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Concetti Chiave

  • La guerra di secessione americana, combattuta tra il 1861 e il 1865, fu scatenata da divergenze economiche e sociali, soprattutto legate alla schiavitù.
  • Il casus belli fu l'attacco a Fort Sumter da parte degli Stati Confederati, dopo che Abraham Lincoln fu eletto presidente e cercò di preservare l'Unione.
  • Lincoln, nonostante i tentativi di evitare il conflitto, dovette agire militarmente per sostenere le truppe unioniste bloccate nei fortini di Fort Sumter e Fort Pickens.
  • L'attacco a Fort Sumter segnò l'inizio di una guerra civile durata quattro anni, terminata con la resa dei Confederati nel 1865.
  • L'assassinio di Lincoln nel 1865 evidenziò le tensioni persistenti, mentre il periodo post-bellico vide l'emergere di movimenti razzisti e l'instabilità politica nel Sud.
Questo appunto di Storia Contemporanea presenta il periodo compreso tra gli anni 1861 e il 1865, periodo in cui l’America fu terra dello scontro civile fra Stati Uniti d’America e Stati Confederati d’America. L’appunto affronta le cause alla base delle Guerre di secessione americana e ne descrive brevemente gli avvenimenti principali.
La Guerra di Secessione americana: le cause e gli avvenimenti storici articolo

Indice

  1. La Guerra di secessione americana e il “casus belli”
  2. Le azioni intraprese da Lincoln dopo la separazione degli Stati Confederati
  3. L’attacco a Fort Sumter e l’inizio del conflitto
  4. L'assassinio di Lincoln e le conseguenze della guerra

La Guerra di secessione americana e il “casus belli”

La guerra di secessione americana, nota anche come guerra civile americana, ebbe luogo nel periodo compreso tra il 12 aprile del 1861 e il 23 giugno 1865, e fu combattuta fra gli Stati Uniti d’America e gli Stati Confederati d’America.
Alla base del conflitto vi furono varie ragioni, che possono essere rintracciate nella struttura sociale e nelle usanze della popolazione.

Infatti, prima di chiarire i vari eventi che hanno condotto allo scoppio della guerra, va premesso che nel Sud degli Stati Uniti l’economia era basata sui proventi dell’agricoltura e delle piantagioni di cotone, riso e tabacco, nelle quali venivano impiegati molti schiavi, i cui vantaggi per i proprietari terrieri erano costituiti da un costo della manodopera davvero basso.
Le ragioni alla base del conflitto possono essere rintracciate nei mesi del 1860 che trascorsero dalla vittoria di Abram Lincoln (esponente di punta del partito Repubblicano, noto abolizionista e membro dell’American Anti-Slaves Society) alle elezioni presidenziali, fino alla battaglia di Fort Sumter del 12 aprile 1861, che costituì il casus belli, cioè l’evento che sancì lo scoppio della guerra. Infatti, durante il periodo precedente alle elezioni, il Partito repubblicano, capeggiato da Lincoln, affermò di voler proibire l’istituto della schiavitù in tutti i territori che facevano parte degli Stati Uniti (infatti per Lincoln il problema della schiavitù appariva una questione politica, intesa come estensione dei diritti della popolazione). Però, da parte degli Stati del Sud, la proposta fu interpretata come intromissione e violazione dei diritti della popolazione, infatti, in risposta, nel 1860 gli Stati del Sud dell’Unione americana decisero di scindersi dall’Unione e fondare una confederazione, che prese il nome di Stati Confederati.
Successivamente alle elezioni, il neopresidente Abram Lincoln, sedicesimo presidente degli Stati Uniti d’America, durante il suo discorso di insediamento alla guida del Paese (il 4 marzo 1861) affermò di non voler intraprendere una guerra civile e di non voler interferire nella questione delle schiavitù negli Stati del Sud dell’Unione, pur ribadendo il suo dovere di preservare l’integrità dell’Unione, a prescindere dalla propria volontà di non intromissione. Nonostante questa dichiarazione di non belligeranza da parte del presidente Lincoln, ogni trattativa per trovare un accordo fallì (le trattative furono condotte dall’8 al 13 marzo 1861 tra il Segretario di Stato Seward e il giudice Campbell). L’11 marzo 1861 il Congresso degli Stati confederati decide di adottare una Costituzione degli Stati confederati, sancendo in maniera effettiva la scissione dagli Stati dell’Unione; gli Stati che aderirono alla nuova costituzione, staccandosi dagli stati dell’Unione furono: l’Alabama, la Georgia, la Louisiana, il Texas, il Mississippi, la Carolina del Nord, e per ultimo lo Stato della Florida. Il casus belli vero e proprio scoppiò il 12 aprile 1861, quando gli Stati Confederati decisero di muovere un attacco a Fort Sumter, e di preciso al porto di Charleston, nell’attuale Carolina del Nord.
Per approfondimenti sulla vita di Lincoln vedi anche qua

