Concetti Chiave
- Il GATT è un accordo generale sulle tariffe e il commercio entrato in vigore nel 1948, volto a eliminare le barriere doganali e promuovere il commercio globale.
- Importanti negoziati come il Kennedy Round e il Tokyo Round hanno contribuito a ridurre i dazi e contrastare il protezionismo non tariffario.
- L'Uruguay Round ha ampliato il campo d'azione del GATT includendo settori come l'agricoltura, il tessile e la proprietà intellettuale.
- Nel 2001, il Doha Round ha puntato alla liberalizzazione del commercio di prodotti agricoli, beni industriali e servizi.
- Il principio della nazione più favorita garantisce condizioni commerciali eque tra i paesi membri, con alcune eccezioni per unioni doganali e paesi in via di sviluppo.
Indice
L'accordo GATT e i suoi sviluppi
Nel 1948, entrò in vigore un accordo generale sulle tariffe e il commercio, in inglese General Agreement on Tarifs and Trade (GATT), il cui scopo era di sviluppare il commercio e la prestazione di servizi, per mezzo dell’abolizione delle barriere doganali. Il GATT, in origine, contava 117 Paesi membri, tra cui anche l’Italia e i primi firmatari furono ventiquattro.
I negoziati storici del GATT
Nel corso degli anni ’70 e ’80, il commerciò mondiale fu progressivamente sempre più liberalizzato. I relativi negoziati ebbero bisogno di diverse e lunghe sessioni di lavoro; fra le più importanti possiamo ricordare il Kennedy Round, durato tre anni, dal 1964 al 1967, che portò a una drastica riduzione dei dazi sui manufatti, con ricadute notevoli anche nel settore agricolo. Dal 1973 al 1979, si tenne il Tokyo Round con il quale, i partecipanti cercarono di opporsi alla diffusione dei provvedimenti protezionistici non tariffari. In modo particolare ebbero di mira il dumping, cioè l’esportazione basata sulla concorrenza sleale. Uno degli ultimi negoziati si è tenuto dal 1986 al 1993 ed è chiamato Uruguay Round. Ad esso parteciparono praticamente tutti gli Stati del mondo, compresi quelli in via di sviluppo e quelli facenti parte dell’ex-area comunista, resisi autonomi a seguito dell’eliminazione della Cortina di Ferro e del Muro di Berlino.
Questa sessione di lavoro si occupò di settori fino ad allora pressoché ignorati, come l’agricoltura, il settore tessile, la proprietà intellettuale o il commercio di servizi. Furono anche precisate e rese coercitive le procedure da seguire per risolvere eventuali controversie e predisposti sistemi di verifica per adeguare le normative dei singoli Stati alle nuove disposizioni. Nel 2001, si è tenuto il Doha Round con lo scopo di liberalizzare il commercio globale di prodotti agricoli, beni industriali e servizi.
L'evoluzione verso il WTO
In pratica, col tempo, il GATT si è rafforzato e questo ha portato l’accordo ad essere sostituito e istituzionalizzato dal WTO (= Organizzazione Mondiale del commercio, in inglese World Trade Organization), entrato in vigore nel 1995, chiamato anche OMC.
Il principio della nazione più favorita
Uno dei principi fondamentali su cui si fonda il GATT è il principio della nazione più favorita, abbreviato in MFN (= Most Favoured Nation). Questo significa che se un paese decide di applicare una tariffe alle sue merci destinate all’esportazione, automaticamente è tenuto ad applicare le stesse condizioni a tutti i paesi membri. In pratica è una forma di garanzia contro eventuali discriminazioni nel campo del commercio internazionale, della navigazione o della circolazione delle persone tra gli Stati che hanno firmato l’accordo. Vediamone in pratica, il funzionamento. In un trattato, la Francia concede alla Gran Bretagna di inserire in un contratto internazionale una clausola contrattuale particolarmente vantaggiosa. Successivamente, la Francia conclude con un terzo stato (es. l’Italia) un contratto economico molto più vantaggioso; in questo caso, per la Francia scatta l’obbligo di estendere anche alla Gran Bretagna le stesse condizioni perché risultano più favorevoli della prima in vigore. Tuttavia esistono delle eccezioni perché un gruppo di paesi può decidere di creare fra di loro un’unione doganale o una zona di libero scambio fra di loro. Un’altra eccezione è consentita nei confronti dei paesi in via di sviluppo che possono ricevere un trattamento più favorevole rispetto alla nazione più favorita.
Domande da interrogazione
- Qual è stato l'obiettivo principale del GATT quando è entrato in vigore nel 1948?
- Quali furono alcuni dei negoziati più importanti del GATT negli anni '70 e '80?
- Cosa ha caratterizzato l'Uruguay Round e quali settori ha coinvolto?
- Qual è il principio della "nazione più favorita" nel contesto del GATT?
- Quali sono le eccezioni al principio della "nazione più favorita"?
L'obiettivo principale del GATT era sviluppare il commercio e la prestazione di servizi attraverso l'abolizione delle barriere doganali.
Tra i negoziati più importanti ci furono il Kennedy Round (1964-1967) e il Tokyo Round (1973-1979), che miravano a ridurre i dazi sui manufatti e contrastare il dumping.
L'Uruguay Round (1986-1993) ha coinvolto praticamente tutti gli Stati del mondo e si è occupato di settori come l'agricoltura, il tessile, la proprietà intellettuale e il commercio di servizi.
Il principio della "nazione più favorita" implica che se un paese applica una tariffa alle sue merci destinate all'esportazione, deve applicare le stesse condizioni a tutti i paesi membri, garantendo così l'assenza di discriminazioni.
Le eccezioni includono la possibilità per un gruppo di paesi di creare un'unione doganale o una zona di libero scambio, e un trattamento più favorevole per i paesi in via di sviluppo.