vi era l’usanza di mandare messaggi scritti su carta a mezzo posta, il tutto su un foglio piegato, imbustato e sigillato con ceralacca ma con un costo poco vantaggioso.

Fu la fine del Settecento a sancire il vero inizio di pratici invii di cartoncini di auguri per le ricorrenze e saluti dai viaggi in Europa ed America.

Evoluzione normativa e primi successi

La storia della nascita della cartolina è molto discussa e travagliata per la nebulosa ed intermittente normativa a cui dovette sottostare, vi furono diversi precursori, sviluppi e date incisive; uno dei primi passi mossi ad esempio avvenne nel 1796, anno cui il litografo tedesco Miesler mise in vendita delle piccole litografie riportanti delle vedute di Berlino, destinate però a viaggiare ancora in una busta in mancanza di alternativa, ottenendo un discreto successo che contribuì a promuovere un collezionismo di questi cartoncini.

Le norme erano piuttosto confuse all’interno di ciascun paese e con problematiche simili, infatti queste prime “cartoline” somigliavano alle stampe di disegni, ma venivano vendute a prezzi diversi (10 centesimi della cartolina contro i 2 della stampa) e la linea di confine tra le due fu molto sottile e difficile da tracciare.

Proposta di Henric Von Stephan

Un secolo dopo sempre in Germania venne proposta dal funzionario delle poste Henric Von Stephan la prima cartolina capace di viaggiare senza busta, ma l’idea non fu accolta subito in terra tedesca perché ritenuto sconveniente ed immorale che la comunicazione personale girasse visibile agli occhi di chiunque. Adotta invece qualche anno più tardi con risvolti positivi dall’Amministrazione Postale Austriaca: un piccolo cartoncino color avorio riportante un francobollo prestampato con l’immagine dell’Imperatore fu il primo prototipo del paese, ed il basso prezzo e la facilità d’impiego ne incentivarono un rapido successo con diffusione capillare anche negli altri stati europei.

L'intero postale in Italia

La cartolina di quegli anni in Italia era chiamata “intero postale” perché anch’essa già affrancata e con un’impostazione grafica minimale: nel lato anteriore all’interno di una cornice vi erano lo spazio destinato all’indirizzo e quello occupato dal bollo, il prezzo e lo stemma dello Stato, mentre il verso opposto era dedicato alla corrispondenza.

Diffusione delle cartoline illustrate

L’intero postale ottenne un discreto consenso, più economico della lettera e non necessitando di una busta che lo contenesse e con le diverse sezioni (indirizzo, stemmi e francobollo, messaggio, decorazione) ridisegnate continuamente consentì in poco tempo l'introduzione d’immagini evolvendosi nella cartolina illustrata, che seguì all’incirca le stesse tappe graduali nelle varie nazioni, ed il cui impiego iniziale fu prettamente pubblicitario in base al grado tolleranza delle leggi, decorata con i timbri delle ditte accompagnati dai disegni dei prodotti promossi. Successivamente vennero stampate e diffuse cartoline con immagini commemorative di date importanti di carattere nazionale, come l’anniversario della liberazione di Roma che fu uno dei soggetti preferiti nel Belpaese.

Gruss aus e cartoline vacanziere

Verso la fine del secolo dal 1870, sempre con un piccolo anticipo in Germania rispetto al resto del mondo, iniziarono a diffondersi le “gruss aus” dal tedesco “saluti da”, dove erano impressi dei collage litografici di luoghi storici e turistici, stralci di vita quotidiana, inaugurando l’invio delle prime cartoline utilizzate per la corrispondenza vacanziera; sul fronte di queste, agghindate spesso con decorazioni e cornici floreali vi erano ampi spazi bianchi dedicati alla committenza, e ad acquistarle erano le classi più agiate, ovviamente alfabetizzate e dedite al turismo, pertanto la qualità della stampa e della carta era pregiata e molto diversa da quella modesta contemporanea.

Il modello “gruss” si diffuse presto anche in Francia, Belgio, Olanda, Italia e Russia, ma nel corso degli anni la componente decorativa diminuì e quella figurativa si ridusse ad un’immagine, avvicinandosi lentamente alla sintesi odierna.

