Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • I decabristi erano rivoluzionari russi aristocratici che, influenzati dalle idee liberali e riformiste europee, tentarono di rovesciare lo zar Nicola I nel dicembre 1825.
  • La confusione seguita alla morte di Alessandro I e l'assenza di un erede diretto favorirono l'insurrezione, che fu però rapidamente repressa dalle forze zariste.
  • La repressione da parte di Nicola I fu dura e spietata, con arresti, esilii in Siberia, e l'introduzione di misure restrittive come la censura per fermare la diffusione di idee rivoluzionarie.
  • Il fallimento della rivoluzione decabrista fu dovuto alla mancanza di supporto popolare e militare, e alla scarsa coordinazione tra le diverse fazioni rivoluzionarie.
  • L'insurrezione decabrista, seppure fallita, ispirò i futuri movimenti rivoluzionari anti-zaristi, segnando un importante precedente nella storia russa.

Indice

  1. Origine dei decabristi
  2. Confusione e sommossa
  3. Repressione e conseguenze
  4. Censura e contraddizioni
  5. Fallimento e lezioni

Origine dei decabristi

Col termine decabristi (dal russo dekabr = dicembre) furono indicati i rivoluzionari russi, di origine aristocratica, che nel dicembre 1825 promossero un tentativo rivoluzionario contro lo zar Nicola I. Con le guerre napoleoniche, le nuove idee riformistiche e liberali si diffusero un po’ ovunque in Europa, in certi ambienti aristocratici, dell’intellighenzia ed anche dell’esercito, sostenute anche dal fatto che lo zar Alessandro I aveva nutrito una certa simpatria per gli ideali della Rivoluzione americana e per la Rivoluzione francese, soprattutto nella prima fase del suo regno. Molti pensavano che presto la Russia si sarebbe avviata verso un’età delle riforme, ma queste speranze furono ben presto deluse dal cambio di politica dello zar.

Confusione e sommossa

Nel periodo di interregno intercorso fra la morte di Alessandro I che non lasciava eredi diretti, e la proclamazione del suo successore, il fratello Nicola I, ci furono dei momenti di confusione che crearono le basi per una sommossa, organizzata in gran parte dalla classe nobiliare che richiedeva una monarchia costituzionale e l’affrancamento dei contadini. Bisogna anche premettere che molti aristocratici avevano avuto l’occasione di entrare in contatto con le idee illuministe e con i principi ispiratori della Rivoluzione francese, fino al punto di costituire delle società segrete. i Dopo essersi rifiutati di prestare giuramento al nuovo zar, alcuni reparti dell’esercito e della marina circondarono a Pietroburgo il palazzo del Senato, il giorno stesso dell’incoronazione. Gli insorti si dimostrarono, però, incapaci di prendere l’iniziativa e per questo furono facilmente affrontati dalle truppe zariste e sconfitti. Anche in Ucraina si ebbe un tentativo rivoluzionario, partito dalla Lega Meridionale in cui era confluita la società segreta degli Slavi uniti. In seguito a delazione, il capo fu arrestato e anche questa iniziativa fallì.

Repressione e conseguenze

La repressione zarista fu molto dura, rapida e molto violenta: alcuni dirigenti decabristi furono giustiziati pubblicamente, altri inviati in Siberia e i reparti traditori o sospetti trasferiti nel Caucaso. Prima di inviare i ribelli in esilio, Nicola I li privò dei gradi militari, dei titoli nobiliari, dei beni di tutti i privilegi come pure del diritto di ritornare nelle grandi città. Pertanto, incatenati, senza più alcuna identità sociale, i condannati, appartenenti per la maggior parte alla nobiltà, raggiunsero con appositi convogli, la steppa e la taiga siberiana. A quel tempo, la Siberia era in corso di sviluppo e aveva bisogno di braccia per costruire nuove città, nuovi villaggi, per lavorare nelle miniere che traboccavano di pietre semipreziose e di ogni tipo di minerali e occorreva anche procedere all’abbattimento delle foreste. Da quel giorno lo zar Nicola I prese il nome di “zar di ferro”.

Censura e contraddizioni

Inoltre, decise di sbarrare la strada alle idee dette “nocive”, chiudendo a tal scopo, le frontiere. Infatti, fin dal 1826, egli adottò il Codice della censura e sottomise ogni pubblicazione alla supervisione di un apposito comitato incaricato di dare o rifiutare l’imprimatur. Per questo motivo, da allora in poi, l’importazione di pubblicazioni dall’estero sarebbe stato molto rischioso. Si trattò, tuttavia, di una misura assurda perché il governo incoraggiò, invece, l’invio di studenti all’estero dove nessuno controllava le lezioni che seguivano o le persone con cui entravano in contatto.

Fallimento e lezioni

Il motivo alla base del fallimento del tentativo rivoluzionario decabrista fu diverso: esso non era radicato nella popolazione ed aveva uno scarso seguito nell’esercito. Inoltre, nelle due leghe mancava un vero coordinamento e all’interno esisteva una difficile convivenza fra l’ala moderata e quella democratica di idee più radicali. La rivolta decabrista convinse lo zar a non fidarsi più della nobiltà e a diffidare di ogni manifestazione di indipendenza, da qualsiasi parte essa provenisse

In sintesi, l’insurrezione decabrista rappresenta l’unico tentativo di rivolte da parte dell’élite militare, dell’aristocrazia e della borghesia russa con lo scopo di riformare il regime zarista. Ad essa si ispireranno i successivi movimenti rivoluzionari anti zaristi.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le cause principali dell'insurrezione decabrista?
  2. L'insurrezione decabrista fu causata dalla diffusione di idee riformistiche e liberali tra l'aristocrazia e l'esercito russo, ispirate dalle guerre napoleoniche e dalle simpatie dello zar Alessandro I per le rivoluzioni americana e francese.

  3. Come si sviluppò l'insurrezione decabrista?
  4. L'insurrezione si sviluppò durante il periodo di confusione tra la morte di Alessandro I e l'incoronazione di Nicola I, con la nobiltà che chiedeva una monarchia costituzionale e l'affrancamento dei contadini, ma fu facilmente sconfitta dalle truppe zariste.

  5. In che modo lo zar Nicola I represse l'insurrezione decabrista?
  6. La repressione fu dura e violenta, con esecuzioni pubbliche, esili in Siberia, e privazione di gradi e privilegi per i ribelli, mentre le frontiere furono chiuse per impedire l'ingresso di idee "nocive".

  7. Quali furono i motivi del fallimento della rivoluzione decabrista?
  8. Il fallimento fu dovuto alla mancanza di radicamento nella popolazione, scarso seguito nell'esercito, e mancanza di coordinamento tra le diverse fazioni all'interno delle leghe rivoluzionarie.

  9. Qual è l'importanza storica dell'insurrezione decabrista?
  10. L'insurrezione decabrista rappresenta l'unico tentativo di rivolta da parte dell'élite militare e aristocratica russa per riformare il regime zarista, ispirando successivi movimenti rivoluzionari anti-zaristi.

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