Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Mussolini fu inizialmente riluttante a entrare nella Seconda Guerra mondiale, ma fu persuaso dall'avanzata di Hitler.
  • Per l'Italia, la guerra fu caratterizzata da gravi sconfitte e perdite umane fin dall'inizio.
  • Dal 1943, la situazione militare italiana peggiorò con truppe disorganizzate e un equipaggiamento insufficiente.
  • In Africa, gli italiani subirono pesanti perdite e dovettero cedere numerosi territori agli alleati britannici.
  • La guerra assunse una nuova dimensione nel 1941, quando Hitler attaccò l'Unione Sovietica, alterando le alleanze.

Indice

  1. L'ingresso dell'Italia nella guerra
  2. Crisi e intervento tedesco
  3. Sconfitte in Africa
  4. Conflitto con l'Unione Sovietica

L'ingresso dell'Italia nella guerra

Mussolini, a lungo restio a confermare il proprio ingresso nella seconda Guerra mondiale, fu infine persuaso a prendere parte al conflitto dall’avanzata apparentemente inarrestabile del suo alleato più carismatico e promettente: Hitler. Tuttavia, se per la Germania la guerra sembrava una vera chance di affermare il proprio dominio incontrastato, per l’Italia fu, sin dall’inizio, foriera di gravi sconfitte e ingenti perdite umane.

Crisi e intervento tedesco

La situazione precipitò a partire dalla seconda metà del 1943. Mentre in Italia il capo di stato maggiore Badoglio rassegnava le proprie dimissioni, dal fronte giungevano notizie poco rassicuranti: truppe disorganizzate, equipaggiamento carente e scarsa disciplina. La popolarità del duce entrò in crisi e solo l’intervento tedesco nell’aprile del 1941 permise all’Italia di conquistare Grecia e Jugoslavia.

Sconfitte in Africa

Le cose non vanno meglio in Africa, dove nel dicembre del 1940 i britannici occupano la costa orientale della Libia, detta Cirenaica, e infliggono agli italiani la perdita di 140000 uomini. Hitler invia dei rinforzi, riuscendo in pochi mesi a garantire la vittoria agli alleati italiani.

Ma nell’aprile del 1941 i britannici, che controllano il canale di Suez, conquistano Addis Abeba, la capitale dell’impero coloniale mussoliniano. Di lì a poco l’Italia perderà l’intera Africa orientale, cioè Eritrea, Etiopia e Somalia.

Conflitto con l'Unione Sovietica

Nel frattempo, nell’estate del 1941 Hitler violò il patto di non aggressione del 1939, dichiarando guerra alla Russia. Il conflitto entrò in una nuova fase: non più nazzisti e comunisti contro democratici, bensì comunisti e democratici contro nazzisti.

L’attacco tedesco all’Unione sovietica trovava fondamento in diverse ragioni: in primo luogo la contrapposizione ideologica e la superiorità razziale; secondo, la necessità per i tedeschi di conquistare territori ad Est; terzo, la volontà di Hitler di mettere le mani sui cereali, sul ferro e sul petrolio russi.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le motivazioni che spinsero Mussolini a entrare nella seconda Guerra mondiale?
  2. Mussolini fu persuaso a entrare nella guerra dall'avanzata di Hitler, considerato un alleato carismatico e promettente, nonostante le gravi sconfitte e perdite umane che l'Italia avrebbe subito.

  3. Come si evolse la situazione militare italiana in Africa durante la guerra?
  4. In Africa, l'Italia subì pesanti sconfitte, perdendo 140000 uomini contro i britannici che occuparono la Cirenaica. Nonostante i rinforzi tedeschi, l'Italia perse l'intera Africa orientale, inclusa Addis Abeba.

  5. Quali furono le ragioni dell'attacco tedesco all'Unione Sovietica nel 1941?
  6. L'attacco tedesco all'Unione Sovietica fu motivato dalla contrapposizione ideologica, la necessità di conquistare territori ad Est, e il desiderio di Hitler di ottenere risorse come cereali, ferro e petrolio russi.

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