Produzione privata e innovazioni

Nel 1872 per iniziativa tedesca fu consentito l’invio di cartoline la cui produzione era privata e non gestita dall’amministrazione postale come ancora avveniva in tutti gli stati, consentendo un margine più ampio di libertà dal punto di vista grafico per gli editori, e necessitando un francobollo acquistato separatamente per validarne la spedizione, e nello stesso anno in Gran Bretagna vennero stampate delle cartoline con stampe di incisioni del ponte di Londra e della Cattedrale di St.Paul.

Trattato dell'Unione Postale Generale

Nell’estate del 1875 la cartolina oltrepassò i confini nazionali dopo l’entrata in vigore del Trattato dell’Unione Postale Generale firmato a Berna da 22 paesi, transizione determinante e rivoluzionaria per il suo sviluppo, sancendo regole unitarie ma concedendo nuove libertà: finalmente la cartolina poté viaggiare superando i limiti dei vari stati volando in terre remote.

Cartoline fotografiche e Neurden

La prima cartolina fotografica in fototipia fu stampata in Germania nel 1878, ma risultò poco concorrenziale, con qualche sporadico episodio come nel caso di una serie prodotta nel 1891 a Marsiglia; fu un paio d’anni dopo a Parigi che l’editore Neurden ne avviò un’enorme e fortuita produzione, e venne presto seguito da altri editori. Il vantaggio della fotografia era il fatto che stesse riportando un’immagine esatta e non una ricostruzione di un luogo, prevalendo con il tempo sull’illustrazione e conquistando il pubblico meno agiato ed istruito ma più numeroso.

Cartoline autorizzate dal Governo

Un decennio dopo l’avvento della cartolina illustrata con soggetti liberi e non relegato alla pubblicità commerciale ed alla celebrazione dello Stato prese piede ugualmente in Italia, con l’introduzione nel 1889 delle “cartoline autorizzate dal Governo”, il cui primo editore a stamparle fu Danesi di Roma, con cromolitografie di paesaggi, dei monumenti e degli scorci più importanti delle città, stimolando un collezionismo delle stesse; inizialmente riportanti solo dei disegni, presto vennero decorate da fotografie in bianco e nero talvolta colorate a mano, la cui diffusione permise anche ai centri dei paesi più piccoli e meno conosciuti di trasmettere le proprie vedute per iniziativa degli editori locali, promuovendo la conoscenza del luogo.

L’impostazione grafica dell’epoca era ancora differente, indipendentemente dalla natura delle immagini, le stesse non occupavano l’intera faccia del cartoncino ma erano affiancate allo spazio riservato ad indirizzo e francobollo, mentre il dorso era destinato alla corrispondenza.

Esposizione Universale di Parigi

La cartolina ottenne un successo entusiasmante ed autentico senza mai declinarsi a moda passeggera, diventando un articolo dell’Esposizione Universale di Parigi del 1889: fu messa in vendita per l’occasione una serie di cartoline fotografiche raffiguranti la Tour Eiffel, ed alla sommità della stessa venne adibito un ufficio postale in cui affrancarle ed imbucarle.

Private mailing card negli USA

Anche nel 1893 negli Stati Uniti in occasione della World’s Columbian Exposition di Chicago vennero stampate delle cartoline fotografiche raffiguranti l’esposizione, e qualche anno dopo fu introdotta e venduta al modico prezzo di 1 cent la cartolina chiamata “private mailing card”, divenuta un ventennio dopo l’attuale “postcard”.

Biglietti augurali e cartoline artistiche

In Inghilterra erano diffusi dall’epoca vittoriana i biglietti augurali per le occasioni celebrative, le cui illustrazioni e le stampe raffinate venivano affidate ai migliori illustratori di libri ed editori inglesi in voga; impreziositi con particolari procedimenti d’intagli, rilievi, icone a comparsa con la retroilluminazione, solitamente consegnati a mano, e dal 1880 iniziarono a venire chiusi nelle buste e spediti. La nascita della cartolina augurale senza la busta cambiò anche l’aspetto di questi biglietti, che diventarono con il tempo più economici, più semplici nella stampa e nella grafica, diffondendosi rapidamente in tutta Europa.

