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Concetti Chiave

  • La decolonizzazione tra il 1945 e il 1965 portò alla formazione di nuovi Stati indipendenti, grazie anche alle infrastrutture create dalle nazioni europee colonizzatrici.
  • Promesse di maggiori libertà da parte di Inghilterra e Francia durante la Seconda Guerra Mondiale incentivarono la spinta verso l'indipendenza delle colonie.
  • Il neocolonialismo si manifesta quando gli ex colonizzatori mantengono il controllo economico sui nuovi Stati formalmente indipendenti.
  • Esempi di neocolonialismo includono lo sfruttamento del lavoro minorile in Thailandia e l'orientamento delle economie brasiliane e indiane verso le esportazioni a vantaggio delle ex potenze coloniali.
  • Il concetto di "Terzo Mondo" si riferisce ai paesi dell'Asia, Africa e America Latina, caratterizzati da sottosviluppo economico e neutralismo politico durante la Guerra Fredda.

Indice

  1. La fine della colonizzazione
  2. Infrastrutture e alfabetizzazione
  3. Promesse di libertà
  4. Indipendenza e neocolonialismo
  5. Esempi di neocolonialismo
  6. Il Terzo Mondo
  7. Neutralismo e sottosviluppo

La fine della colonizzazione

La decolonizzazione, ovvero la fine della colonizzazione, avvenne tra il 1945 e il 1965: le nazioni europee lasciarono i territori che avevano occupato e sorsero così decine di nuovi Stati.

Alcune cause della decolonizzazione furono:

    Infrastrutture e alfabetizzazione

  • Le nazioni europee, spesso per sfruttare uomini e beni dei territori conquistati, avevano fatto costruire infrastrutture come strade, ferrovie, ospedali e scuole, aumentando il livello di alfabetizzazione tra la popolazione locale.
  • Grazie a questa situazione, molti indigeni pensarono che fosse un loro diritto chiedere che il proprio paese fosse governato in modo autonomo.

Furono quindi le stesse potenze europee a creare inconsapevolmente le premesse per la decolonizzazione.

Promesse di libertà

Un'altra causa importante fu che, durante la Seconda Guerra Mondiale, per ottenere il pieno appoggio delle colonie nei momenti più difficili del conflitto, Inghilterra e Francia promisero maggiori libertà che, terminata la guerra, si trovarono a dover concedere.

Indipendenza e neocolonialismo

L’indipendenza fu raggiunta:

  • In alcuni casi, attraverso accordi pacifici con la madrepatria.
  • In altri casi, in seguito a duri e sanguinosi conflitti.

Il colonialismo – inteso come diretto controllo politico ed economico di una nazione su un’altra – era formalmente finito.

Tuttavia, da un'analisi più approfondita emerge che, anche se i nuovi Stati erano soltanto in apparenza liberi e indipendenti, il loro sistema economico era ancora diretto dall’esterno.

Questa situazione prende il nome di neocolonialismo.

Esempi di neocolonialismo

Alcuni esempi pratici di neocolonialismo:

  • La vecchia potenza coloniale tendeva a mantenere nel nuovo Stato indipendente le stesse attività agricole che aveva controllato durante il periodo coloniale.
  • Oppure, una potenza straniera vendeva armi e otteneva basi militari nel territorio del nuovo Stato indipendente.

  • Thailandia, 1993: l’incendio di una fabbrica di giocattoli ha rivelato lo sfruttamento del lavoro minorile.
  • Brasile: le coltivazioni di caucciù e caffè erano destinate quasi esclusivamente all'esportazione verso l’Europa.
  • India: il 57% del territorio era coperto da coltivazioni, ma i due terzi dei terreni appartenevano a grandi proprietari terrieri, situazione ereditata dal periodo coloniale inglese.

Il Terzo Mondo

La decolonizzazione portò alla nascita del cosiddetto "Terzo Mondo", comprendente i paesi dell’Asia, dell’Africa e dell’America Latina.

L’appellativo "Terzo Mondo" nasce per differenziare questi paesi:

  • dal Primo Mondo (Occidente industrializzato);
  • dal Secondo Mondo (paesi orientali allineati con l’Unione Sovietica).

Neutralismo e sottosviluppo

Dal punto di vista politico, il Terzo Mondo si caratterizzò per tendenze al neutralismo, ovvero una posizione equidistante tra i due blocchi della Guerra Fredda.

Dal punto di vista economico, invece, questi paesi erano tutti poco sviluppati o sottosviluppati.

Infine, il neocolonialismo rappresentava un’ingiustizia per i paesi che lo subivano, mentre risultava vantaggioso per i paesi che lo praticavano.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le cause principali della decolonizzazione tra il 1945 e il 1965?
  2. Le cause principali della decolonizzazione furono l'alfabetizzazione crescente nei territori colonizzati, le promesse di maggiori libertà fatte da Inghilterra e Francia durante la Seconda Guerra Mondiale, e la costruzione di infrastrutture che permisero agli indigeni di chiedere autonomia.

  3. In che modo il neocolonialismo si manifesta nei nuovi Stati indipendenti?
  4. Il neocolonialismo si manifesta attraverso il controllo economico esterno, come il mantenimento delle stesse attività agricole da parte delle vecchie potenze coloniali, la vendita di armi e l'ottenimento di basi militari da parte di potenze straniere.

  5. Quali sono alcuni esempi di neocolonialismo citati nel testo?
  6. Esempi di neocolonialismo includono lo sfruttamento del lavoro minorile in Thailandia, le coltivazioni di caucciù e caffè in Brasile destinate all'esportazione, e la distribuzione iniqua delle terre in India ereditata dal periodo coloniale.

  7. Come si caratterizza il "Terzo Mondo" emerso dopo la decolonizzazione?
  8. Il "Terzo Mondo" si caratterizza per il neutralismo politico e per essere composto da paesi poco sviluppati o sottosviluppati, in contrasto con il "Primo Mondo" occidentale e il "Secondo Mondo" orientale.

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