Concetti Chiave
- I Curdi sono un popolo di circa 25 milioni di persone, principalmente pastori e agricoltori, distribuiti tra Turchia, Iraq, Iran e Armenia.
- Nonostante la loro antica origine e cultura, i Curdi non hanno mai ottenuto uno Stato indipendente, subendo persecuzioni e deportazioni nel XX secolo.
- Dopo la guerra del Golfo del 1991, i Curdi hanno ottenuto una certa autonomia nel Kurdistan iracheno, ma le tensioni con la Turchia rimangono elevate.
- I Curdi sono stati i principali oppositori dell'ISIS in Siria, rivendicando diritti sul territorio di Rovaja da loro liberato.
- La repressione turca continua, con gli stati occidentali che non intervengono, lasciando i Curdi con un senso di tradimento.
Indice
La geografia e la cultura curda
I Curdi costituiscono un popolo di circa 25 milioni di persone, per lo più pastori e agricoltori, che abitano in una regione geografica, il Kurdistan, suddivisa fra Turchia, Iraq, Iran e Armenia. La maggior parte del Kurdistan fa parte della Turchia.
Il territorio è montuoso e difficilmente accessibile e forse, per questo motivo, nel corso dei secoli i curdi sono riusciti a mantenere intatte le usanze e la loro identità culturale. Le loro origini sono molto antiche perché risalgono addirittura alle gesta del Saladino, sultano dell’Egitto durante le Crociate o forse essi sono discendenti degli antichi Medi.Le lotte per l'autonomia
Il loro desideri di autonomia e di costituire uno stato curdo, nel XX secolo hanno provocato tutta una serie di persecuzioni nei loro confronti da parte dei sovrani degli stati entro i quali si estende il loro territorio. Nel 1925, essi credevano di poter approfittare del crollo dell’ Impero Ottomano a seguito della Prima Guerra Mondiale (Trattato di Sèvres), per poter costituire uno Stato autonomo dalla nuova repubblica di Turchia. Tuttavia il loro desiderio fu soffocato nel sangue dopo tanti anni di ostilità.
Repressioni e persecuzioni storiche
Per questo motivo, dopo la repressione turca di quegli anni, molti Curdi furono deportati in altre zone oppure costretti alla fuga negli stati vicini. Ondate di violenza contro il popolo curdo si sono avute anche in Iran negli anni 1945-1947 e in Iraq negli anni Sessanta, Settanta e nel 1988. In Turchia, un apposito partito, Partito della prosperità, è riuscito a formarsi raccogliendo le proteste ed il malessere dei Curdi ed ottenendo un certo consenso.
Autonomia e conflitti recenti
Nel Kurdistan iracheno, dopo la guerra del Golfo del 1991, i Curdi hanno ottenuto una certa autonomia a seguito dello sviluppo di vari partiti, alcuni dei quali di orientamento islamico, A scopo dimostrativo, alla fine del XX secolo, i nazionalisti curdi hanno praticato il terrorismo colpendo soprattutto gli interessi turchi in Europa al fine di attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sul loro problema. Tuttavia nessun tentativo è riuscito a modificare la situazione. Anzi, la Turchia, uno stato in cui risiede la maggior parte dei Curdi, continua ad impedire la libera partecipazione dei Curdi alle elezioni politiche; addirittura alla fine del XX secolo, la Turchia si è resa colpevole di numerose repressioni nella regione del Kurdistan sotto la propria sovranità, nel pieno disinteresse dell’Europa e dell’ONU. La repressione dei Curdi da parte della Turchia si è estesa anche nel Kurdistan iracheno dove i Curdi, a seguito della guerra del Golfo avevano ottenuto l’autonomia.
La situazione attuale e le sfide
Oggi, la situazione del popolo curdo è quanto mai complessa. L’oppressione turca si è fatta ancora più pesante dopo il fallimento del colpo di stato che avendo dovuto deporre il presidente turco Erdogan: sono state chiuse tutte le attività ed i giornali curdi in Turchia e sono state arrestati migliaia di curdi. Ala guerra in Siria che ha visto l’esercito di Assad opporsi ai ribelli si è aggiunta la minaccia dell’ISIS, spinta dal fanatismo religioso. I Curdi si sono dimostrati i più accaniti oppositori dell’ ISIS ed è grazie a loro che i fanatismo islamico è stato costretto a fare marcia indietro, lasciando un territorio chiamato Rovaja su cui i Curdi, per averla liberata, rivendicano dei diritti. Tuttavia, nel timore di aver crescere la potenza curda, Erdogan ha scatenato una nuova offensiva contro coloro che da sempre la Turchia ha considerato il proprio nemico, senza che l’Europa o gli USA facessero qualcosa. Per questo, i Curdi si sentono traditi dalle potenze occidentali.
Domande da interrogazione
- Qual è la situazione attuale dei Curdi in Turchia?
- Quali sono le origini storiche del popolo curdo?
- Come hanno reagito i Curdi alle minacce dell'ISIS?
- Quali sono stati i tentativi dei Curdi di ottenere autonomia nel XX secolo?
- Qual è stata la reazione delle potenze occidentali alla situazione curda?
La situazione dei Curdi in Turchia è complessa e caratterizzata da oppressione, con chiusura di attività e arresti dopo il fallimento del colpo di stato contro Erdogan.
Le origini dei Curdi risalgono alle gesta del Saladino o forse agli antichi Medi, mantenendo intatte le loro usanze e identità culturale nel corso dei secoli.
I Curdi si sono dimostrati accaniti oppositori dell'ISIS, contribuendo a far arretrare il fanatismo islamico e rivendicando diritti sul territorio liberato di Rovaja.
I Curdi hanno cercato di ottenere autonomia dopo il crollo dell'Impero Ottomano e la guerra del Golfo, ma i loro tentativi sono stati repressi, specialmente dalla Turchia.
Le potenze occidentali, come l'Europa e gli USA, non hanno fatto nulla di significativo per aiutare i Curdi, portando a un sentimento di tradimento tra il popolo curdo.