Concetti Chiave
- Il Congresso di Vienna, tenutosi tra il 1814 e il 1815, mirava a ripristinare la pace in Europa dopo le guerre napoleoniche, mantenendo un equilibrio tra le principali potenze.
- Francia, rappresentata da Talleyrand, riuscì a mantenere i confini del 1791 e a negoziare condizioni favorevoli nonostante la sconfitta, grazie al principio del legittimismo.
- Il principio dell'equilibrio, sostenuto da Metternich, prevedeva la creazione di stati cuscinetto attorno alla Francia per prevenire future espansioni eccessive.
- Il Congresso stabilì la suddivisione dell'Europa in stati con specifiche dimensioni e potenze, come l'unione di Belgio e Olanda nei Paesi Bassi e la divisione dell'Italia in sette stati.
- Le alleanze, come la Santa Alleanza e la Quadruplice Alleanza, furono create per prevenire rivoluzioni e mantenere la pace, promuovendo incontri periodici tra le grandi potenze.
Indice
Il congresso di Vienna
Tra novembre del 1814 e il giugno del 1815 sovrani e ministri delle principali nazioni europee si riuniscono nel Congresso di Vienna con lo scopo di ripristinare la pace sconvolta dalla avventura napoleonica salvaguardando però ciascuno i propri interessi. I negoziati e la diplomazia mirano quindi a trovare un accordo durevole che nei limiti del possibile non scontenti nessuno dei partecipanti.
Il ruolo di Talleyrand
Al congresso sono presenti le quattro potenze vincitrici: Austria, Prussia, Russia e Inghilterra non che i sovrani detronizzati da Napoleone, ma c'è anche il rappresentante della Francia, Talleyrand: ben lungi da mostrarsi un vinto, egli afferma che il suo paese è felice di riavere il proprio legittimo re e che ha diritto di sedere alla pari con gli altri al tavolo dei vincitori. Grazie a lui, la riesci a conservare i confini del 1791 e, come risarcimento dei danni, si impegna a restituire i Nizza e la Savoia al Piemonte, a pagare una somma in denaro, a subire una limitata occupazione militare e a restituire parte delle opere d'arte trafugate da Napoleone.
Principi del congresso
Talleyrand è anche l'ispiratore del principio del legittimismo, sul quale si basano tutte le decisioni del Congresso di Vienna: uno stato non è altro che il territorio del suo legittimo re e quindi i troni devono tornare ai sovrani che prima della guerra li occupavano per diritto di sangue. A pochi mesi dalla fine del Congresso di Vienna, Napoleone fugge all'Elba e, sebbene venga sconfitto definitivamente a Waterloo, l'episodio rafforza l'idea che la Francia rappresenti ancora un pericolo per la pace. Il ministro austriaco Metternich impone allora un altro principio, quello dell'equilibrio: In primo luogo, la Francia deve essere circondata da stati abbastanza estesi da poterla bloccare in caso di nuovi tentativi di espansione; in secondo luogo, bisogna impedire alle maggiori nazioni europee di ingrandirsi oltre misura.
Divisione dell'Europa
I quattro grandi suddividono così l'Europa in stati di ampiezza e potenza misurata sulla carta geografica e, a guardia della Francia, creano una cintura di stati cuscinetto. Di conseguenza: Belgio e Olanda vengono Uniti nel nuovo stato dei Paesi Bassi; la Polonia viene smembrata in tre parti; la parte nord occidentale della Germania viene assegnata alla Prussia mentre gli stati tedeschi restano indipendenti ma sono riuniti in una Confederazione germanica sotto la presidenza dell'Austria; l'Italia viene divisa in sette stati, la maggior parte dei quali sottoposti all'Austria. Un altro principio stabilito dal congresso è quello dell'intervento: se un sovrano legittimo è minacciato da una rivoluzione, può chiedere aiuto agli eserciti stranieri. A questo scopo, lo zar Alessandro I istituisce alla santa alleanza di cui inizialmente fanno parte Russia, Prussia e Austria, poi anche la Francia. In funzione antifrancese l'Inghilterra promuove la quadruplice alleanza, alla quale aderiscono inglesi, austriaci, prussiani e russi. Le due alleanze obbligano le grandi potenze a incontri periodici che devono appianare eventuali dissidi: questo dialogo fra gli stati è in grado di impedire nuove guerre per circa 40 anni.
Alleanze e interessi extraeuropei
Fra gli stati presenti a Vienna, Inghilterra e Russia sono interessate anche a ciò che accade fuori dai confini europei. La prima è una potenza marittima, la seconda è una potenza terrestre, e lo zar aspira a conquistarsi uno sbocco sul Mediterraneo, che la flotta britannica considera invece un mare inglese. Non a caso la Gran Bretagna ha concluso un'alleanza segreta con Austria e Prussia in funzione anti russa e le sue navi tengono sotto controllo lo stretto dei Dardanelli, che però appartiene al Impero turco. All'orizzonte si profila la questione d'Oriente.
Domande da interrogazione
- Qual era l'obiettivo principale del Congresso di Vienna?
- Quali erano le quattro potenze vincitrici presenti al Congresso di Vienna?
- Quale principio ha ispirato le decisioni del Congresso di Vienna?
- Come è stata ridisegnata la mappa dell'Europa al Congresso di Vienna?
- Quali alleanze sono state formate per mantenere l'equilibrio in Europa?
L'obiettivo principale del Congresso di Vienna era ripristinare la pace in Europa dopo le guerre napoleoniche, salvaguardando gli interessi delle principali nazioni europee.
Le quattro potenze vincitrici presenti al Congresso di Vienna erano Austria, Prussia, Russia e Inghilterra.
Il principio del legittimismo, secondo cui uno stato è il territorio del suo legittimo re, ha ispirato le decisioni del Congresso di Vienna.
L'Europa è stata suddivisa in stati di ampiezza e potenza misurata, con la creazione di stati cuscinetto attorno alla Francia, l'unione di Belgio e Olanda nei Paesi Bassi, la divisione della Polonia, e la formazione della Confederazione germanica sotto l'Austria.
Sono state formate la Santa Alleanza, inizialmente tra Russia, Prussia e Austria, e la Quadruplice Alleanza tra Inghilterra, Austria, Prussia e Russia, per mantenere l'equilibrio e prevenire nuove guerre.