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Concetti Chiave

  • Il riarmo della Germania nazista aumenta i profitti industriali e riduce la disoccupazione, ma aggrava l'indebitamento pubblico e gli squilibri commerciali esteri.
  • Il regime hitleriano utilizza politiche razziste e antisemitiche per espropriare le ricchezze ebraiche e liberare le banche tedesche dal capitalismo internazionale.
  • Hitler promuove un progetto espansionistico basato sul nazionalismo militarista, mirando all'asservimento dell'Europa dell'Est per risolvere problemi economici.
  • Gli accordi commerciali tra Germania e Ungheria introducono scambi diretti di merci, senza moneta pregiata, creando debiti che la Germania non intende pagare.
  • Questi accordi aiutano paesi come l'Ungheria a smaltire eccedenze di prodotti agricoli, mentre la Germania usa le materie prime importate per il riarmo.

Indice

  1. Il riarmo della Germania nazista
  2. Politica economica e antisemitismo
  3. Espansionismo e accordi commerciali
  4. Accordi economici nei Balcani
  5. Conseguenze della crisi del 1929

Il riarmo della Germania nazista

Il riarmo della Germania nazista, che è cominciato con l’ascesa al potere di Hitler, da un lato come si è visto, assicura nuovamente i profitti della grande industria tedesca e riassorbe gradualmente la disoccupazione esistente nel paese, ma da un altro lato fa crescere enormemente l’indebitamento pubblico, crea forti saldi passivi nel commercio estero, e accentua la scarsità dei capitali.

Politica economica e antisemitismo

Il regime hitleriano cerca una soluzione a questi problemi mediante una politica tratta dai postulati razzistici della sua ideologia.

Esso spinge infatti all’esasperazione il suo antisemitismo in modo da poter impadronirsi delle cospicue ricchezze delle fiorenti comunità ebraiche tedesche, e allo scopo soprattutto di recidere i vincoli delle banche tedesche con il capitalismo internazionale, ponendo tutte le banche della Germania al servizio della grande industria tedesca. Inoltre il regime hitleriano mira a trovare nell’Est europeo quelle materie prime che le altre potenze industriali traggono dai loro imperi coloniali, e la cui mancanza soffoca lo sviluppo industriale tedesco e accentua pesantemente la sua tradizionale penuria di capitali.

Espansionismo e accordi commerciali

Hitler, la cui formazione ideologica è radicata, oltre che nell’antisemitismo degli ambienti della Vienna prebellica in cui ha vissuto in gioventù, anche nel clima di nazionalismo militarista pangermanista e antislavo diffuso negli anni di guerra dagli imprenditori della grande industria, interessati ad accaparrarsi le risorse dell’Oriente europeo, dà ora corpo ad un progetto espansionistico. Tale progetto porta alle estreme conseguenze politico-ideologiche alcune tendenze della grande industria tedesca a risolvere i suoi problemi attraverso il completo asservimento dell’Europa dell’Est. Un primo passo verso l’asservimento dell’Europa dell’Est alla Germania si ha subito dopo l’ascesa al potere di Hitler, con la stipulazione di un accordo commerciale di nuovo genere tra Germania e Ungheria, che costituirà il modello di altri accordi della Germania con i nuovi regimi fascisti affermatisi nei Balcani.

Accordi economici nei Balcani

Tali accordi consistono in scambi diretti di merci contro merci, senza uso di moneta pregiata. La Germania, poiché importa da questi paesi molte più merci di quante ne esporti, accumula debiti che non paga, e che, pur essendo prevista in teoria una compensazione futura, ha già in programma di non pagare. Infatti le materie prime importate dall’area balcanica le servono per finanziare un programma di riarmo destinato a risolvere anche i suoi problemi debitorii con la guerra. D’altra parte, per l’Ungheria, e poi per altri paesi balcanici, questi accordi servono a smaltire eccedenze di prodotti dei loro grandi proprietari terrieri, che avevano perduto ogni altro mercato in seguito alla crisi del 1929-’33.

Conseguenze della crisi del 1929

L’Italia fascista non ha avuto una politica imperialistica fino alle soglie degli anni Trenta. Ma la crisi del 1929-’33, provocando la svalutazione delle monete dei principali paesi industriali, dalla sterlina al dollaro, ha conseguenze economiche tali da mettere in pericolo la stabilità del regime fascista.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le conseguenze del riarmo della Germania nazista?
  2. Il riarmo assicura profitti alla grande industria e riduce la disoccupazione, ma aumenta l'indebitamento pubblico e crea squilibri nel commercio estero.

  3. Come il regime hitleriano intende risolvere i problemi economici della Germania?
  4. Il regime cerca soluzioni attraverso politiche razziste, espropriando le ricchezze delle comunità ebraiche e cercando materie prime nell'Est europeo.

  5. Qual è l'ideologia di Hitler e come influenza la politica estera della Germania?
  6. L'ideologia di Hitler è radicata nell'antisemitismo e nel nazionalismo militarista, portando a un progetto espansionistico per asservire l'Europa dell'Est.

  7. In cosa consistono gli accordi commerciali tra Germania e paesi balcanici?
  8. Gli accordi prevedono scambi diretti di merci senza uso di moneta pregiata, con la Germania che accumula debiti non pagati per finanziare il riarmo.

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