Concetti Chiave
- Napoleone III guidò un impero borghese, con figure di spicco come industriali e finanzieri, cercando di ristabilire la Francia come principale potenza continentale.
- La politica estera di Napoleone III si concentrò sull'indebolimento degli imperi Asburgo e Romanov, con interventi come la guerra di Crimea e l'alleanza con i Savoia, ma ottenne risultati limitati.
- Internamente, Napoleone III combinò autoritarismo e liberalismo, utilizzando il plebiscito per ottenere consenso e mantenendo un parlamento con poteri limitati.
- La guerra franco-prussiana portò alla caduta di Napoleone III e all'instaurazione di un governo provvisorio, seguito dalla radicale esperienza democratica della Comune di Parigi nel 1871.
- La fine della Comune di Parigi e le sue conseguenze sanguinose portarono alla nascita della Terza Repubblica francese, caratterizzata da un regime parlamentare durato fino al 1940.
Indice
La Francia di Napoleone III
La Francia di Napoleone III si caratterizzava come uno Stato rappresentante la contaminazione tra vecchio e nuovo. Era senz'altro un paese nel quale la borghesia stava conoscendo la sua stagione d'oro. Quello di Napoleone fu un impero Borghese nel quale si imposero come figure di primo piano capitani d'industria, finanzieri etc. Quest'ultimo si era prefisso l'obiettivo di ricondurre la Francia al ruolo di principale potenza continentale.
Napoleone III appoggiò tutte le iniziative volte a indebolire i suoi più temibili rivali, gli imperi degli Asburgo e dei Romanov. E in questa luce che vanno interpretate la partecipazione francese, al fianco dell'
Politica interna di Napoleone III
Sul piano della politica interna Napoleone III propose un singolare compromesso tra autoritarismo e liberalismo e per farsi proclamare imperatore ricorse all’arma del plebiscito e esercitò il potere facendo leva su un consenso che gli veniva soprattutto dalla Francia conservatrice e rurale. Sotto l’impero, l’istituto del suffragio generale maschile, fu ripristinato. I deputati del corpo legislativo erano però affiancati da un senato e da un consiglio di stato di nomina imperiale. Il corpo legislativo poteva discutere le leggi ma non godeva del diritto di proporle; esse venivano preparate dal consiglio di stato e poi ratificate dal Senato. Quello bonapartista era un parlamento monco. Malgrado queste limitazioni gran parte dei francesi appoggiò a lungo il programma e inviò al corpo legislativo una rappresentanza prevalentemente moderata e conservatrice. L’imperatore perseguì un disegno populista andando alla ricerca di un rapporto carismatico con le grandi masse e promuovendo una politica di legislazione sociale che a lungo, sortirono l’effetto di tenere quieto il paese.
Transizione verso un impero parlamentare
Durante gli anni sessanta egli avviò il progressivo smantellamento degli ordinamenti autoritari che aveva imposto. Consentì la riorganizzazione dell’opposizione liberale e repubblicana e decretò il riconoscimento del diritto di associazione a fini sindacali. Il ritorno della Francia alle regole dell’ordinamento liberale si concretizzò nel maggio 1870, quando corpo legislativo e Senato si video restituite le funzioni a essi sottratte. Napoleone III si apprestava a guidare la nuova fase dell’impero “parlamentare” e nel contempo, chiamava a raccolta i francesi nella guerra contro la Prussia. Ma quest’ultima, sancì il suo brusco tramonto e il ritorno del Francia alla forma repubblicana.
La stagione cesarista di Napoleone III fu interrotta dagli esiti infausti della
Fine del cesarismo e nascita della terza repubblica
Dopo l’esperimento della comune, venne stroncato nel sangue. La città lasciò sul campo di battaglia decide di migliaia di vittime, di “comunardi” caduti per difendere il sogno di liberà e giustizia in cui avevano creduto. Nasceva così la terza repubblica, la cui costituzione, sarebbe durata fino al 1940. Essa delineava un regime parlamentare all’interno di una cornica nella quale al presidente della repubblica spettavano tuttavia forti poter di indirizzo dell’azione governativa.
Domande da interrogazione
- Qual era l'obiettivo principale di Napoleone III per la Francia?
- Come si caratterizzava la politica interna di Napoleone III?
- Quali furono le conseguenze della guerra franco-prussiana per Napoleone III?
- Cosa rappresentò l'esperienza della Comune di Parigi?
- Quali furono le caratteristiche della Terza Repubblica francese?
Napoleone III si era prefisso l'obiettivo di ricondurre la Francia al ruolo di principale potenza continentale, cercando di indebolire i suoi rivali come gli imperi degli Asburgo e dei Romanov.
La politica interna di Napoleone III era un compromesso tra autoritarismo e liberalismo, con un parlamento limitato e un forte appoggio dalla Francia conservatrice e rurale, culminando in un progressivo smantellamento degli ordinamenti autoritari negli anni sessanta.
La guerra franco-prussiana portò al brusco tramonto di Napoleone III e al ritorno della Francia alla forma repubblicana, con la caduta del regime imperiale e l'instaurazione di un governo provvisorio.
L'esperienza della Comune di Parigi rappresentò un'intensa partecipazione democratica e sociale, con un parlamento rivoluzionario che governò la città per alcune settimane, basandosi sull'eguaglianza sociale.
La Terza Repubblica francese, nata dopo la repressione della Comune, delineava un regime parlamentare con una costituzione che durò fino al 1940, conferendo al presidente della repubblica forti poteri di indirizzo dell'azione governativa.