Concetti Chiave
- Il Congresso di Vienna del 1814 ha tentato di ripristinare l'ordine pre-rivoluzionario in Europa, basandosi sul principio di legittimità, influenzato da Metternich e Talleyrand.
- Le potenze europee hanno creato stati cuscinetto intorno alla Francia, rafforzando confini e ridistribuendo territori, con benefici per i Savoia e il Belgio.
- La Restaurazione ha visto il mantenimento di alcune conquiste territoriali e l'affermarsi dell'egemonia austriaca in Italia, con una Francia non punita severamente grazie alla diplomazia di Talleyrand.
- La Santa Alleanza e la Quadruplice Alleanza hanno istituito il principio d'intervento, permettendo alle potenze di intervenire nei disordini interni dei singoli stati.
- La Restaurazione è stata moderata in Francia con la concessione di una carta costituzionale, mentre in Spagna e nello Stato Pontificio si è assistito a un ritorno a governi più conservatori.
Indice
Il congresso di Vienna
Già a partire dal 1814, cioè dopo la prima sconfitta di Napoleone a Lipsia, si comincia ad organizzare il Congresso di Vienna: le potenze europee si incontrano a Vienna per decidere insieme come uscire dalla fase rivoluzionaria napoleonica.
Principio di legittimità
Il principio che viene applicato è il principio di legittimità: le grandi potenze europee (Austria, Prussia, Francia restaurata, Inghilterra) partono dall’idea che si debba ritornare alla situazione ante-rivoluzione, cioè quella del 1789, prima che l’Austria e la Francia entrassero in guerra. Si vorrebbe far credere che sia possibile annullare 25 anni di storia: loro sanno che non è possibile, ci sono delle difficoltà oggettive troppo grandi a trovare delle soluzioni. Il principio di legittimità è imposto dai due protagonisti a Vienna, il ministro austriaco Metternich e il ministro francese Talleyrand, nominato ministro degli esteri del restaurato Luigi XVIII.
Geopolitica post-napoleonica
Dal punto di vista geopolitico, secondo il principio di legittimità la Francia deve rafforzare i suoi confini: questo perché i sommovimenti politici della Francia non devono poter travalicare i confini francesi tanto facilmente come era accaduto nell’età rivoluzionaria; per il principio di legittimità è bene che i Paesi che confinano con la Francia siano dei Paesi solidi. Con questa scelta si avvantaggiano i Savoia e il Belgio: quest’ultimo perché forma un unico Regno con l’Olanda assorbendola, i Savoia perché ottengono di riprendersi, oltre al Piemonte, anche la Repubblica di Genova con i suoi territori, nell’ottica di una cintura di sicurezza, composta da Stati cuscinetto, da porre intorno ai confini francesi. L’Impero non viene restaurato: la confederazione germanica sopravvive e dentro di essa viene attuata una estrema semplificazione, per cui da centinaia di Stati esistenti all’inizio dell’età moderna essa arriva a comprendere una quarantina di Stati; buona parte di questi accorpamenti sono avvenuti per conquiste del Regno di Prussia. La Russia mantiene alcune aree che appartenevano alla Polonia e l’Inghilterra conferma i propri possedimenti nel Mediterraneo.
Restaurazione in Italia
L’Italia conosce la restaurazione borbonica del Regno di Napoli, il Papa viene rimesso a Roma e l’egemonia austriaca è segnata dal fatto che il Granducato di Parma, Modena e Piacenza appartengono ai Lorena e quindi sono legati alla dinastia austriaca. La restaurazione è prudente: la Francia non viene punita per essere stata il motore della rivoluzione, perché Talleyrand ha l’abilità di far passare la Francia dei Borbone come vittima della Rivoluzione e non come protagonista della guerra internazionale.
Sistemi di alleanze europee
Le potenze europee si organizzano in due sistemi di alleanze: la prima è la Santa alleanza, fra Austria, Russia e Prussia, l’altra è la Quadruplice alleanza, tra Austria, Prussia, Russia ed Inghilterra. Si stabilisce il principio d’intervento, ovvero l’idea che i disordini interni ad uno Stato possano essere fautori di disordini internazionali: perciò la comunità internazionale si abroga il diritto di intervenire anche all’interno dei Singoli Stati.
Restaurazione in Francia
In Francia, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la restaurazione è molto moderata. Appena salito al trono, Luigi XVIII concede una carta costituzionale, che di fatto non limita i poteri del sovrano, ma istituisce comunque due camere legislative (una alta aperta solo ad alcuni ed una bassa elettiva), che hanno più potere consultivo che non legislativo in senso stretto. All’interno del Paese, però, emerge una corrente politica reazionaria, che diventa anche maggioranza nella camera di governo di Luigi XVIII, più reazionaria del Re, a livelli di fanatismo. La restaurazione è abbastanza “moderata” anche nei domini austriaci italiani, in Toscana e nella Parma-Piacenza, meno nel Regno del Lombardo-Veneto, che risente più della restaurazione austriaca.
Restaurazione nello Stato Pontificio
Durante la fase della restaurazione nello Stato Pontificio, che è quello più caratteristico, Pio VII ricerca un segretario di Stato e approfitta dei lasciti francesi (della modernizzazione della società e dell’amministrazione che il dominio napoleonico aveva imposto agli Stati pontifici) per migliorare l’amministrazione del governo pontificio; tuttavia, morto Pio VII nel 1823, nel Conclave prevale il partito liberale, dei più conservatori e a partire da quell’anno i Papi attuano una restaurazione più conservatrice.
Ambiguità della restaurazione spagnola
Altro caso interessante è quello spagnolo. Nel 1812 Ferdinando VII aveva concesso la Costituzione, per animare gli Spagnoli nella lotta assieme ai Francesi contro l’Inghilterra, ma una volta restaurato sul trono egli torna sui suoi passi e ritira la Costituzione, muovendosi da sovrano assoluto. Quello spagnolo è il caso esemplare dell’ambiguità della restaurazione nei Regni nazionali: ormai, nella cultura europea, si comincia a entrare nel Romanticismo (Ugo Foscolo, nazionalismo) ma la restaurazione non sa gestire bene l’elemento nazionalistico, il sentimento patriottico. È in questo clima che in molte parti d’Europa si cominciano a diffondere le sette, per cui i sentimenti patriottici nazionali passano attraverso delle associazioni segrete, che si modellano sull’esempio della Massoneria.
Domande da interrogazione
- Qual è stato l'obiettivo principale del Congresso di Vienna?
- Quali erano le due principali alleanze formate dalle potenze europee dopo il Congresso di Vienna?
- Come è stata gestita la restaurazione in Francia sotto Luigi XVIII?
- Quali sono stati gli effetti della restaurazione nei domini austriaci italiani?
- Come ha reagito la Spagna alla restaurazione dopo il 1812?
L'obiettivo principale del Congresso di Vienna era di restaurare l'ordine precedente alla rivoluzione napoleonica, applicando il principio di legittimità per tornare alla situazione del 1789.
Le due principali alleanze erano la Santa alleanza, tra Austria, Russia e Prussia, e la Quadruplice alleanza, che includeva anche l'Inghilterra.
La restaurazione in Francia è stata moderata; Luigi XVIII ha concesso una carta costituzionale che istituiva due camere legislative, sebbene con poteri limitati.
Nei domini austriaci italiani, la restaurazione è stata moderata in Toscana e Parma-Piacenza, ma più rigida nel Regno del Lombardo-Veneto.
In Spagna, Ferdinando VII ha ritirato la Costituzione concessa nel 1812, tornando a un governo assoluto, esemplificando l'ambiguità della restaurazione nei regni nazionali.