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Concetti Chiave

  • I partigiani italiani, indipendentemente dal loro background sociale, si uniscono per combattere contro i tedeschi, specialmente in Toscana ed Emilia Romagna, mentre gli americani avanzano lungo la penisola.
  • La strage di Sant'Anna di Stazzema avvenne quando i tedeschi, informati da traditori, attaccarono brutalmente i rifugiati, segnando uno dei peggiori eccidi del periodo.
  • Il genocidio delle foibe, guidato da Tito, colpì duramente la minoranza italiana in Iugoslavia, eliminando chiunque fosse associato al fascismo attraverso violenze estreme.
  • Le cavità naturali, note come foibe, furono utilizzate per eliminare sommariamente italiani, con molte vittime gettate vive e lasciate a morire lentamente.
  • Il trattato di Parigi del 1947 sancì il passaggio di territori all'Iugoslavia, portando a un esodo forzato di italiani che ancora oggi soffrono per la mancanza di cittadinanza.

Indice

  1. Il ruolo dei partigiani
  2. La resistenza in Toscana ed Emilia
  3. L'eccidio di Sant'Anna
  4. La strage di Sant'Anna
  5. Il genocidio in Iugoslavia
  6. Le foibe e il confine orientale
  7. Il trattato di Parigi e le conseguenze

Il ruolo dei partigiani

I partigiani sono uomini e donne che, a prescindere dal loro ruolo sociale, in maniera spontanea o organizzata dal CLN si riuniscono e collaborano per sconfiggere il nemico.

La resistenza in Toscana ed Emilia

Questo fenomeno di resistenza spontanea soprattutto, si vede in Toscana e in Emilia Romagna: gli americani a mano a mano che risalgono la penisola, fanno arretrare i tedeschi fino alla Linea Gotica= roccaforte concentrata di tedeschi, che si espandeva da Massa fino in provincia di Pesaro.

I tedeschi dovevano farla pagare agli italiani, considerati traditori= per questo nei monti dell’Appennino Tosco-Emiliano si consumano i peggiori eccidi di quel periodo, come ad esempio a Sant’Anna.

L'eccidio di Sant'Anna

I teschi erano venuti a conoscenza del fenomeno della Resistenza, e sapevano che in Toscana e in Emilia c’era la maggior concentrazione di partigiani. Arrivano dalle coste della Versilia in Toscana (più veloce dal mare che dalle montagne): molti abitanti del luogo (Versilia) arretrano e vanno a rifugiarsi a Sant’Anna di Stazzema, dove vengono accolti con solidarietà (uno dei pochi momenti in cui gli italiani si sono dimostrati profondamente solidali).

Tuttavia, qualche italiano traditore, forse per paura o perché ancora legato al fascismo, riferisce ai soldati tedeschi dove si erano rifugiati i versiliesi--> risalendo da Val di Castello giungono a Sant’Anna, distruggendo tutto quello che incontravano nel loro cammino, persone e non.

La strage di Sant'Anna

Quando arrivano a Sant'Anna, gli abitanti del luogo non hanno idea di quello che sta succedendo: a loro era giusta la notizia di un rastrellamento, ovvero per cui venivano raccolti e portati da un luogo a un altro.

Prendono queste persone chiedendo se stavano nascondendo partigiani, e ovviamente tutti rispondono di no---> a questo punto, i soldati delle SS che erano stati inviati qua (tutti molto giovani, di 18-20 anni, poiché l’esercito tedesco non aveva più uomini) avevano l’ordine di fare una strage.

Un ufficiale ordina di raccogliere la popolazione di Sant'Anna e portarli nella Piazza del paese: già qua si annunciava l’imminente strage--> vengono posti in fila e uccisi a son di colpi di mitragliatrice, per poi dare fuoco ai corpi. I più fortunati muoiono sul colpo, mentre altri subiscono le torture dei soldati delle SS prima di dare inizio alla strage: entrano nelle case e malmenano chiunque capitasse a tiro.

Il genocidio in Iugoslavia

Si tratta di un genocidio nei confronti della minoranza Italiana in Iugoslavia, portata avanti dal dittatore comunista Tito, dal 1943 al 10 febbraio 1947.

