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Concetti Chiave

  • L'Italia inizialmente scelse di non entrare in guerra nonostante facesse parte della Triplice Alleanza, poiché le motivazioni originali per l'adesione erano cambiate.
  • Il governo italiano aveva aderito alla Triplice Alleanza per contrastare la Francia dopo l'occupazione francese della Tunisia, ma successivamente raggiunse un accordo con la Francia riguardo alla Libia e al Marocco.
  • L'Austria-Ungheria era vista come il vero nemico dell'Italia, poiché possedeva ancora territori come Trento e Trieste, portando l'Italia a non sostenere l'impero asburgico nella guerra.
  • L'opinione pubblica italiana era divisa tra neutralisti, che preferivano la neutralità, e interventisti, che sostenevano l'ingresso in guerra.
  • I neutralisti utilizzavano il motto "né aderire né sabotare" per mantenere una posizione neutrale senza opporsi attivamente alla guerra.

Indice

  1. L'Italia e la triplice alleanza
  2. Accordi con la Francia
  3. Il vero nemico: Austria-Ungheria
  4. Opinione pubblica e neutralismo
  5. Interventisti e neutralisti

L'Italia e la triplice alleanza

Allo scoppio della guerra, l’Italia decise di non entrare in guerra​, questo perché l’Italia faceva parte della Triplice Alleanza, ma in realtà le condizioni che precedentemente avevano spinto il governo italiano ad aderire alla Triplice Alleanza e ad allearsi con essa ormai erano venute meno.

Accordi con la Francia

Il governo italiano aveva infatti aderito alla Triplice Alleanza al fine di ​contrastare la Francia​, questo perché la Francia aveva occupato la Tunisia sulla quale anche l’Italia aveva delle mire coloniali, ma successivamente, negli anni del governo di Giovanni Giolitti, si venne a creare un accordo con il governo francese, secondo cui l’Italia doveva occupare la Libia, mentre la Francia doveva occupare il Marocco).

Il vero nemico: Austria-Ungheria

Il ​nemico reale del governo italiano​ non era dunque la Francia, ma l’​Austria-Ungheria​, perché quest’ultima era ancora in possesso dei territori ritenuti italiani, come per esempio ​Trento​ e Trieste​.

Proprio per questo motivo, ​l’Italia decise di non entrare in guerra facendo leva sul fatto che la triplice alleanza fosse un’alleanza di tipo difensivo, quindi visto che era stata l’Austria-Ungheria ad attaccare, secondo l’Italia non c’era alcun motivo di continuare a sostenere l’impero asburgico.

Opinione pubblica e neutralismo

L’altro motivo per cui l’Italia decise di non entrare subito in guerra riguardava anche e soprattutto l’opinione pubblica, la quale non era assolutamente concorde sull’ingresso dell’Italia in guerra, infatti non c’erano stati in Italia quell’euforia collettiva e quel patriottismo che invece avevano caratterizzato gli altri Stati. In Italia, infatti, i ragazzi non erano per niente entusiasti ed euforici all’idea di prendere parte alla prima guerra mondiale.

Interventisti e neutralisti

L’opinione pubblica​ ​italiana​ era infatti caratterizzata da una buona parte di neutralisti, ma vi erano anche​ gli interventisti.

Gli interventisti erano a favore della guerra, del combattimento, quindi appoggiarono l’entrata dell’Italia in guerra. Contrariamente agli interventisti, i neutralisti preferivano che l’Italia non entrasse a far parte della guerra, essi infatti scelsero di rimanere in una posizione del tutto neutrale, non schierandosi né a favore e né contro l’entrata in guerra dell’Italia. I neutralisti infatti utilizzarono il famoso motto “né aderire né sabotare”, anche perché sabotare e quindi ostacolare la guerra sarebbe significato schierarsi contro la propria patria.

Domande da interrogazione

  1. Perché l'Italia decise di non entrare immediatamente in guerra durante la Prima Guerra Mondiale?
  2. L'Italia decise di non entrare subito in guerra perché le condizioni che avevano portato all'adesione alla Triplice Alleanza erano cambiate, e l'opinione pubblica era divisa tra neutralisti e interventisti.

  3. Qual era il motivo principale per cui l'Italia aveva aderito alla Triplice Alleanza?
  4. L'Italia aveva aderito alla Triplice Alleanza per contrastare la Francia, che aveva occupato la Tunisia, un territorio di interesse coloniale anche per l'Italia.

  5. Chi erano i neutralisti e gli interventisti nell'opinione pubblica italiana?
  6. I neutralisti erano contrari all'entrata in guerra dell'Italia e preferivano una posizione neutrale, mentre gli interventisti erano favorevoli alla guerra e sostenevano l'entrata dell'Italia nel conflitto.

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