Concetti Chiave
- La Russia ha subito enormi perdite umane durante la guerra, con 1.700.000 morti e quasi 5.000.000 feriti su 12.000.000 di soldati.
- Le elevate perdite sono attribuite alla mancanza di attenzione dei comandanti militari e agli scarsi armamenti a disposizione dei soldati.
- La produzione agricola e industriale russa non riesce a soddisfare la domanda interna a causa delle esigenze belliche.
- I blocchi navali, sia da parte inglese che ottomana, ostacolano gravemente il commercio marittimo russo.
- Una cattiva annata agricola nel 1916 ha provocato un'impennata dei prezzi dei beni alimentari, aggravando la crisi sociale.
Indice
Perdite umane e strategia militare
Sul fronte russo la guerra si è fatto sentire in modo drammatico: tra i 12.000.000 di soldati russi, i morti sono stati 1.700.000, i feriti poco meno di 5.000.000. In termini assoluti e percentuali la Russia è stato il paese che denuncia il massimo di perdite. Numeri così alti sono dovuti in parte a una condotta di guerra nella quale i capi dell'esercito (essenzialmente lo zar e lo stato maggiore) si sono preoccupati relativamente poco di mandare i loro soldati allo sbaraglia, nella convinzione di poterli comunque rimpiazzare a sufficienza; in parte sono dovuti ai pessimi armamenti in dotazione ai soldati.
Crisi economica e blocchi commerciali
Intanto la produzione agricola e industriale, assorbita dalle richieste di rifornimenti ai combattenti, non è più sufficiente a soddisfare la domanda dei mercati cittadini. Il blocco navale inglese e le incursioni sottomarini tedeschi non aiutano di certo, disturbando pesantemente il commercio navale nel Mare del Nord. In più il blocco dei Dardanelli e del Bosforo, messo in atto dall'Impero ottomano che è nemico della Russia, annulla il commercio nel Mar Nero.
Impatto della cattiva annata agricola
A peggiorare definitivamente la situazione interviene anche la cattiva annata agricola che si registra nel 1916. I prezzi dei beni alimentari vanno alle stelle e una gran parte della popolazione non sa più come fare a sopravvivere.