Concetti Chiave
- Il crollo di Wall Street del 1929 è stato innescato da una vendita massiccia di azioni, portando a un collasso finanziario.
- La crisi economica si è diffusa dall'economia statunitense a quella europea, aggravando la disoccupazione e abbassando i salari.
- La Germania è stata particolarmente colpita a causa della sua dipendenza economica dagli Stati Uniti e delle difficoltà post-belliche.
- Le risposte europee alla crisi includevano svalutazioni monetarie e politiche protezionistiche per stimolare le esportazioni.
- Il New Deal negli Stati Uniti e i programmi di lavori pubblici in Italia e Germania hanno aiutato a contrastare la disoccupazione e a promuovere la ripresa economica.
Il crollo di Wall Street
La prosperità e il crollo
Dopo la guerra la prosperità statunitense incrementa la produzione dei beni di consumo durevole che alimenta il sistema economico. Si tratta però di un mercato dinamico all’inizio, per cui anche le azioni registrano un periodo estremamente positivo, ma facilmente saturabile. Attorno al 1926 le vendite inizia a diminuire anche se il valore delle azioni non fa altrettanto, finché nel 1929 alcuni investitori capiscono la situazione di perdita che si va delineando e vendono le proprie azioni. Ciò scatena una reazione a catena per cui tutti gli azionisti vendono le proprie azioni, a prezzi sempre più bassi fini ad arrivare il 29 ottobre a un definitivo crollo finanziario.
La crisi economica globale
La crisi si riversa sull’economia statunitense e poi su quella europea. Sia negli USA che in Europa la produzione rallenta, i salari si abbassano, la disoccupazione cresce vertiginosamente e le condizioni di vita si fanno più dure. Il dilagare della crisi anche in Europa è resa possibile dai rapporti, più o meno stretti, che l’hanno legata agli USA durante e dopo la guerra. La Germania è il paese più colpito dalla crisi, sia per la diretta dipendenza dagli USA siglata con il piano Dawes, sia per la già precaria situazione finanziaria delineatasi con la perdita della guerra e le dure condizioni imposte a Versailles dalle potenze vincitrici. Indirettamente vengono quindi colpite anche la Francia, dove nasce e arriva al governo il Fronte Popolare, formato da socialisti e comunisti, e la Gran Bretagna che, sebbene con instabilità politica riesce a reggere a livello economico grazie al commercio coloniale.
Le risposte alla crisi
In linea generale l’Europa tenta di uscire dalla crisi svalutando la moneta (con la continua emissione di cartamoneta) per favorire le esportazioni, ma molti paesi, soprattutto quelli di nuova formazione, introducono alte tariffe doganali e promuovono una politica protezionistica. Gli Usa escono dalla crisi grazie alla politica del New Deal del presidente Roosvelt. In questo senso si muovono anche Italia e Germania che iniziano una campagna di lavori pubblici per contrastare la disoccupazione e favorire la ripresa economica. Tale politica viene portata avanti da Fascismo e Nazismo, che in questi anni vengono notevolmente apprezzati per il loro impegno contro la crisi economica.
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali del crollo di Wall Street nel 1929?
- Come si diffuse la crisi economica dagli Stati Uniti all'Europa?
- Quali misure furono adottate per contrastare la crisi economica negli Stati Uniti e in Europa?
Il crollo di Wall Street fu causato dalla saturazione del mercato dei beni di consumo durevole e dalla vendita massiccia di azioni da parte degli investitori, che portò a un crollo dei prezzi e a una crisi finanziaria.
La crisi si diffuse in Europa a causa dei legami economici con gli USA, specialmente in Germania, che era dipendente dagli Stati Uniti attraverso il piano Dawes, e a causa delle condizioni economiche precarie post-Versailles.
Negli Stati Uniti, il New Deal di Roosevelt aiutò a superare la crisi, mentre in Europa, paesi come Italia e Germania avviarono lavori pubblici per ridurre la disoccupazione e promuovere la ripresa economica.