Le azioni intraprese da Lincoln dopo la separazione degli Stati Confederati

Successivamente alla proclamazione della Costituzione degli Stati Confederati, e al relativo insediamento di alcune truppe confederate nel territorio di Fort Sumter, il 15 marzo 1861, Abram Lincoln riunì i membri del proprio Gabinetto chiedendo loro di formulare un parere scritto, un consiglio, che lo aiutasse a ragionare sul modo in cui gestire la situazione. Nelle settimane che seguirono la riunione del Gabinetto presidenziale si scelse di non mandare alcun soccorso alle forze dell’Unione che si erano barricate nel fortino. Il giorno successivo, il 16 marzo 1861 gli Stati confederati dichiarano l’Arizona come territorio facente parte della Confederazione. Il 29 marzo, dopo 13 giorni di accordi e dialoghi serrati, intercorsi sia fra i membri dell’Unione, che fra i membri della Confederazione, il presidente Lincoln decide di inviare delle truppe in soccorso ai soldati dell’Unione rimasti barricati nei fortini di Fort Sumter e Fort Pickens. I giorni successivi alla decisione di inviare delle truppe in soccorso furono caratterizzati da accordi e pianificazione circa la strategia da seguire per portare soccorso e difesa ai soldati unionisti. Tra il 5 e il 6 aprile 1861, Gideon Welles, segretario alla Marina degli Stati dell’Unione dà l’ordine di far preparare quattro imbarcazioni per rifornire Fort Sumter e Fort Pickens, mentre il 6 aprile, il presidente stesso informa il Governo della Carolina del Sud che vi sarebbe stato un rifornimento alla base di Fort Sumter, ma contenente solo generi alimentari e rifornimenti di primaria necessità.

L’attacco a Fort Sumter e l’inizio del conflitto

Le azioni belliche iniziarono l’11 aprile 1861, data in cui gli Stati Confederati chiesero la resa dell’unione da Fort Sumter, la quale non avviene. Quindi, in risposta, tra il 12 e il 13 aprile le truppe dell’Unione si preparano a proteggere il fortino. Le ostilità vere e proprie iniziano la notte del 12 aprile, alle 4,30 del mattino con lo sparo del primo colpo di cannone. L’attacco continua fino al giorno 14 aprile 1861 quando il fortino di Fort Sumter si arrende formalmente alle forze ribelli. A seguito della resa di Fort Sumter, iniziò una dura guerra, che durò per quattro anni, fino al 1865, al fine di recuperare i territori perduti. La guerra si concluse nell’aprile del 1865, quando il generale proclamato degli Stati Confederati, Robert Lee, firmò la resa.
Nonostante ciò gli Stati del Sud non si diedero per vinti e si vendicarono sia con l’uccisione di Lincoln nel 1866 che con la negazione dei diritti civili verso la popolazione anche attraverso la nascita di organizzazioni razziste come il KKK (Ku Klux Klan). Anche se questo fu un periodo di grandi turbolenze, fu anche un periodo di grande crescita per gli Stati Uniti, infatti essi sono ancora una nazione tranquilla seppure nel 1835 Alexis Tocqueville nel suo libro “Viaggio in America” aveva già previsto la crescita in termini economici e politici degli Stati Uniti. La prima potenza economica nell’Ottocento è l’Inghilterra, gli Stati Uniti esploderanno nel 1904 subendo anche grandi orde migratorie da tutto il mondo (compresi i padri pellegrini che cominciarono a colonizzare il territorio americano).
La Guerra di Secessione americana: le cause e gli avvenimenti storici articolo

