Concetti Chiave
- Garibaldi led the Expedition of the Thousand in 1860, liberating Sicily from Bourbon rule and handing the Kingdom of the Two Sicilies to Vittorio Emanuele II.
- The unification of Italy was largely completed in 1860 with the annexation of central and southern Italy to Piedmont, but fully realized in 1870 with the capture of Rome.
- The constitutional framework was based on the Statuto Albertino of 1848, which limited voting rights and maintained strong royal influence over the government.
- The 1882 electoral reform increased the electorate to 2 million, but still represented less than 7% of the population, maintaining elitist control.
- Electoral reforms transitioned from single-member constituencies to list voting, initially favoring wealthy notables due to their political influence.
Indice
Garibaldi e la spedizione dei Mille
Garibaldi nel 1860 guidò la spedizione dei Mille liberando la Sicilia dal dominio borbonico. La sua esperienza si concluse con l’incontro di Teano, dove il generale consegnò il Regno delle due Sicilie a Vittorio Emanuele II, ritirandosi poi a Caprera.
L'incontro di Teano e le sue conseguenze
In seguito a tale incontro i volontari garibaldini entrarono, per intercessione di Garibaldi e dopo una selezione, nell’esercito regolare sardo con il medesimo grado da loro rivestito nella spedizione. L’incontro di Teano deluse le aspettative di quanti avrebbero voluto una Repubblica meridionale mazziniana, capace in seguito di estendersi anche ai domini papali. L’unificazione del Regno d’Italia venne compiuta con l’annessione dell’Italia centrale e meridionale al Piemonte, ma il suo vero completamento fu raggiunto solo nel 1870 con la presa di Roma e la fine dello Stato Pontificio.
Il quadro costituzionale post-unificazione
Il quadro costituzionale pertanto, almeno formalmente, rimaneva quello dello statuto Albertino del 1848, nel quale il diritto di voto era limitato, così come il ruolo della Camera rappresentativa. Era il Re a conferire l’incarico di Presidente del Consiglio dei ministri che rimaneva incarica solo fino a quando godeva del sostegno delle Camere (per quanto nello Statuto non fosse previsto l’istituto della fiducia), in caso contrario veniva sostituito, con il rischio di incorrere in grandi cambiamenti dovuti alla mancanza di effettivi partiti organizzati, quanto si verificò con il governo di Destra di Minghetti, sostituito da quello di Sinistra di Depretis (fenomeno del trasformismo).
Riforma elettorale del 1882
Nel 1882 venne varata una riforma elettorale con cui gli aventi diritto al suffragio divennero da 600.000, 2 milioni (meno del 7% della popolazione). La Camera continuava ad avere poteri limitati in quanto la Corona esercitava la sua influenza sulla scelta dei governanti; il Senato era di nomina regia ed il potere della polizia impediva la libertà di organizzazione politica e di manifestazione. Inoltre il sistema di collegio uninominale favorita l’elezione dei notabili (ceto elitario che si distingueva per la loro ricchezza e conseguente influenza politica). con questa riforma si passo dal collegio uninominale (l’avente diritto al voto esprime la preferenza per un solo candidato) allo scrutinio di lista (si sceglie una lista con più candidati che si sono presentati alle elezioni). I notabili erano
Domande da interrogazione
- Qual è stato il ruolo di Garibaldi nella spedizione dei Mille e quale fu l'esito dell'incontro di Teano?
- Come si è evoluto il sistema politico italiano dopo l'unificazione del Regno d'Italia?
- Quali cambiamenti furono introdotti dalla riforma elettorale del 1882 in Italia?
Garibaldi guidò la spedizione dei Mille nel 1860, liberando la Sicilia dal dominio borbonico. L'incontro di Teano segnò la consegna del Regno delle due Sicilie a Vittorio Emanuele II, deludendo chi sperava in una Repubblica meridionale mazziniana.
Dopo l'unificazione, il sistema politico italiano rimase formalmente basato sullo statuto Albertino del 1848, con un diritto di voto limitato e un ruolo ridotto della Camera rappresentativa. Il Re aveva un'influenza significativa nella scelta del Presidente del Consiglio, e il fenomeno del trasformismo caratterizzò i cambiamenti di governo.
La riforma elettorale del 1882 aumentò gli aventi diritto al suffragio da 600.000 a 2 milioni, passando dal sistema di collegio uninominale allo scrutinio di lista. Tuttavia, la Camera continuava ad avere poteri limitati, e il sistema favoriva l'elezione dei notabili, mantenendo un'influenza elitista.