In quegli anni diversi artisti celebri iniziarono a disegnare le cartoline artistiche, un esempio fu il lavoro di Alphonse Mucha in Francia o le edizioni stampate dall’editore trevisano Zappelli; queste stampe d’autore rappresentarono all’epoca un filone d’élite e di collezionismo particolare, mentre oggi sono anch’esse oggetto comune.

Congresso dell'unione postale universale

Il congresso dell’unione postale universale di Washington che si tenne nel 1897 decretò la validità internazionale della cartolina illustrata stampata da editori privati permettendone una circolazione mondiale, sviluppando un’enorme produzione che ne abbassò i costi, la avvicinò ai ceti più bassi e minimamente alfabetizzati e ne incrementò la crescita del collezionismo, avviando anche il fenomeno delle catene di corrispondenza fatte tra sconosciuti (diffuso in tutto il mondo) per il solo piacere di ricevere una cartolina da poter collezionare.

Esposizione Internazionale di Venezia

Oggetto meraviglioso al punto che nel 1899 a Venezia si tenne una “Esposizione Internazionale di Cartoline Postali Illustrate”, che all’epoca rappresentava un fenomeno innovativo quanto lo è stato internet in questo secolo.

Divided back e modernizzazione

Nel 1902 in Gran Bretagna si realizzò il passaggio che avvicinò la cartolina alla forma moderna odierna, il cosiddetto “divided back”, la linea centrale che divide verticalmente il retro creando due spazi rispettivamente dedicati alla comunicazione e indirizzo con francobollo, lasciando il lato opposto completamente riservato all’illustrazione o fotografia; l’innovazione fu accolta con molto entusiasmo ed introdotta in un paio d’anni anche negli altri stati.

Soggetti e futuro della cartolina

Nei secoli i soggetti spaziarono in moltissimi settori artistici, dalle fotografie di paesaggi lontani, alle riproduzioni d’arte, ai disegni umoristici o volgari, con un ventaglio molto ampio che offre ancora nuove possibilità.

La cartolina è sempre stata l’addetta indiscussa al saluto dalla vacanza spesso impegnata a far sembrare più bello il luogo da cui la sia invia, nel progetto a seguire si occuperà invece di svelare il lato decadente, compromettente ed a tratti oscuro della ridente Ibiza, narrando alcune vicende e caratteristiche che l’isola cerca di contenere per evitare possano rovinarne o peggiorarne la reputazione.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine della cartolina e come si è evoluta nel tempo?
  2. L'origine della cartolina risale alla fine del Settecento con l'uso di cartoncini per auguri e saluti. La sua evoluzione ha visto l'introduzione di cartoline senza busta in Austria, l'adozione di immagini fotografiche e la diffusione internazionale grazie al Trattato dell'Unione Postale Generale.

  3. Quali furono le prime innovazioni significative nella storia della cartolina?
  4. Le prime innovazioni significative includono la proposta di Henric Von Stephan di una cartolina senza busta, l'adozione da parte dell'Austria di cartoncini con francobollo prestampato, e l'introduzione delle "gruss aus" in Germania, che presentavano collage litografici di luoghi storici.

  5. Come si è sviluppato il collezionismo di cartoline?
  6. Il collezionismo di cartoline si è sviluppato grazie al successo delle prime litografie vendute da Miesler e alla diffusione di cartoline illustrate e fotografiche, stimolato anche da eventi come l'Esposizione Universale di Parigi e la World’s Columbian Exposition di Chicago.

  7. Quali furono le implicazioni del Trattato dell'Unione Postale Generale per le cartoline?
  8. Il Trattato dell'Unione Postale Generale del 1875 permise alle cartoline di viaggiare oltre i confini nazionali, stabilendo regole unitarie e concedendo nuove libertà, favorendo così la loro diffusione globale.

  9. In che modo la cartolina ha influenzato la comunicazione e la cultura visiva?
  10. La cartolina ha influenzato la comunicazione rendendo più accessibili i saluti e le immagini di luoghi lontani, promuovendo il collezionismo e la cultura visiva attraverso l'uso di fotografie, illustrazioni artistiche e la rappresentazione di eventi storici e culturali.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community

Le colonie latine

vanna_marchi di Mauro_105

URGENTE (321112)

vanna_marchi di Lud_

domandina

vanna_marchi di Samantha Petrosino