Concetti Chiave
- Nel dopoguerra italiano si affrontò la scelta tra monarchia e repubblica, portando alla nascita di una nuova costituzione.
- Il primo governo post-liberazione, guidato da Ferruccio Parri, durò poco a causa della diffidenza degli alleati.
- Alle elezioni del 1946, la Democrazia Cristiana vinse, segnando la fine della monarchia e l'inizio della repubblica italiana.
- Il Trattato di Pace del 1947 costrinse l'Italia a cedere territori a Francia, Iugoslavia, Grecia e a riconoscere l'indipendenza dell'Albania.
- La Costituzione Italiana, rigida e complessa, incorpora principi socialisti, comunisti, cattolici e liberali, riflettendo le principali forze politiche del tempo.
Indice
Scelte istituzionali e ricostruzione
In Italia, nel dopoguerra, tra le questioni più immediate si imposero la scelta istituzionale fra monarchia e repubblica, la necessità di una nuova costituzione che sostituisse lo statuto Albertino, l’avvio di una politica di ricostruzione materiale, morale ed economica del paese.
Ci fu un primo governo post-Liberazione presieduto dall’azionista Ferruccio Parri, ma ebbe breve durata a causa delle diffidenza suscitata negli alleati.
Elezioni del 1946 e cambiamenti politici
Nel quadro politico del dopoguerra i partiti di sinistra erano molto forti: infatti la destra e gli ambienti più conservatori avevano perso consenso durante la II Guerra Mondiale. Tuttavia alle elezioni amministrative del 1946, prima volta in cui anche le donne poterono votare, si affermò la Democrazia Cristiana di Alcide De Gasperi. Il referendum istituzionale del 1946 decretò la fine della monarchia e la vittoria della repubblica; venne quindi eletta l’Assemblea Costituente, per redigere la Costituzione del nuovo stato italiano. Al secondo governo De Gasperi aderirono anche comunisti, socialisti e repubblicani.
Trattato di Pace e Costituzione
Nel 1947 fu firmato il Trattato di Pace, con cui l’Italia dovette cedere alcuni territori alla Francia, alla Iugoslavia, alla Grecia e concedere l’Indipendenza all’Albania.
Caratteristiche della Costituzione italiana
La costituzione italiana è molto rigida e non flessibile. Con il precedente statuto albertino il re poteva sospendere le leggi in caso di pericolo immediato per lo stato.
La Costituzione Italiana può essere cambiate in alcuni suoi articoli attraverso un iter che passa per un referendum e il senato.
Oltre a essere rigida è composita: ci sono principi socialisti, comunisti, cattolici e liberali. Queste erano le quattro forze al tempo della sua stipulazione.
Alcuni articoli i possono ricondurre a questi principi. Ad esempio “L'Italia è una repubblica fondata sul lavoro” è un principio comunista.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali questioni istituzionali affrontate dall'Italia nel dopoguerra?
- Quali furono i risultati delle elezioni del 1946 in Italia?
- Quali sono le caratteristiche principali della Costituzione italiana?
Nel dopoguerra, l'Italia dovette affrontare la scelta tra monarchia e repubblica, la necessità di una nuova costituzione e l'avvio di una politica di ricostruzione materiale, morale ed economica.
Le elezioni del 1946 videro l'affermazione della Democrazia Cristiana di Alcide De Gasperi e il referendum istituzionale decretò la fine della monarchia e la vittoria della repubblica.
La Costituzione italiana è rigida e composita, includendo principi socialisti, comunisti, cattolici e liberali, e può essere modificata attraverso un iter che include un referendum e il senato.