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Concetti Chiave

  • L'imperialismo occidentale è motivato da interessi economici come il controllo delle materie prime e l'apertura di nuovi mercati.
  • John A. Hobson ha teorizzato che l'espansione europea è causata dalla sovraccumulazione di capitale in cerca di nuovi investimenti.
  • Rudolf Hilferding ha identificato un accordo tra banche, imprese e governi come elemento chiave dell'imperialismo.
  • Lenin ha descritto l'imperialismo come fase suprema del capitalismo, caratterizzata dalla saturazione dei mercati interni.
  • Il dominio economico può avvenire anche senza occupazione militare, attraverso la subordinazione economica di paesi meno sviluppati.

Indice

  1. Motivazioni economiche dell'imperialismo
  2. Teorie di Hobson e Hilferding
  3. Lenin e l'imperialismo come fase del capitalismo

Motivazioni economiche dell'imperialismo

La spiegazione più classica per l'imperialismo chiama in causa gli interessi economici: le potenze occidentali (i loro governanti, le loro élite economiche e finanziarie) possono desiderare il controllo di paesi lontani per le materie prime che offrono; o perché vi trovano i mercati per la collocazione dei prodotti della madrepatria; o ancora perché costituiscono aree di investimento verso le quali si orientano i capitali degli investitori occidentali; o infine perché offrono specifici vantaggi ambientali.

Teorie di Hobson e Hilferding

La prima formulazione importante di questa interpretazione del fenomeno è dovuta all'economista inglese John A. Hobson (1858-1940) il quale nel libro intitolato appunto "L'imperialismo" del 1902, ritiene che la causa dell'espansione europea debba essere cercata nella sovraccumulazione di capitale in cerca di investimento, che è propria dell'economia occidentale di fine Ottocento. E l'eccesso di risorse accumulate, le quali non riescono a trovare impieghi in un'economia già al punto massimo di espansione, a spingere verso la ricerca di nuovi territori che possano offrire nuove e fruttuose occasioni di investimento. La linea segnata da Hobson viene ripresa da un socialdemocratico austriaco, Rudolf Hilferding (1877-1941), il quale nel libro "Il capitalismo finanziario" del 1910 sostiene che la caratteristica essenziale dell'imperialismo sta nell'accordo triangolare che si crea tra banche, grandi imprese e governi dei paesi che le ospitano, uniti nella ricerca di nuovi mercati e nuovi spazi per l'investimento di capitali eccedenti.

Lenin e l'imperialismo come fase del capitalismo

Inoltre è importante, per l'influenza politica che esercita, anche "L'imperialismo, fase suprema del capitalismo" del 1917, opera del leader bolscevico russo Lenin: accogliendo le indicazioni di Hobson e Hilferding, Lenin ritiene che la ricerca di nuovi mercati o di nuovi ambiti di investimento sia l'ultima fase di sviluppo del capitalismo (cioè del sistema economico basato su investimenti di risorse monetarie in attività di produzione industriale), tale fase è caratterizzata dalla piena saturazione dei mercati interni, ragione per cui gli operatori economico-finanziarie (banche, grandi aziende), sostenuti dai governi, cercano soluzioni di investimento in aree meno sviluppate. Questa ricerca non richiede sempre e necessariamente l'occupazione militare delle aree che si vogliono controllare poiché possono esserci anche forme di dominio indiretto fondato sulla subordinazione economica dei paesi meno sviluppati.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la spiegazione classica dell'imperialismo secondo l'economista John A. Hobson?
  2. John A. Hobson attribuisce l'imperialismo alla sovraccumulazione di capitale in cerca di investimento, tipica dell'economia occidentale di fine Ottocento, che spinge verso la ricerca di nuovi territori per nuove opportunità di investimento.

  3. Come descrive Rudolf Hilferding l'essenza dell'imperialismo?
  4. Rudolf Hilferding descrive l'imperialismo come un accordo triangolare tra banche, grandi imprese e governi, uniti nella ricerca di nuovi mercati e spazi per l'investimento di capitali eccedenti.

  5. Qual è la visione di Lenin sull'imperialismo?
  6. Lenin vede l'imperialismo come l'ultima fase del capitalismo, caratterizzata dalla saturazione dei mercati interni e dalla ricerca di nuovi mercati o ambiti di investimento in aree meno sviluppate, senza necessità di occupazione militare diretta.

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