L'assassinio di Lincoln e le conseguenze della guerra

La fine della guerra non produsse nulla di positivo a livello di clima politico e per la popolazione: violenze, instabilità, nervosismi e povertà, almeno per il Sud dell'America, erano in agguato.
Anche Lincoln perse la vita a causa dei moti della guerra civile americana che proseguirono anche dopo la vittoria degli stati del nord. Rieletto presidente un anno prima, nel venerdì santo del 1865, Lincoln viene assassinato da un fanatico sudista, attore del teatro in cui avvenne la violenza. Lincoln stava assistendo allo spettacolo teatrale Our American Cousin al Ford's Theatre di Washington, quando gli venne sparato un colpo di Derringer, appartenente all'attore teatrale John Wilkes Booth, deluso, ovviamente, dalla fine della guerra e dalle conclusioni che questa aveva preso nei riguardi dei Neri americani. Quella sera gli accompagnatori erano diversi dal solito, non c'era infatti il generale Grant ma Henry Rathbone, diplomatico e militare statunitense, insieme a sua moglie Clara. I quattro (perché c'era anche la moglie di Lincoln) vennero colti di sorpresa nella loro posizione, ovvero il palco riservato al presidente. Arrivò infatti l'attore, al quale non fu impedita l'entrata in quello spazio proprio perché conosciuto e famoso, insieme alla sua pistola e, attesa la parte della scena più divertente, contando sul rumore delle risate in sottofondo che avrebbero, magari, coperto il rumore del colpo, sparò. Lincoln al momento dell'arrivo del proiettile stava ridendo. La moglie iniziò a gridare, Booth ebbe una colluttazione con il militare Rathbone e infine cadde dal palco facendo un volo di tre metri e mezzo, rompendosi il piede e riuscendo non solo a scappare ma a salire sul palco iniziando a inscenare una delle sue parti teatrali, fingendo che tutto ciò appena successo fosse parte dello spettacolo e gridando "Sic semper tyrannis" ovvero "Così sempre per i tiranni".
Both riuscì a scappare a cavallo e verrà ucciso soltanto nel pomeriggio del 24 aprile 1865 da Boston Corbett, militare statunitense. Le sue ultime parole furono: "Dite a mia madre che muoio per il mio paese".
Per ulteriori approfondimenti sulla guerra civile americana vedi anche qua

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le cause principali della Guerra di secessione americana?
  2. Le cause principali furono legate alla struttura sociale ed economica del Sud, basata sull'agricoltura e l'uso della schiavitù, e alla vittoria di Abraham Lincoln, che voleva proibire la schiavitù nei territori degli Stati Uniti.

  3. Come reagì Lincoln alla separazione degli Stati Confederati?
  4. Lincoln cercò di evitare la guerra civile e non interferire con la schiavitù nel Sud, ma ribadì il suo dovere di preservare l'integrità dell'Unione. Tuttavia, le trattative fallirono e la guerra iniziò con l'attacco a Fort Sumter.

  5. Qual è stato l'evento che ha segnato l'inizio del conflitto?
  6. L'attacco a Fort Sumter il 12 aprile 1861 da parte degli Stati Confederati segnò l'inizio del conflitto.

  7. Quali furono le conseguenze immediate della resa di Fort Sumter?
  8. La resa di Fort Sumter portò a una guerra dura e prolungata che durò fino al 1865, con l'obiettivo di recuperare i territori perduti.

  9. Quali furono le conseguenze dell'assassinio di Lincoln?
  10. L'assassinio di Lincoln avvenne nel contesto di violenze e instabilità post-belliche, e fu compiuto da un fanatico sudista deluso dalla fine della guerra e dalle sue conseguenze sui diritti dei Neri americani.

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