Concetti Chiave
- Le politiche neoliberiste hanno portato a contratti di lavoro precari con minime coperture assistenziali, facilitando il licenziamento e la flessibilità delle aziende.
- La globalizzazione ha incentivato la delocalizzazione della produzione in paesi con costi del lavoro bassi e scarse regolamentazioni sindacali e ambientali.
- La rivoluzione informatica ha permesso alle aziende di comunicare globalmente in tempo reale e automatizzare la produzione, riducendo i costi della forza lavoro.
- In Occidente, la società è passata a una struttura post-industriale, con un aumento degli impiegati nel terzo settore rispetto ai lavoratori di fabbrica.
- Le politiche di deregulation hanno favorito l'imprenditoria ma causato significativi danni ambientali, come il buco nell'ozono e il riscaldamento globale.
Indice
Impatto delle politiche neoliberiste
Le politiche neoliberiste hanno un impatto devastante sulla riorganizzazione dei rapporti di lavoro. I nuovi contratti con cui si impiegano i giovani lavoratori si basano su brevi contratti di formazione o "a progetto", con coperture assistenziali minime o inesistenti. Questo rende più semplice per le aziende licenziare e rimanere flessibili per affrontare eventuali tempeste economiche. Flessibili diventano anche i lavoratori, che si devono adattare a frequenti cambi di occupazione a condizioni quasi sempre sfavorevoli.
Effetti della globalizzazione
Un altro aspetto molto importante della globalizzazione è la delocalizzazione della produzione. Moltissime aziende occidentali trovano estremamente conveniente aprire fabbriche o spostare la produzione lì dove la forza lavoro costa poco e le norme sindacali e ambientali sono quasi o del tutto inesistenti. In queste fabbriche delocalizzate avviene la produzione parziale o completa dei prodotti , mentre a parte dirigenziale delle aziende rimane nei paesi occidentali e dispone di pochissimi dipendenti. La globalizzazione non riguarda poi solo gli scambi commerciali collegate ad un'azienda madre che concede il proprio marchio a imprenditori locali a particolari condizioni.
Rivoluzione informatica e delocalizzazione
I processi di integrazione descritti finora vengono agevolati dalla "rivoluzione informatica". Grazie ai computer le aziende sono in grado di comunicare in tempo reale con le fabbriche sparse per il mondo e automatizzate intere linee di produzione. In questo modo è possibile risparmiare sulla forza lavoro, sui centri di assistenza, e disporre di un immediato controllo dei collegamenti finanziari.
Conseguenze della deregulation
Diretta conseguenza della delocalizzazione è la nascita in Occidente della società post-industriale , dove i lavoratori di fabbrica sono meno e gli impiegati del terzo settore (assistenza, amministrazione) diventano sempre più. Questa grande trasformazione economica è stata agevolata dalle politiche di "deregulation" che hanno tolto barriere ambientali e sindacali in favore dell'imprenditoria. Ciò ha causati enormi danni ambientali come il buco nello strato di ozono e il global warming (cioè riscaldamento globale).
Domande da interrogazione
- Qual è l'impatto delle politiche neoliberiste sui rapporti di lavoro?
- Come influisce la delocalizzazione sulla produzione aziendale?
- Quali sono le conseguenze ambientali delle politiche di "deregulation"?
Le politiche neoliberiste hanno portato a una riorganizzazione dei rapporti di lavoro, con contratti brevi e minime coperture assistenziali, rendendo più facile per le aziende licenziare e mantenere flessibilità.
La delocalizzazione permette alle aziende di spostare la produzione in paesi con costi di lavoro più bassi e norme sindacali meno rigide, mantenendo la parte dirigenziale nei paesi occidentali.
Le politiche di "deregulation" hanno rimosso barriere ambientali, causando danni come il buco nello strato di ozono e il riscaldamento globale.