Concetti Chiave
- L'economia sotto Cavour vide un'intensificazione dei lavori pubblici con opere idrauliche e miglioramenti infrastrutturali come il porto di Genova e l'arsenale militare di La Spezia.
- Le finanze pubbliche furono riordinate con nuove funzioni per la Banca Nazionale, estensione del debito pubblico e aumenti fiscali.
- La politica interna puntava a modernizzare il Piemonte, riducendo i privilegi ecclesiastici e proponendo riforme come il matrimonio civile, nonostante l'opposizione reale.
- La crisi Calabiana evidenziò una transizione verso un regime parlamentare, con il potere legislativo che influenzava la fiducia nel governo, superando l'interferenza reale.
- Dopo la crisi, il re accettò che la maggioranza parlamentare, sostenuta dall'opinione pubblica, decidesse il governo e il suo orientamento politico.
Indice
Lavori pubblici e infrastrutture
Lavori pubblici intensificati, opere idrauliche progettare per irrigazioni capi, potenziato porto di Genova, arsenale militare de La Spezia.
Riforme finanziarie e fiscali
Riordinate le finanze pubbliche: nuove funzioni Banca Nazionale - Estensione debito pubblico - inasprimento del carico fiscale.
Sviluppo economico e industriale
Venne incoraggiato lo sviluppo: dell'agricoltura, dell'industria (tessile, meccanica, incentivata da Ansaldo Sanpierdarena) e dei commerci (soprattutto esteri).
Riforme ecclesiastiche e crisi Calabiana
Politica interna, riforme per fare del Piemonte un paese moderno:
Continua legislazione volta all'abolizione dei privilegi ecclesiastici
Introduzione del matrimonio civile negata dal re
Diversa sorte per legge della soppressione degli ordini contemplativi
Più incameramenti dei loro beni da parte della classe ecclesiastica ma amministrato dello Stato.
2.3.1855: questa legge venne approvata nonostante le proteste, del Papa, clero, resistenza anche al senato.
Cavour voleva libera chiesa in libero stato
Il vescovo di Casale, monsignor Nazari di Calabiana, senatore del regno si oppose con proposta alternativa che di fatto avrebbe umiliato lo Stato: annullando la legge è mantenendo sui beni ecclesiastici la piena proprietà del clero.
La proposta fu appoggiata dal re, ma Cavour si dimise.
Vittorio Emanuele, tento di formare nuovo governo ma c'erano Difficoltà obiettive e pressioni di uomini autorevoli, quindi dovette rinunciare e richiamò Cavour al potere.
23 maggio del 1855 la legge venne approvata
Crisi politica e regime parlamentare
La crisi Calabiana: secondo la lettera dello Statuto Albertino, che dopo 1861 diventerà la Costituzione del Regno d'Italia, il governo dipendeva dal re in quanto Capo dello Stato e non dal potere legislativo: parlamento.
Regime Costituzionale Puro: dove il potere legislativo concede o no fiducia al governo, non regime parlamentare (divisione tra potere esecutivo: governo - potere legislativo: parlamento)
- Giá con il connubio Cavour aveva dimostrato di preferire il regime Parlamentare perché: in un paese libero, il governo doveva dipendere dalla fiducia del Parlamento e perciò disporre di una maggioranza parlamentare.
- Il re comunque non voleva rinunciare al suo diritto di interferire sulla formazione del governo e sul suo indirizzo.
Si afferma in Piemonte il regime parlamentare.
Dopo la crisi Calabiana il sovrano si arrese accettando che fosse la maggioranza parlamentare e indirettamente l'opinione pubblica a decidere che dovesse governare e come.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali iniziative economiche del governo di Cavour?
- Come si manifestò la crisi Calabiana e quali furono le sue conseguenze?
- Qual era la visione di Cavour riguardo al rapporto tra Stato e Chiesa?
Il governo di Cavour intensificò i lavori pubblici, progettò opere idrauliche per l'irrigazione, potenziò il porto di Genova e l'arsenale militare de La Spezia. Inoltre, riorganizzò le finanze pubbliche e incoraggiò lo sviluppo dell'agricoltura, dell'industria e dei commerci.
La crisi Calabiana si manifestò con l'opposizione del vescovo di Casale alla legge sulla soppressione degli ordini contemplativi. Cavour si dimise, ma fu richiamato al potere dopo che il re non riuscì a formare un nuovo governo. La crisi portò all'affermazione del regime parlamentare in Piemonte.
Cavour sosteneva l'idea di una "libera chiesa in libero stato", cercando di abolire i privilegi ecclesiastici e di introdurre riforme che limitassero il controllo della Chiesa sulle attività statali, nonostante l'opposizione del clero e del re.