Concetti Chiave
- La sconfitta di Novara innescò una reazione conservatrice in tutta Italia, con conseguenze devastanti.
- Brescia resistette strenuamente agli Austriaci, ma fu costretta alla resa dopo dieci giorni di feroce attacco.
- Gli Austriaci avanzarono in Emilia, ristabilendo il controllo dei principi locali e conquistando Bologna.
- In Toscana, il ritorno del Granduca, sostenuto da truppe austriache, deluse le aspettative dei moderati locali.
- Nel regno delle Due Sicilie, Ferdinando II sedò definitivamente l'insurrezione siciliana entro maggio 1849.
Indice
Conseguenze della sconfitta di Novara
La sconfitta di Novara ebbe conseguenze funeste in tutta la penisola: si scatenarono ovunque, da nord a sud, le forze della reazione.
Resistenza e repressione a Brescia
La città di Brescia, dopo l’armistizio, volle e tentò di resistere alle truppe austriache, ma si scatenò su di essa per ben dieci giorni l'immane ferocia del generale Haynau, che la costrinse alla resa (fu, da allora, chiamata Leonessa d’Italia).
Avanzata austriaca e ritorno dei principi
Gli Austriaci, nel frattempo, continuarono la loro lenta e inesorabile discesa: giunti nell'Emilia, ricondussero i principi fuggiaschi dei Ducati e occuparono Bologna.
Ribellione e ritorno del Granduca in Toscana
In Toscana, invece, i moderati, ostili alla dittatura del Guerrazzi, richiamarono il Granduca.
Egli, tuttavia, si fece precedere da truppe austriache, le quali domarono la ribellione di Livorno; Leopoldo II rientrò a Firenze nel luglio 1849 vestito da generale austriaco, togliendo ai moderati tutte quante le speranze che riponevano in lui e provocando l’avversione dei sudditi, anche se la sua reazione fu abbastanza mite.Ultimi sussulti di resistenza in Italia
Nel regno delle Due Sicilie Ferdinando II intervenne ancora contro un ultimo sussulto della Sicilia, finché ne domò completamente l’insurrezione verso il maggio 1849. Rimanevano in Italia le sole forze democratiche di Roma e di Venezia, disposte ad un’estrema resistenza.