Questo evento è legato alla questione del confine orientale italiano: dove si trovava una popolazione mista di italiani e serbi, croati ecc.., ricercata dalle truppe fasciste---> durante il fascismo questi luoghi hanno subito una italianizzazione forzata, poiché niente di straniero doveva ‘’inquinare’’ quel territorio italiano. Mussolini di fatto non poteva tollerare nel suo territorio tutta questa diversità, che addirittura traduce in italiano i cognomi di coloro che erano di un'altra cultura.

Per questo, nel momento in cui il fascismo perde il suo potere, Tito vuole farla pagare agli italiani in Iugoslavia, attraverso azioni estremamente violente: gli italiani erano ormai identificati tutti indistintamente come fascisti, e per questo andavano eliminati.

Le foibe e il confine orientale

In questa zona di confine della penisola Balcanica si trovavano delle cavità naturale tra le montagne: le foibe, tra le più importanti quella di Basovizza--> erano i luoghi adatti dove far sparire i corpi delle persone uccise.

Vengono fatti dei rastrellamenti sommari di italiani a partire da categorie ben precise, che venivano fatti sparire nelle cave:

1. carabinieri/poliziotti.

2. ufficiali con ruoli istituzionali importanti.

Non era una questione di politica dunque.

Vengono portati sul ciglio delle foibe, tutti legati l’uno con l’altro con fil di ferro alle caviglie e alle mani, e vengono sparati a colpi di mitragliatrice--> a morire sul colpo (i più fortunati) erano i primi della fila e basta, che cadevano privi di vita all’interno di queste cave, portandosi dietro il resto della fila: qua rimanevano per settimane prima di morire.

Il trattato di Parigi e le conseguenze

Le foibe terminano nel 1947 con il trattato di Parigi (riorganizzazione dell’Europa dopo la Guerra), che la stabiliva la cessione dei territori voluti dalla Iugoslavia--> l’Istria, la Dalmazia e Zara, nell’ideale di Tito dovevano essere annesse spontaneamente, ma non era possibile poiché italiani. Vengono portante avanti delle persecuzioni per cui gli Istriani in particolare sono costretti a un esodo forzato (o ti sottometti a Tito o muori) = scappano da Tito in Italia, ma qua alcuni italiani pensano che se scappano da un dittatore comunista, allora sono fascisti--> queste persone vivono tutt’ora una situazione drammatica e soffrono per questa situazione: non hanno una cittadinanza.

Domande da interrogazione

  1. Chi erano i partigiani e quale ruolo hanno avuto nella Resistenza?
  2. I partigiani erano uomini e donne che, indipendentemente dal loro ruolo sociale, si univano spontaneamente o sotto l'organizzazione del CLN per combattere il nemico, specialmente in Toscana e Emilia Romagna.

  3. Cosa è successo durante la strage di Sant’Anna di Stazzema?
  4. A Sant’Anna di Stazzema, i soldati tedeschi, informati da traditori italiani, compirono una strage raccogliendo e uccidendo gli abitanti con mitragliatrici, bruciando i corpi e malmenando chiunque incontrassero.

  5. Qual è il contesto storico delle Foibe?
  6. Le Foibe furono un genocidio contro la minoranza italiana in Iugoslavia, orchestrato dal dittatore Tito tra il 1943 e il 1947, come vendetta per l'italianizzazione forzata durante il fascismo.

  7. Come venivano eseguite le esecuzioni nelle Foibe?
  8. Gli italiani venivano legati con fil di ferro e sparati a colpi di mitragliatrice, cadendo nelle cavità naturali delle foibe, dove rimanevano per settimane prima di morire.

  9. Quali furono le conseguenze del trattato di Parigi del 1947 per gli italiani delle zone di confine?
  10. Il trattato di Parigi portò alla cessione di territori alla Iugoslavia, costringendo molti italiani, specialmente istriani, a un esodo forzato verso l'Italia, dove furono spesso considerati fascisti e privati della cittadinanza.

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