Concetti Chiave
- Nel 1946, la Conferenza di pace di Parigi classificò l'Italia come Stato sconfitto, costringendola a cedere autonomia alla provincia di Bolzano e a negoziare i confini orientali con la Iugoslavia.
- L'accordo del 1946 sulla zona di Trieste stabilì il Territorio libero di Trieste, diviso in Zona A sotto controllo anglo-americano e Zona B sotto controllo iugoslavo.
- L'Austria, occupata dalle forze vincitrici e divisa in quattro sfere di influenza, riacquistò la piena sovranità solo nel 1955.
- La Dichiarazione delle Nazioni Unite del 1941 portò alla formazione dell'ONU, con un Consiglio di sicurezza centrale composto da 15 Stati, di cui 5 membri permanenti con diritto di veto.
- L'ONU include istituti importanti come UNESCO, UNICEF, FAO e UNHCR, facilitando discussioni e interventi a livello internazionale.
Indice
Conferenza di pace del 1946
Tra luglio e ottobre 1946 si riunì a Parigi la Conferenza di pace.
L’Italia fu considerato comunque uno Stato sconfitto: fu mantenuto l’Alto Adige, a patto di cedere autonomia amministrativa e linguistica alla provincia di Bolzano.
Problemi del confine orientale
Il problema più delicato era la sistemazione del confine orientale con la Iugoslavia di Tito, il quale aveva occupato l’Istria e rivendicava Trieste.
Nel 1945 furono perpetrati numerosi crimini nei confronti della popolazione italiana residente, ritenuta filofascista. Un numero imprecisato di italiani furono gettati, vivi e morti, nelle foibe, profonde cavità naturali della zona carsica, altri abbandonarono il territorio e cercarono rifugio in Italia.Divisione del territorio di Trieste
Alla fine del ’46 si giunse ad un accordo: la zona da Trieste a Capodistria avrebbe formato il Territorio libero di Trieste diviso in:
ZONA A (Trieste e territori limitrofi) sotto il controllo anglo-americano; dal 1954 passerà all’Italia.
ZONA B (Fiume, Zara, Istria) sotto gli iugoslavi.
Fu posta sotto un rigido regime di occupazione da parte delle forze vincitrici e la stessa Vienna fu divisa in quattro sfere di influenza (come Berlino). Solo nel 1955 l’Austria divenne il Paese che conosciamo ora.
Formazione delle Nazioni Unite
Alla fine del 1941, i 26 Paesi alleati, riuniti a Washington, firmarono la Dichiarazione delle Nazioni Unite, con la quale si impegnavano a combattere le potenze dell’Asse. La nuova Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) presenta una forte centralità del Consiglio di sicurezza, formato dai rappresentanti di 15 Stati: 10 eletti a rotazione ogni due anni e 5 permanenti (USA, URSS, Cina, Inghilterra, Francia). Questi ultimi hanno il diritto di veto: basta cioè che uno solo esprima un voto contrario per bloccare una decisione.
L’Assemblea generale permette l’incontro della comunità internazionale e la discussione di numerosi problemi.
I maggiori istituti collegati all’ONU sono: l’UNESCO, l’UNICEF, il FAO, l’UNHCR.
Domande da interrogazione
- Quali furono le conseguenze per l'Italia dopo la seconda guerra mondiale?
- Come fu gestita l'Austria dopo la seconda guerra mondiale?
- Qual è il ruolo del Consiglio di sicurezza nell'ONU?
L'Italia fu considerata uno Stato sconfitto e dovette cedere autonomia amministrativa e linguistica alla provincia di Bolzano. Inoltre, il confine orientale con la Iugoslavia fu un problema delicato, risolto con la creazione del Territorio libero di Trieste, diviso in due zone sotto controllo diverso.
L'Austria fu posta sotto un rigido regime di occupazione dalle forze vincitrici e Vienna fu divisa in quattro sfere di influenza. Solo nel 1955 l'Austria divenne il Paese che conosciamo oggi.
Il Consiglio di sicurezza dell'ONU ha una forte centralità ed è composto da 15 Stati, di cui 5 permanenti con diritto di veto. Questo significa che basta un voto contrario di uno di questi membri per bloccare una decisione.