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Concetti Chiave

  • Nel gennaio 1944, i comitati di liberazione nazionale in Italia richiedono l'abdicazione del re e le dimissioni di Badoglio.
  • Il 22 aprile 1944, un nuovo governo di unità nazionale viene formato da sei partiti antifascisti e riconosciuto da Gran Bretagna, URSS e Stati Uniti.
  • L'attentato di via Rasella a Roma, il 23 marzo 1944, provoca l'eccidio delle Fosse Ardeatine con la morte di 335 civili e militari italiani.
  • Il 4 giugno 1944, Roma viene liberata dagli alleati con l'aiuto del Corpo volontario della Libertà, portando alle dimissioni di Badoglio.
  • Il 25 aprile 1945, l'insurrezione di Milano e altre città del nord segna la liberazione del nord Italia e la fine del conflitto.

Indice

  1. La proposta di Toiatti
  2. L'attentato di via Rasella
  3. La liberazione di Roma
  4. La fine del conflitto

La proposta di Toiatti

Nel gennaio 1944, in Italia i comitati di liberazione nazionale chiedono l’abdicazione del re, le dimissioni di Badoglio e la convocazione di un’assemblea costituente. Ma Toiatti propone di eleggere un governo di unità nazionale e attendere la caduta del nazzifascismo. Così, il 22 aprile viene eletto un nuovo governo Badoglio di unità nazionale, composto da sei partiti antifascisti e riconosciuto anche da Gran Bretagna, URSS e Stati Uniti.

L'attentato di via Rasella

Pochi giorni prima si era verificato l’evento simbolo dell’occupazione razzista in Italia: il 23 marzo i partigiani avevano provocato l’attentato di via Rasella a Roma, causando la morte di 33 militari tedeschi.

Il 24 marzo, per rappresaglia, i razzisti trucidano 335 tra civili e militari italiani: è l’eccidio delle Fosse Ardeatine.

La liberazione di Roma

Il 4 giugno 1944 gli anglo-americani liberano Roma, supportati dal Corpo volontario della Libertà del generale Raffaele Cadorna. Badoglio è costretto alle dimissioni: il 18 giugno il Re nomina Presidente del Governo Ivanoe Bonomi, già capo del CNL.

Mentre in tutto il centro nord esplodono le lotte partigiane, i tedeschi si insediano tra Rimini e la Versilia, non senza prima aver provocato i terribili eccidi di sant’Anna e Marzabotto.

La fine del conflitto

In Italia, il conflitto si chiude nella primavera del 1945. Il 25 aprile insorgono Milano e altre città del nord, e la zona settentrionale viene liberata da alleati e Partigiani. Il 28 aprile Mussolini viene catturato in prossimità del lago di Como, mentre tenta la fuga verso la Svizzera con l’amante Claretta Petacci. I due vengono uccisi e i loro corpi sono esposti a Piazzale Loreto, a Milano.

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