Concetti Chiave
- La prima fase del fascismo sotto Alberto de Stefani è caratterizzata da una politica economica moderata e liberista che favorisce lo sviluppo ma soffre di alta inflazione.
- Nel 1926, Mussolini adotta una politica protezionistica e lancia il discorso sulla quota 90, mirante a rivalutare la lira rispetto alla sterlina, riducendo la massa monetaria in circolazione.
- La "battaglia del grano" è un'iniziativa ideologica per rendere l'Italia economicamente indipendente, promossa attraverso nuove tecniche agricole e la selezione di specie di grano più produttive.
- Il fascismo promuove la bonifica di aree come l'Agropontino, trasformando zone paludose in terreni coltivabili e fondando nuove città come Latina e Sabaudia.
- Dal 1926, il corporativismo viene introdotto come un nuovo sistema economico che unisce operai e imprenditori, accompagnato da un significativo intervento statale e la creazione di enti pubblici come IMI, IRI, INPS e INAIL.
Indice
La fase moderata del fascismo
La prima fase del fascismo, condotta da Alberto de Stefani, è molto moderata. Viene favorita la bassa conflittualità e l’Italia si sviluppa. L’inflazione era tuttavia elevatissima e nel 1926 Mussolini abbandona la linea liberista modificandola in senso protezionistico.
C’è il discorso sulla quota 90: la lira va rivalutata nei confronti della sterlina (da 150 a 90). Per farlo bisogna ridurre drasticamente la massa di denaro in circolazione (stampare meno moneta e concedere meno prestito). Tale battaglia è soprattutto ideologica, per mobilitare la popolazione.La battaglia del grano
Mussolini a questo punto lancia la battaglia con l’idea che l’Italia debba essere indipendente nell’economia e nei consumi: battaglia del grano. Questa battaglia è soprattutto ideologica; è combattuta non solo aumentando le superfici coltivate, ma soprattutto aumentando con scoperte scientifiche e nuove tecniche di produzione; in tal senso uno dei padri della genetica delle piante è Nazareno Strappelli, che seleziona nuove specie di grano, molto più produttive.
Bonifica e nuove città
Altra questione è la bonifica dell’Agropontino, sotto Roma. Questa zone era molto paludosa e diffondeva la malaria. Con la bonificazione nascono anche città che non esistevano, come Latina e Sabaudia, oltre ad aumentare la superficie coltivabile.
Il corporativismo e la burocrazia
A partire dal 1926 l’idea è di fondare un nuovo sistema economico, il corporativismo, una via di mezzo tra liberalismo e socialismo; prevede l’idea che nascano delle associazioni (corporazioni) che riuniscano un intero filone produttivo: operai ed imprenditori sono nella stessa corporazione che collabora negli interessi della nazione. Gli operai hanno comunque pochissimo peso rivendicativo e perdono anche lo sciopero. Questo si risolve in una moltiplicazione della burocrazia e in posti di lavoro ministeriali. Altra caratteristica dell’economia fascista è il pesante intervento dello stato.
Interventi statali e enti pubblici
A partire dal 1929 il fascismo si dota di strumenti per aiutare aziende in crisi: l’IMI e l’IRI; quest’ultima prevede che lo stato diventa proprietario del pacchetto azionario; l’idea è di risistemare l’azienda per poi rivenderla. Lo stato italiano ad un certo punto era proprietario della Motta.
Vengono anche moltiplicati gli enti pubblici, tra cui l’INPS e l’INAIL.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali misure economiche adottate da Mussolini nel 1926?
- Qual è il significato della bonifica dell’Agropontino durante il fascismo?
- Come funzionava il sistema corporativo introdotto dal fascismo?
Mussolini abbandonò la linea liberista per una politica protezionistica, rivalutando la lira e riducendo la massa monetaria in circolazione. Lanciò anche la battaglia del grano per l'indipendenza economica.
La bonifica dell’Agropontino mirava a eliminare le paludi e la malaria, creando nuove città come Latina e Sabaudia e aumentando la superficie coltivabile.
Il corporativismo univa operai e imprenditori in corporazioni per collaborare negli interessi nazionali, riducendo il peso rivendicativo degli operai e aumentando la burocrazia.