Concetti Chiave
- La crisi economica e le tensioni indipendentiste portarono al collasso dell'Urss, con le repubbliche baltiche che furono tra le prime a chiedere indipendenza.
- Le tensioni secessioniste si estesero a regioni come il Caucaso e l'Asia centrale, con movimenti separatisti in Ucraina e Bielorussia.
- Nel dicembre 1991, i leader delle nuove repubbliche indipendenti dichiararono ufficialmente la fine dell'Urss, formando la Comunità degli Stati Indipendenti (CSI).
- Il crollo dell'Urss comportò la fine del bipolarismo Usa-Urss e l'inizio di un nuovo sistema internazionale.
- Il passaggio da un mondo bipolare generò rivalità nazionalistiche e contrasti etnici-religiosi in diverse regioni globali.
Indice
Crisi economica e tensioni indipendentiste
Nell'Urss era in corso una crisi causata da una drammatica situazione economica e da tensioni indipendentiste nelle varie regioni del paese.
Indipendenza delle repubbliche baltiche
1) Le repubbliche baltiche chiesero per prime l'indipendenza dall'Urss. Il 23 agosto del 1989 (in occasione dei 50 anni dal patto Molotov- Ribbentrop), una catena umana di 600 km unì questi 3 paesi a simboleggiare il desiderio d'indipendenza.
Nel marzo del 1990 la Lituania dichiarò per prima l'indipendenza. Gorbacev, sollecitato da forti pressioni, nel 1991 inviò a Vilnius un corpo di armata per reprimere il moto autonomista (15 morti). Nel settembre dello stesso anno, l'Urss riconobbe la piena sovranità della Lituania. Intanto, nell' agosto del 1991, Estonia e Lettonia avevano proclamato la loro indipendenza.
Secessioni nel Caucaso e Asia centrale
2) Altre spinte separatiste
Nel Caucaso ci fu un secondo focolaio secessionista. L'Abcasia (regione della Georgia) reclamò l'autonomia della Georgia, che a sua volta cominciò a chiedere a mosca l'indipendenza.
Nel frattempo ci furono conflitti interetnici e manifestazioni indipendentiste nell'Asia centrale, in particolare nelle repubbliche a maggioranza musulmana del Kirghizistan, del Tagikistan e dell'Uzbekistan.
Movimenti separatisti erano comparsi anche nelle 2 grandi repubbliche slave: Ucraina e Bielorussia.
Fine dell'Unione Sovietica
Nel dicembre del 1991, scavalcando completamente Gorbacev, i presidenti dei nuovi stati indipendenti (ad esclusione delle Repubbliche Baltiche e Georgia) si incontrarono in Kazakistan dove decretarono ufficialmente la fine dell'Unione Sovietica e costituirono una comunità di cooperazione economica, militare e di politica estera: Comunità degli stati indipendenti (CSI). Gorbacev, presidente di uno stato che non esisteva più, rassegnò le dimissioni il 25 dicembre 1991.
Il 31 dicembre la bandiera rossa della Repubblica Sovietica fu sostituita dalla bandiera della Repubblica Russa. (tricolore a strisce orizzontali bianco, blu e rosso)
Il collasso dell'Urss e il crollo dei regimi comunisti dell'Europa dell'est, segnarono il passaggio da una situazione caratterizzata da un equilibrio bipolare ad un sistema internazionale inedito.
La fine del confronto tra Usa e Urss aveva reso possibile la soluzione di alcune gravi tensioni, legate alla guerra Fredda. A seguito di questo, però, nacquero aspre rivalità nazionalistiche o contrasti etnici-religiosi, che esplosero in altre parti del mondo.
Domande da interrogazione
- Quali furono le prime repubbliche a chiedere l'indipendenza dall'Urss?
- Quali furono le conseguenze immediate del collasso dell'Urss?
- Cosa accadde il 25 dicembre 1991 in relazione all'Urss?
Le repubbliche baltiche furono le prime a chiedere l'indipendenza, con la Lituania che dichiarò l'indipendenza nel marzo 1990, seguita da Estonia e Lettonia nell'agosto 1991.
Il collasso dell'Urss portò alla fine del bipolarismo e alla nascita di un sistema internazionale inedito, con la soluzione di alcune tensioni della Guerra Fredda ma anche l'emergere di rivalità nazionalistiche e contrasti etnici-religiosi.
Il 25 dicembre 1991, Gorbacev rassegnò le dimissioni da presidente di uno stato che non esisteva più, segnando ufficialmente la fine dell'Unione Sovietica.