Concetti Chiave
- Gandhi promuove la resistenza passiva e pacifica, chiamata satyagraha, come alternativa alla violenza, richiedendo coraggio e fermezza.
- La popolarità di Gandhi cresce in Sudafrica e poi in India, dove viene chiamato Bapu o Mahatma per il suo impegno sociale e politico.
- Nel 1919, organizza un hartal, una protesta pacifica contro le leggi britanniche, che culmina nel tragico massacro di Amritsar.
- Nonostante il massacro, il prestigio di Gandhi cresce, portandolo a diventare il leader del Congresso nazionale indiano nel 1920.
- Gandhi cerca di unire indù e musulmani contro l'oppressione britannica, ma incontra la resistenza della Lega musulmana, che non condivide la sua fede nella non-violenza.
Indice
La filosofia della resistenza pacifica
Gandhi ritiene che ci si possa opporre ai soprusi attraverso il ricorso a forme di resistenza passiva e pacifica, un gesto che richiede altrettanto coraggio e fermezza del ricorso alla violenza, poiché bisogna essere pronti a subire le aggressioni o le punizioni degli antagonisti: per questo la sua lotta politica prende il nome di satyagraha, che significa "fermezza della verità", come Gandhi stesso si preoccupa di spiegare in vari suoi discorsi.
La popolarità di Gandhi in India
Le iniziative sudafricane conquistano a Gandhi una grande popolarità tra la comunità indiana locale. La sua fama ben presto arriva in India. Quando torna in patria è già un personaggio molto noto e autorevole. Nel 1918 si impegna per la difesa dei contadini di alcune regioni dell'India settentrionale, un'azione che amplia ulteriormente la sua popolarità ed è allora che molti indiani cominciamo a chiamarlo Bapu (padre) o Mahatma (grande anima).
Il massacro di Amritsar e le sue conseguenze
Nel 1919, forte della sua fama, invita gli indiani a protestare contro la conferma delle leggi eccezionali britanniche, invitando tutti a un hartal, cioè a una sorta di sciopero generale di tutto il paese. L'appello di Gandhi ha un grande successo, ma ad Amritsar, nel Punjab, un reparto militare britannico, nel tentativo di disperdere la folla che si è riunita in una pizza, spara uccidendo 400 manifestanti indiani. Il massacro di Amritsar gioca gravemente a sfavore dell'autorità britannica. Il prestigio di Gandhi, che pure ha espresso il più profondo dolore per l'episodio e che ha condannato le violenze antibritanniche scoppiate per reazione qua e là, ne esce enormemente accresciuto.
La leadership di Gandhi nel Congresso nazionale
Nel 1920 il dirigente di orientamento nazionalista, Tilak muore e Gandhi si impone, quasi naturalmente, come il capo del Congresso nazionale. Gandhi si impegna con tutte le sue capacità nel tentativo di coinvolgere anche gli indiani di religione musulmana entro un grande movimento di non cooperazione e di resistenza passiva all'oppressione britannica per il conseguimento dello Swaraj (indipendenza). Ma Jinnah è la Lega musulmana non apprezzano l'iniziativa gandhiana, poiché non credono nella tecnica della non-violenza: infatti in tal modo anche negli anni del dopoguerra, i rapporti tra Congresso nazionale e Lega musulmana continuano a essere difficili.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato di "satyagraha" secondo Gandhi?
- Come ha reagito Gandhi al massacro di Amritsar?
- Quali erano le difficoltà tra il Congresso nazionale e la Lega musulmana?
Gandhi spiega che "satyagraha" significa "fermezza della verità" e rappresenta una forma di resistenza passiva e pacifica che richiede coraggio e fermezza.
Gandhi ha espresso il più profondo dolore per il massacro di Amritsar e ha condannato le violenze antibritanniche che ne sono seguite, il che ha accresciuto il suo prestigio.
La Lega musulmana, guidata da Jinnah, non apprezzava l'iniziativa di Gandhi di non-violenza e resistenza passiva, portando a rapporti difficili tra il Congresso nazionale e la Lega musulmana.