Concetti Chiave
- Pio IX, eletto nel 1846, era noto per il suo desiderio di emancipare lo Stato della Chiesa dall'influenza austriaca, pur non essendo un liberale.
- Il neoguelfismo cercava di conciliare il cattolicesimo con le idee moderne di libertà, trovando pochi seguaci e incontrando opposizione in Toscana.
- Pio IX introdusse riforme come l'amnistia per reati politici e una maggiore libertà di stampa, che furono viste come segnali di cambiamento.
- Le azioni di Pio IX aumentarono la pressione dell'opinione pubblica sui governi italiani, portando a concessioni di libertà di stampa in Toscana e Piemonte.
- Il periodo vide anche lo sviluppo di programmi di unificazione nazionale, come quello proposto da D'Azeglio, che includevano riforme amministrative e unione doganale.
Indice
Perplessità e opposizione in Toscana
Porto perplessità, non vi erano molti seguaci, e stimolo voci di opposizione in Toscana (Guerrazzi e Amari)
Conciliazione tra cattolicesimo e libertà
Avvertiva la conciliazione tra cattolicesimo rinnovato e le moderne idee di libertà .
I suoi fautori erano cattolici liberali (Manzoni, Lambruschini, Capponi), per un loro errore ci fu ostilità da parte della chiesa verso le idee liberali.
- Rosmini (1797-1855) 1832-33 "Delle 5 piaghe della S.Chiesa" , propugnava una riforma ecclesiastica.
- Pio IX, 1846 Giovanni Mastai Ferretti (1792-1878) già vescovo di Spoleto e di Imola.
Pio IX e le aspettative deluse
Porto clima di forti aspettative. Non era un uomo di curia, non aveva particolari interessi politici, non aveva simpatia per le idee liberali, nè disposizione per il movimento nazionale italiano. Vennero fraintesi i suoi primi atti di governo:
1846 amnistia per i reati politici
1847 introduzione temperata della libertà di stampa.
Consulta di Stato, nomina organi consultivi di governo, laici.
Istituzione della guardia civica. Aveva desiderio di emancipare lo Stato della Chiesa dalla troppa invadente tutela austriaca. Sembrò aperto nemico di Metternich,
1847 le truppe austriache occupano Ferrars a scopo intimidatorio.
Riforme e pressioni pubbliche
Pressione dell'opinione pubblica sui governi:
Timidi provvedimenti di Pio IX, segno di cambiamento, accentuando la pressione dell'opinione pubblica sui governi perché concedessero le riforme.
Effetti delle riforme in Toscana e Piemonte
Toscana: effetti di rilievo, il granduca Leopoldo II 1847 concede una certa libertà di stampa ai giornali politici.
Piemonte: Carlo Alberto, licenzia il ministro degli Esteri Clemente Solaro della Margherita, sostenitore dell'assolutismo monarchico. Riduce la censura sulla stampa.
1847 Cavour "Il Risorgimento"
D'Azeglio"proposta di un programma per l'opinione nazionale" in cui c'è il programma moderato di unificazione.
Primo piano per: esigenza di riformare l'apparato amministrativo. Creare unione doganale, con la moneta unica, e stabilire pesi e misure uniche.
Domande da interrogazione
- Quali furono le reazioni in Toscana alle riforme proposte?
- Chi erano i principali sostenitori della conciliazione tra cattolicesimo e idee di libertà?
- Quali furono gli effetti delle riforme in Toscana e Piemonte nel 1847?
In Toscana ci furono perplessità e opposizione, con figure come Guerrazzi e Amari che stimolarono voci contrarie.
I principali sostenitori erano cattolici liberali come Manzoni, Lambruschini e Capponi, che cercavano di conciliare il cattolicesimo rinnovato con le moderne idee di libertà.
In Toscana, il granduca Leopoldo II concesse una certa libertà di stampa, mentre in Piemonte Carlo Alberto ridusse la censura sulla stampa e licenziò il ministro degli Esteri sostenitore dell'assolutismo monarchico.